GIAVENO – Rimuovere il motto fascista dal campanile di Piazza San Lorenzo, in centro città. E’ questa la richiesta fatta dall’Anpi Val Sangone, per voce del vicepresidente Maurizio Arnaud, al Comune di Giaveno e al sindaco Carlo Giacone. Il 17 settembre l’associazione partigiana ha inviato in mail la lettera, chiedendo espressamente la rimozione delle scritte “sgradevoli e sconvenienti” presenti sul campanile, “vergognosamente proprio sopra il Monumento ai Caduti”. Pubblichiamo qui sotto il testo integrale della richiesta, diffuso dall’Anpi su Facebook.
“Gentilissimo Sindaco di Giaveno, con la presente l’Anpi Val Sangone richiede l’intervento della Sua Amministrazione per l’eliminazione della scritta di propaganda fascista, recante la dicitura : “Credere, Obbedire, Combattere”, che appare ben visibile sulla facciata del Campanile in piazza S. Lorenzo, proprio sopra il monumento ai Caduti.
E’ inutile ricordarle che la Val Sangone è stata insignita di una Medaglia d’Argento, in virtù dei patimenti sopportati dalla Popolazione durante l’occupazione nazifascista e soprattutto in virtù dell’apporto dato alla Lotta di Liberazione dalla stessa.
Inoltre l’ANPI ritiene che nel 2017 siano ormai assodati storicamente i risultati di quel “Credere” in qualcuno che tradì la Nazione fuggendo con un carico di lingotti d’oro e indossando una divisa nazista.
Per quel che riguarda l’”Obbedire”, egualmente assodati sono stati i crimini dei repubblichini che fino all’ultimo gli obbedirono divenendo carnefici dei loro Connazionali e fedeli servitori dei nazisti anche nel Deportare le Popolazioni alle Camere a Gas.
Il “Combattere”: la moltitudine infinita di cadaveri che fu determinata proprio dal combattere per un ideologia che si fondava sulla sopraffazione e sulla violenza è quanto di piu’ lontano dovrebbe essere dall’Italia fondata su quei Valori Resistenziali, che la nostra Associazione difende dagli attacchi quotidiani di un nuovo ignobile fascismo purtroppo sempre piu’ presente nella Nostra Società.
Certi che farà di tutto per cancellare quella bruttura, che anche turisticamente non è un bel biglietto da visita per il nostro paese, attendiamo al piu’ presto un suo riscontro”.
Eh beh…..certo che un disertore che parla di tradimento….bel coraggio!
Carnefici dei connazionali? siete voi che avete disertato e avete determinato la guerra civile
Cancellare quella bruttura? ma fatevi furbi! E’ un monumento storico
siete ridicoli! Voi dell’ANPI dovreste preoccuparvi dei danni che stanno facendo al paese, anzichè preoccuparvi di cose di 70 anni fa
In questo momento storico sono questi i problemi dell ‘italia???? Accanirsi contro delle scritte che fanno parte della nostra storia. Cari vecchi partigiani in ogni guerra vengono commessi crimini e voi quanti ne avete commessi??
Perché non vanno ha vedere quanti crimini hanno commesso i partigiani in Piemonte durante la guerra e dopo.
Si facciano furbi e pensino di più ai problemi del presente.
Suvvia signori dell’anpi ; non è mica la targa a ricordo di GIUSEPPINA GHERSI !Se dopo 70 anni , avete paura di una scritta illegibile; avete la coscienza ben sporca considerato come è ridotta l’ Italia ; da voi consegnata , nelle mani dello straniero! , x
Se ne sono accorti dopo 70 anni? Oramai è storia, bella o brutta che sia!
L’ANPI se la fa addosso per una scritta sul muro.
Dopo quello che ho letto pochi giorni fa sul caso di Giuseppina Ghersi, bambina di 13 anni stuprata e uccisa dai Partigiani in Liguria e oggi (nel 2017, non 50 anni fa!) l’ANPI di Noli giustifica il gesto dicendo che si trattava di una fascista….ritengo non ci sia altro da aggiungere sul disgusto che provo verso tale associazione
Leggere il ” Sangue dei vinti ” e altri libri di Pansa; ci sono centinaia di episodi, anche più feroci, riguardanti i ” liberatori “.
Fatevi furbi, parmigiani, potete cancellare tutte le scritte che volete ma non potete cancellare la storia.
Si infatti .la storia di merda non si cancella soprattutto se la stessa merda certa gente la porta ancora addosso con orgoglio e desiderio di continuità della stessa ! basta leggere tutti i commenti sopra chiaramente pro fascismo e nazismo . Brava giaveno! sei già squallida come cittadina di tuo, poi con certa gente cerebrolesa che ti popola non puoi che peggiorare .
Caro fracco : E’ con la stessa spocchia e arroganza ; che quelli come te, sparavano ,ALLA SCHIENA ,a quelli che non la pensavano come loro .
Porello … Non c’ero e se ci fossi stato sparavo davanti e come mia abitudine pensieri e non pallottole . Casomai … gigetto
Associazione Nazionale Pompisti e Iniettoriisti
In ogni guerra, la questione di fondo non è tanto di vincere o di perdere, di vivere o di morire; ma di come si vince, di come si perde, di come si vive, di come si muore.
Una guerra si può perdere, ma con dignità e lealtà.
La resa ed il tradimento bollano per secoli un popolo davanti al mondo.
Junio Valerio Borghese
L’importante è mantenersi in piedi, in questo mondo in sfacelo.
Ah stai tranquillo gigetto ,i cerebrolesi si mantengono bene in piedi perché hanno un peso in meno: quello della materia grigia !!!
E in più fanno danni enormi . danni che solo mentalità chiuse, ottuse
Ignoranti come i tuoi commenti e quelli dei tuoi simili possono fare …
Franco dei tuoi commenti ci puliamo il culo.
Partendo dalla lettera iniziale, da cui deduco, la scritta ormai cancellata dal tempo quanto basta per farne un chiaro monito, senza certo rievocare i fantasmi che la associazione, (per stare sempre in vista, vorrebbe evocare), dicevo, se sta proprio sul monumento ai caduti, ebbene ne è secondo me il giusto posto, monito e completamento.
Credere, Obbedire, Combattere.
Le tre CRETINATE ASSOLUTE, che TUTTI i governanti di qualunque stampo, liberatori, ecumenici, manifestanti, tifoserie, e via di bel seguito, vorrebbero, e tutto fanno per avere al loro servizio.
Uno, forse neppure il peggiore, le ha fatte scrivere, altri più sommessamente, le applicano, tutti i giorni, ieri come oggi e anche domani faranno.
Proprio per questo io le lascerei, a monito, proprio sopra al monumento dei caduti:
Sopra la ragione e il motivo.
Sotto il risultato.
E’ chiedere troppo al proprio cervello, di elaborare opinioni, obiettivi, e battaglie da vincere con se stessi, senza essere imbeccati ora da questo ora da quel portatore di disgrazie, o come minimo figure da miserabili.
In ogni caso fate come volete.
Ottimo commento che inquadra la situazione. Inoltre direi che cancellare il passato porta a dimenticarlo e chi dimentica certe situazioni rischia di doverle di nuovo subire.