di MARIO RAIMONDO
Si potrebbe dire:… ricomincio da tre! Così infatti è per la piccola coltura della canapa che per il terzo anno si riconferma come coltivazione in valle di Susa. Un esperimento “folle”, un’idea che sembrava quasi un gioco, una sfida una tantum da buttare li, come i semi, sul territorio e che invece, in questi tempi di gravi problematiche per l’agricoltura nazionale – vedi la vicenda dell’olio tunisino o quel che sta succedendo ai produttori di latte – sta destando sempre più interesse tra gli agricoltori.
Merito dell’Associazione Canapa Valle Susa, che sta traducendo in realtà il sogno di poter riprendere la coltivazione della canapa qui in valle e che questa sera a Rubiana presenterà il progetto di coltivazione per l’anno 2016. “Abbiamo organizzato – ci dice Katia Zesi, presidente dell’Associazione Canapa Valle Susa – l’incontro di questa sera con l’obbiettivo di raccogliere in una unica serata tutte le persone interessate, agricoltori, privati, aziende agricole, che in questi
mesi, in modi diversi, ci hanno dimostrato un interesse ad approfondire le tematiche della coltivazione della canapa in un ottica di filiera locale”. Perché, ovviamente, la creazione di una filiera, è conditio sine qua non per raggiungere la “massa” della sostenibilità economica. Che se non è ancora immediatamente a portata di mano è però possibile in futuro neanche troppo lontano: una notizia davvero bella in questa valle falcidiata dalla recessione economica.
Continua Katia Zesi: “Dal 2014 ci facciamo promotori di progetti di coltivazione che si stanno velocemente espandendo sia in Valle che in altri territori. Siamo infatti stati contattati da gruppi e singoli in varie parti del Piemonte, Val Chiusella, basso canavese, pinerolese, chierese, dalla provincia di Asti, di Cuneo e di Alessandria e con alcune di queste realtà faremo partire delle coltivazioni pilota e li supporteremo in questa prima fase di avvio, in attesa che si coagulino intorno a loro delle realtà locali simili alla nostra e quindi venga meno il nostro ruolo di tutoraggio. A fine febbraio siamo anche stati a Savona, a tenere una piccola conferenza, ed anche con quel gruppo probabilmente partirà un piccolo progetto. Nel corso del 2015 abbiamo quadruplicato le superfici e anche i volumi di prodotto: quest’anno abbiamo la sensazione che raddoppieremo ancora. Sono ora disponibili, commercializzati dagli agricoltori aderenti al progetto, i semi di Canapa Sativa per uso alimentare. Restano fermi gli obbiettivi di migliorare tutti i processi di raccolta e gestione del seme e di arrivare nuovamente a produrre, per la stagione 2016, olio e farina. In Alta Valle si sta invece lavorando alla possibilità di realizzare delle tisane. Stiamo approfondendo altre possibili realizzazioni come la pasta, le barrette e il pesto, le tisane, l’olio essenziale e birra.
L’incontro di giovedì – continua Zesi – speriamo che aiuti ulteriormente a diffondere la conoscenza fra gli agricoltori della coltivazione della canapa come opportunità. L’anno 2015 ci ha rassicurato sul livello di collaborazione che le aziende agricole e i privati hanno attivato, scambiandosi e consolidando esperienze attraverso la coltivazione e la condivisione sia delle pratiche utilizzate per i vari passaggi di filiera, sia con lo scambio per aumentare le competenze, sia con la collaborazione fattiva di mezzi, macchinari e scambi del tempo. Continuiamo a lavorare per avviare le fasi successive di trasformazione del seme, ma anche della fibra. La fase di realizzazione della filiera alimentare è solo all’inizio, ma abbiamo anche attiva una importante attività sperimentale per l’ottenimento di fibra tessile utile alla realizzazione in futuro di un progetto di filiera tessile artigianale”. Fin qui la presidente Zesi. E per saperne di più, appuntamento questa sera, giovedì 17 Marzo, alle ore 20.30 a Rubiana presso il Salone don Ariosto Re in Piazza Roma, 1.