ROSTA, IL PROGETTO PER VALORIZZARE IL MASSO ERRATICO DI PESSINA: DIVENTERÀ UN’ATTRAZIONE NATURALISTICA

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di FABRIZIO PASQUINO

ROSTA – Per dieci anni l’area del famoso masso erratico “Roc d’pèra Grosa” sarà gestita e di proprietà del Comune di Rosta. L’accordo è in fase di sottoscrizione tra il Comune e Sisto Martinasso, il proprietario dell’area di circa 559 metri quadrati coltivato a bosco sulla cresta morenica, dove sorge il masso erratico. In pratica, l’amministrazione chiede al proprietario di cedere in comodato per 10 anni, il terreno, situato nell’area boschiva collinare di Pessina, consentendo al Comune, per la durata del contratto, l’utilizzo pubblico dello stesso al fine di incrementarne la usufruibilità come centro di attrazione naturalistica e di svago per gli amanti della natura.
Un’idea nata per valorizzare l’importanza naturalistica e geologica del masso e farlo conoscere anche alle scuole. Il Comune si impegna a effettuare adeguate pulizie e la manutenzione ordinaria dell’area concessa e della sbarra posta all’inizio della strada esistente, ma anche la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dall’effettuazione delle pulizie e l’esposizione di avvisi che salvaguardino l’ambiente circostante e obblighino all’accesso esclusivamente attraverso il sentiero comunale.
Il Comune avrà anche la possibilità di rendere percorribile il perimetro del masso per consentire il transito pedonale dei visitatori, di procedere al disboscamento e all’eventuale inghiaiamento della zona circostante, assicurandone, però, la puntuale pulizia al fine di promuoverne il valore naturalistico e sportivo. Inoltre, i tecnici comunali potranno anche collegare l’area concessa in comodato con il terreno di proprietà comunale creando così un percorso per facilitare il raggiungimento del masso.

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3 COMMENTI

  1. Esempio affiorante di serpentinite con fessurazioni sature, frequentemente mineralizzate con fibre amiantifere.
    Presente, oltre che in diffuse localizzazioni in superficie, in notevoli quantità negli strati sottostanti, inglobate in forma casuale nella massa morenica.
    Massa morenica interessata allo scavo del tunnel tra Sant’Antonio di Ranverso e Rivalta, previsto nel progetto della tratta italiana del collegamento ad Alta velocità tra Lione e Torino.

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