di VINCENZA CALVO (Assessore alla Sanità di Giaveno)
L’assessorato alla Sanità e politiche sociali del Comune di Giaveno, in merito all’imminente riordino dei distretti socio sanitari della ASLTo3, ha sottoposto ai Sindaci dell’Unione dei Comuni la necessità di presentare al Direttore Generale dell’ASL To 3 Flavio Boraso, e del Direttore del Distretto Pasquale Grassano, un documento di sintesi in merito.
La riorganizzazione stabilita con la D.G.R n. 26/1653 del 29-06-2015 prevede che i nuovi Distretti siano obbligatoriamente creati con una popolazione minima di 80.000 abitanti, e che per le zone montane omogenee come la nostra si attui una aggregazione al Distretto più grande contiguo, configurata come articolazione organizzativa ed operativa.
Sull’ipotesi di riordino i Sindaci della Valsangone attuali in Conferenza dei Sindaci avevano già richiesto l’aggregazione con il Distretto di Susa, e garanzie di poter mantenere l’assetto attuale della gestione della socio assistenza in capo all’ Unione dei Comuni Montani.
Ho richiesto di sottolineare ulteriormente la necessità che tale aggregazione (con il Distretto di Susa) per la nostra specificità di area montana, garantisca pienamente la possibilità della gestione organizzativa ed operativa attuale.
L’organizzazione attuale deve essere specificamente garantita anche per quanto attiene al mantenimento dei servizi del Polo Sanitario di Giaveno e dell’ospedale di riferimento di Rivoli. I nostri cittadini, anche con questa nuova articolazione di distretto, continueranno a poter accedere sul nostro territorio a tutti i servizi come adesso.
I Sindaci dell’Unione dei Comuni hanno condiviso la proposta di tale documento, ed è già iniziato un positivo percorso di confronto con il Direttore Generale, nel solco del dialogo che porta all’intesa, come sempre finora avvenuto.
Sottolineo la soddisfazione per la collaborazione sempre trovata nelle amministrazioni vicine, quando ho dovuto come assessore del Comune di Giaveno muovermi a tutela della salute dei miei concittadini e per preservare almeno adesso i servizi purtroppo già tanto ridotti negli anni prececedenti.