di FABRIZIO PASQUINO
ROSTA – Proseguono gli atti di vandalismo al parco Pessina. Gesti che oltre ad essere dannosi per le strutture del parco hanno anche costretto l’amministrazione a rallentare il progetto di realizzazione di un nuovo chiosco per la somministrazione di alimenti e bevande, pensato nel 2016.
È così saltata la costruzione del chiosco in muratura previsto dall’Amministrazione comunale che doveva essere realizzato quest’anno. La giunta comunale, con una delibera approvata pochi giorni fa, ha di fatto autorizzato il prolungamento di 4 anni della fase sperimentale del progetto che ad oggi avrebbe dovuto già prevedere la costruzione, da parte dall’impresa birrificio Castagnero Savant Ross di Monica Castagnero, che ha in gestione l’area, di un chiosco in muratura per somministrazione con servizi igienici e una piastra per il montaggio di strutture coperte provvisorie.
Ad oggi, invece, la giunta è stata costretta a prevedere l’attivazione dell’iniziativa mediante strutture prefabbricate/mobili nei prossimi quattro anni, oltre agli obblighi di gestire ed effettuare la manutenzione dell’area, sia ordinaria sia straordinaria, dei manufatti e delle specie arboree e dell’area verde, oltre alla pulizia periodica del sito.
Una richiesta giustificata dalla impossibilità di procedere alle fasi successive e, quindi alla realizzazione del chiosco, a causa dell’alta frequenza di atti di vandalismo che rendono, al momento, antieconomico, per eccessiva onerosità sopravvenuta, l’impegno assunto dal concessionario.
A chiederlo sono stati direttamente i gestori concessionari dell’area dal 2016 con una lettera inviata a fine marzo scorso con la quale si richiedeva di prolungare in anni 4 la fase sperimentale vista l’impossibilità di procedere con le fasi successive a causa dei continui atti di vandalismo che avvengono nell’area.
L’Amministrazione, di concerto con le Forze dell’Ordine, ha riconosciuto le difficoltà di presidio dell’area dovute ad atti di inciviltà e devastazione da parte di avventori e sta valutando misure per aumentare la sicurezza dell’area e per limitare l’accesso alle automobili. “Al momento, però – spiegano dal Comune – mantenere un presidio e un controllo sull’area è indispensabile per la formazione dei frequentatori a un corretto utilizzo del parco e per limitare gli atti di vandalismo oltre alla conveniente e importante attività di manutenzione e cura dell’area svolta dal concessionario“.
Che tristezza infinita dover subordinare tali decisioni all’inciviltà della gente…!
Ricordo con nostalgia i tempi in cui abitavo in valle e uscivo di casa senza nemmeno dovermi preoccupare di chiudere a chiave la porta.
La chiave dell’auto serviva solo per metterla in moto, ma potevo lasciarla aperta, anche di notte e, in 30 anni, mai nessuno ha tentato di rubarla o dii asportare qualcosa dal suo interno.
La mia è un po’ nostalgia dei bei tempi andati e un po’ l’amara constatazione di quanto si sia imbarbarita la nostra società e in particolare gli abitanti e i frequentatori della valle.