ROM ARRESTATA AL CAMPO NOMADI DI COLLEGNO: IN 13 MINUTI HA RUBATO GIOIELLI PER 40MILA EURO

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I carabinieri hanno notificato un provvedimento di cattura a DIJANA DRAGUTINOVIC, 30 anni, domiciliata a Collegno, in strada della Berlia 86, al campo nomadi, per furto. La donna è ritenuta responsabile di un furto a casa di un’anziana di 85 anni. DRAGUTINOVIC, che indossa una borsa con gli strumenti da scasso, non era da sola ma la complice è ancora ricercata. Hanno atteso che la vittima uscisse di casa per entrare nel condominio e pianificare il furto. Ben vestite, garbate e dai modi affabili sono riuscite a entrare nel palazzo. 

Hanno eseguito un attento sopralluogo e poi hanno forzato la porta di un ingresso secondario, staccando dal muro un armadio che ne bloccava l’apertura. Una volta entrate nell’appartamento, le due donne hanno messo tutto a soqquadro e hanno rubato monili in oro per un valore di oltre 40mila euro. Un colpo durato 13 minuti. Un furto studiato nei minimi dettagli, ma le telecamere di sicurezza hanno registrato tutto. L’analisi delle registrazioni da parte dei militari ha permesso a un maresciallo di riconoscere una delle due donne per averla controllata e denunciata in passato. La complice non è stata ancora identificata.   

Protezione della casa. I consigli dei carabinieri.
Ricordate di chiudere il portone d’accesso al palazzo.
D’accordo con il condominio sarebbe opportuno piazzare una telecamera all’ingresso del palazzo

Non aprite il portone o il cancello automatico se non sapete chi ha suonato.

 http://www.carabinieri.it/cittadino/consigli/tematici/giorno-per-giorno/protezione-della-casa/protezione-della-casa

Vivere in una casa “tranquilla” rappresenta il desiderio di tutti ed alcuni semplici accorgimenti possono renderla maggiormente sicura.
E’ necessario tener presente che i ladri in genere agiscono ove ritengono vi siano meno rischi di essere scoperti: ad esempio, un alloggio momentaneamente disabitato.

Un ruolo fondamentale assume altresì la reciproca collaborazione tra i vicini di casa in modo che vi sia sempre qualcuno in grado di tener d’occhio le vostre abitazioni.

In qualunque caso ricordate che i numeri di pronto intervento sono: 112 (Carabinieri), 113 (Polizia di Stato) e 117 (Guardia di Finanza).

Ricordate di chiudere il portone d’accesso al palazzo.

D’accordo con il condominio sarebbe opportuno piazzare una telecamera all’ingresso del palazzo

Non aprite il portone o il cancello automatico se non sapete chi ha suonato.

Installate dei dispositivi antifurto, collegati possibilmente con i numeri di emergenza. Nella sezione modulistica troverete le indicazioni per collegare il vostro antifurto al 112 . Non informate nessuno del tipo di apparecchiature di cui vi siete dotati né della disponibilità di eventuali casseforti.

Conservate i documenti personali nella cassaforte o in un altro luogo sicuro.

Fatevi installare, ad esempio, una porta blindata con spioncino e serratura di sicurezza. Aumentate, se possibile, le difese passive e di sicurezza. Anche l’installazione di videocitofoni e/o telecamere a circuito chiuso è un accorgimento utile. Accertatevi che la chiave non sia facilmente duplicabile.

Ogni volta che uscite di casa, ricordate di attivare l’allarme.

Se avete bisogno della duplicazione di una chiave, provvedete personalmente o incaricate una persona di fiducia.

Evitate di attaccare al portachiavi targhette con nome ed indirizzo che possano, in caso di smarrimento, far individuare immediatamente l’appartamento.

Mettete solo il cognome sia sul citofono sia sulla cassetta della posta per evitare di indicare il numero effettivo di inquilini (il nome identifica l’individuo, il cognome la famiglia).

Se abitate in un piano basso o in una casa indipendente, mettete delle grate alle finestre oppure dei vetri antisfondamento.

Illuminate con particolare attenzione l’ingresso e le zone buie. Se all’esterno c’è un interruttore della luce, proteggetelo con una grata o con una cassetta metallica per impedire che qualcuno possa disattivare la corrente.

Se vivete in una casa isolata, adottate un cane.

Conservate i documenti personali nella cassaforte o in un altro luogo sicuro.

Cercate di conoscere i vostri vicini, scambiatevi i numeri di telefono per poterli contattare in caso di prima necessità.

Non mettete al corrente tutte le persone di vostra conoscenza dei vostri spostamenti (soprattutto in caso di assenze prolungate).

Se abitate da soli, non fatelo sapere a chiunque.

In caso di assenza prolungata, avvisate solo le persone di fiducia e concordate con uno di loro che faccia dei controlli periodici.

Nei casi di breve assenza, o se siete soli in casa, lasciate accesa una luce o la radio in modo da mostrare all’esterno che la casa è abitata. In commercio esistono dei dispositivi a timer che possono essere programmati per l’accensione e lo spegnimento a tempi stabiliti.

Sulla segreteria telefonica, registrate il messaggio sempre al plurale. La forma più adeguata non è “siamo assenti”, ma “in questo momento non possiamo rispondere”. In caso di assenza, adottate il dispositivo per ascoltare la segreteria a distanza.

Non lasciate mai la chiave sotto lo zerbino o in altri posti facilmente intuibili e vicini all’ingresso. Non fate lasciare biglietti di messaggio attaccati alla porta che stanno ad indicare che in casa non c’è nessuno. 

Considerate che i primi posti esaminati dai ladri, in caso di furto, sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l’interno dei vasi, i quadri, i letti ed i tappeti.

Se avete degli oggetti di valore, fotografateli e riempite la scheda con i dati considerati utili in caso di furto (il documento dell’opera d’arte).

Conservate con cura le fotocopie dei documenti di identità e gli originali di tutti gli atti importanti (rogiti, contratti, ricevute fiscali, etc.).

Nel caso in cui vi accorgete che la serratura è stata manomessa o che la porta è socchiusa, non entrate in casa e chiamate immediatamente il 112, il 113 o il 117. Comunque, se appena entrati vi rendete conto che la vostra casa è stata violata, non toccate nulla, per non inquinare le prove, e telefonate subito al Pronto Intervento.

 

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