di ARIANNA RICHIERO
Sostenibilità in alta quota: questo il filo conduttore di un progetto per il miglioramento energetico dei rifugi alpini.
“Rifugi Sostenibili”, nato dalla collaborazione di due professionisti, l’architetto Stefano Bruno dello studio Ahora architettura di Avigliana e dall’ingegner Matteo Rosa Sentinella dello studio MRS di Giaveno, ha l’obiettivo di divulgare la cultura del risparmio energetico e dell’efficientamento del patrimonio immobiliare partendo da esempi concreti.
È un progetto che unisce alla passione per la sostenibilità architettonica la passione per la montagna, sostenuto e finanziato da una Fondazione privata e sviluppato in collaborazione con il CAI Piemonte e con l’associazione Gestori Rifugi Alpini e posti tappa del Piemonte.
Allo stato attuale molte delle strutture ricettive di alta quota non risultano essere adeguatamente isolate; in molti casi si hanno fenomeni di discomfort causato da temperature interne non uniformi,da fenomeni di condensa superficiali e da una cattiva qualità dell’aria indoor. Il progetto “Rifugi Sostenibili”, attraverso accurate diagnosi energetiche, promuove la riqualificazione energetica dei rifugi alpini, al fine di migliorarne comfort, ridurne i costi di gestione e prolungare il periodo di apertura.
Le prime diagnosi, volte a individuare dove si concentrano le dispersioni e a procedere alla simulazione di interventi di riqualificazione energetica (sia attraverso opere di isolamento, sia agendo sui sistemi impiantistici), si sono indirizzate sul rifugio Selleries, il rifugio Scrafiotti di Bardonecchia, il rifugio Tazzetti di Usseglio, la palazzina Sertorio di Coazze, la casa alpina di Sauze di Cesana e altre strutture ubicate sul territorio piemontese.