dall‘UNIONE COMUNI MONTANI VAL SANGONE
GIAVENO – Venerdì 29 marzo è stato firmato il documento di costituzione dell’Associazione Terre di Sacra, che riunisce i Comuni e tutti i portatori di interesse riguardo alla Sacra di San Michele, in questo momento in cui il monumento è candidato a patrimonio Unesco.
Il Presidente dell’Unione Comuni Montani Val Sangone e sindaco di Giaveno Carlo Giacone era presente insieme ai sindaci di Avigliana Andrea Archinà (che firmerà l’accordo in un secondo momento), di Sant’Ambrogio di Torino Dario Fracchia, di Valgioie Claudio Grosso e di Chiusa San Michele Fabrizio Borgesa.
Il sindaco di Rubiana, Gianluca Blandino, era presente come presidente di Dai Impresa, associazione di imprenditori che hanno a cuore il medesimo obiettivo. Ha firmato anche Maria Luisa Reviglio della Veneria, Presidente dell’Associazione Amici della Sacra di San Michele.
“L’obiettivo principale dell’Associazione, di concerto con la Regione Piemonte, sarà quello d’inserire la Sacra di San Michele nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco -afferma Giacone – Un tale riconoscimento avrebbe un grandissimo impatto per il nostro territorio, a livello mediatico e di incremento delle visite turistiche. Sono certo che attraverso la collaborazione di tutti gli attori in campo, sia pubblici che privati, sarà possibile sfruttare le potenzialità che il nostro territorio esprime e raggiungere insieme importanti risultati“.
Aggiunge il sindaco di Valgioie, Claudio Grosso: “Un piccolo Comune come il nostro è in prima fila nel sostegno della candidatura della Sacra all’Unesco. Può essere un volano per il rilancio economico della nostra zona, abbiamo aderito con convinzione“.
La città di Giaveno, inoltre, ha accolto la proposta dell’Atelier di Progettazione Urbana-A del Politecnico di Torino, il cui titolare è il Professor Enrico Moncalvo, in collaborazione con il corso di Urbanistica della Professoressa Federica Corrado, per una ricerca territoriale con un caso studio in Città. Nello specifico gli studenti stanno lavorando sulla zona compresa tra le mura del centro storico, con alcuni sconfinamenti ad esempio verso la Torre Bevilacqua, più conosciuta come “Torre di Marion Delorme” e verso l’inizio della strada verso Valgioie