SALBERTRAND, RINASCE LA CAPPELLA DEL SEU

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dal PARCO ALPI COZIE

SALBERTRAND – Sabato 26 settembre, giornata dedicata ai Santi Cosma e Damiano, alle ore 11, il Vescovo emerito di Susa, Monsignor Alfonso Baldini Confalonieri celebrerà insieme al Parroco di Salbertrand Don Giorgio Nervo la Santa Messa nella Cappella appena restaurata a Montagne Seu nel Parco del Gran Bosco di Salbertrand.

Grazie al grande progetto di restauro che ha coinvolto vari Enti e tante persone, la Cappella torna finalmente ad essere luogo di culto, di preghiera e testimone di secoli di storia.

La ex maestra e storica locale Clelia Baccon ricorda che “Questa cappella, popolarmente detta Chapellä ‘d Sen Cosme, è dedicata ai Santi Cosma e Damiano martiri, festeggiati fino a qualche anno fa il 27 settembre, data oggi procrastinata al giorno precedente. In quel giorno si saliva a recuperare i bovini che avevano trascorso in mandria l’estate, e in mattinata, al suono della campana, la chiesetta si riempiva di fedeli per una messa cantata.”

Alcuni documenti ne attestano l’esistenza fin dal 1300. Non si hanno notizie certe sulla data di fondazione, ma secondo Clelia Baccon, analisi dendrocronologiche eseguite sul trave di colmo della copertura hanno fornito la datazione pressoché assoluta dell’abbattimento del fusto, avvenuta tra il 1674 e il 1675.

In occasione della battaglia dell’Assietta, il 19 luglio 1747, la chiesetta divenne punto di riferimento e ospedale del fronte francese in cui furono curati i feriti e sepolti i deceduti (probabilmente solo quelli deceduti nell’ospedale dato che nel complesso morirono oltre 5 mila uomini). Nella sua cripta sono state ritrovate delle ossa.

L’edificio versava ormai da anni in una triste situazione di degrado. Nel 2014 è stato imbragato per evitare che eventuali crolli potessero cagionare danni a terzi. Nel 2016 il Vescovo di Susa Sua Eccellenza Mons. Badini Confalonieri ha incaricato l’architetto Ivan Pettigiani di redigere un progetto per il restauro della chiesa. Nel 2018 Don Michele Giulio, Parroco della Parrocchia di San Giovanni Battista di Salbertrand, ha avviato i lavori tanto attesi, finanziati dal fondo per 8xmille della Chiesa Cattolica, dal programma Cantieri Diffusi della Fondazione CRT, dal Comune di Salbertrand e dall’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie.

Il progetto di recupero e restauro ha interessato l’intero edificio: del tetto precedente, ormai irrecuperabile, sono state salvate le sole pietre di copertura. Sono stati consolidati tutti i muri ricucendo le lesioni. All’interno è stato smontato il pavimento per permettere la legatura sull’estradosso delle volte e la realizzazione di una platea di fondazione.

Durante l’estate 2020 sono stati rifatti gli intonaci esterni ed interni e i pavimenti. In facciata sono riaffiorate tracce di antichi affreschi, volti e mani che sono stati restaurati a cura del Consorzio San Luca.

Grazie al contributo della Comunità di Salbertrand, cuore pulsante dell’Ecomuseo Colombano Romean, la piccola cappella ha riacquistato il suo splendore e tornerà sabato alla sua antica funzione.

Dario Milesi, artista locale, in meno di un mese ha scolpito la bella croce con il Cristo in legno, alta più di due metri, realizzata con assi di pino cembro e pino uncinato messe a disposizione dalle famiglie di Natale Faure e Renato Casse, che oltre trent’anni fa avevano personalmente abbattuto gli alberi, nel Piccolo Bosco a monte dell’abitato del Seu.

Ivo Faure della Ditta Faure Scavi di Salbertrand ha messo a disposizione il grande blocco di quarzo rosato impiegato per la base dell’altare ed il suo trasporto a Villar Focchiardo dove è stato tagliato dalla ditta di Lavorazione Pietre Marmi e Graniti Cavezzale.

Giuseppe Arlaud, fabbro e artigiano locale, ha realizzato una copia della chiave, andata perduta, della grande serratura originale della porta d’ingresso.

La famiglia di Roberto Serra, che anni fa aveva preso in carico l’antico mobile della Cappella, dopo averlo restaurato, l’ha restituito alla sua sede originaria.

Un lavoro che negli ultimi giorni ha impegnato tante persone, incluso il personale dell’Ecomuseo e il Parroco, che ha tra l’altro ritrovato l’antico calice appartenente alla Cappella.

Si chiude così un lungo percorso, un lavoro di squadra che verrà finalmente gratificato con la celebrazione di una messa molto sentita durante la quale verrà ricordato l’ex parroco Don Giulio Michele grazie al quale tutto ciò ha avuto inizio.

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