RISTORATORE “OCCUPA” TERRENI DEL COMUNE, DOVRÀ PER 10 ANNI PULIRE IL PARCO DEI CADUTI

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Ristoratore che ha “occupato” terreni del Comune, dovrà per 10 anni “custodire” il Parco dei Caduti. Succede a Sauze d’Oulx, dove la società del rifugio Ciao Pais si é accordata con l’amministrazione Meneguzzi, per l’occupazione pregressa di alcuni terreni gravati da uso civico, e quindi di proprietà pubblica. Il “Rifugio Ciao Pais” è stato edificato nel 1931 su terreno gravato da uso civico. Nel 2011 la società aveva presentato al Comune di Sauze d’Oulx la richiesta di acquisto di un ulteriore porzione di terreno nell’area limitrofa  al rifugio e durante le operazioni di stima il Comune ha verificato l’irregolarità del contratto di vendita a suo tempo stipulato per l’alienazione del terreno sul quale sorge il fabbricato in questione, tra l’Associazione Nazionale Alpini e il Comune di Oulx. Conseguentemente vi è stata l’occupazione del terreno di uso civico senza un valido titolo, e per questo il Ciao Pais ha chiesto e ottenuto dal Comune la possibilità di un accordo conciliativo.

É stata la Regione Piemonte ad autorizzare la conciliazione stragiudiziale, con questa originale modalità. L’accordo prevede che la quota dovuta per risarcire il Comune di tale occupazione , sia per metà versata al Comune, e per metà gestita con l’effettuazione di opere a favore della popolazione di Sauze. La ditta del Ciao Pais dovrà pagare circa 6000 euro, mentre la restante quota sarà “pagata” con la manutenzione del parco Arboretum Alpinorum, che si trova proprio vicino al rifugio. Si tratta di un terreno boscato di proprietà comunale: un “allestimento simbolico realizzato da parte dell’Associazione Nazionale Alpini, in cui ad ogni albero viene intitolato un soldato caduto in guerra”. Attualmente il Comune provvede esclusivamente ad effettuare, ogni anno, un intervento di taglio dell’erba nell’area recintata e di libero accesso su cui insiste l’Arboretum Alpinorum, senza effettuare ulteriori interventi di manutenzione ordinaria. Quindi é stata colta al volo l’occasione del Ciao Pais, per rendere più bello per luogo della memoria storica. I gestori del rifugio dovranno occuparsi della pulizia primaverile, della rimozione dei rami pericolosi, due tagli dell’erba, sistemazione e verniciatura della recinzione, e della gestione delle targhe commemorative dei nomi dei Caduti. La società ha svuoto accettato questa proposta del Comune, e svolgerà questo incarico per 10 anni.

Che cos’é l’Arboretum Alpinorum? Lo spiega in un articolo sulla rivista l’Alpino, pubblicato nel 2002, Adriano Rocci: “É una raccolta scientifico sistematica di alberi di specie affini, come il larice, il pino e l’abete, raggruppati in un parco dedicato alla memoria di tutte le Grandi Unit e dei reparti (reggimenti, battaglioni) che nell’arco di centotrent’anni ‘hanno fatto la storia’ del nostro Corpo. La scelta felice. L’intero comprensorio olimpico del 2006, infatti, legato a significative memorie del 3 reggimento alpini: dal Forte di Exilles, centro di mobilitazione dell’omonimo battaglione (una cappella votiva ed un’area sacra ne conservano decorosamente il ricordo) ed ora sede di un’interessante e ben ambientata raccolta uniformologica delle Truppe alpine, al Monte Genevris caro alle memorie della Resistenza che in queste valli fu soprattutto ‘con la Penna’, al Canalone di Rochemolles dove, nel 1931, una valanga uccise 21 alpini del battaglione ‘Fenestrelle’ in esercitazione… E si potrebbe continuare a lungo.
Il terreno per il parco un’ampia area panoramica di comodo accesso in Comune di Sauze d’Oulx, a quota 1.900 metri, nelle vicinanze del celebre Gran Bosco di Salbertrand stato posto a disposizione dai soci della ‘Cooperativa Alpini Ciao Pais’ di Torino, proprietaria dell’omonimo Rifugio.
L’Arboretum Alpinorum’ (arboreto degli alpini) sta sorgendo, esclusivamente a cura e spese di volontari, attorno alla Chiesetta della Madonna della Neve che gli alpini trentini del battaglione ‘Val Fassa’ edificarono nel 1940, durante una sosta nelle retrovie del Fronte Occidentale.
Analogamente a quanto stato a suo tempo fatto per il Parco della Rimembranza della collina torinese (il famoso ‘Arboretum Taurinense’ del Colle della Maddalena, iniziato nel 1923 per ricordare ‘in santit di fronde’ i 4810 Caduti subalpini della Grande Guerra), ogni albero, che sar scientificamente catalogato, recher una targa con l’indicazione di una Grande Unit (divisione, brigata) di un reparto (reggimento, battaglione) o ente addestrativo (come la Scuola Militare Alpina) succedutisi, in pace ed in guerra, nei ranghi delle Truppe alpine.
Le circa 200 targhe (al momento i volontari ne hanno collocate una quarantina) saranno collegate tra loro da una rete di comodi sentieri che segner, in cospetto delle pi belle vette delle Alpi Cozie, un ideale ‘percorso della memoria’ per i visitatori”.

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