Riceviamo dall’UFFICIO STAMPA DELL’ASL TO3
Si è tenuto ieri a Briançon il comitato di pilotaggio del progetto denominato Prosanté (Alcotrà) che vede l’ASL TO3 e la regione Piemonte coinvolti in un programma transfrontaliero di cooperazione internazionale e reciproco scambio in ambito sanitario tra l’ospedale di Susa e il centre hospitalier des escartons de Briançon, interessando un ampio territorio di area montana, lavorando proprio sul principio di una “medicina di montagna”.
Il progetto, avviato già dal mese di febbraio di quest’anno e finanziato dalla Comunità Europea con 578.000 €, ha visto in questi primi sei mesi un’intensa attività di scambio tra i due paesi, che si è concretizzata in incontri strategici ed operativi da un lato e scambi professionali dall’altro.
Proprio questi ultimi hanno visto il coinvolgimento attivo degli operatori (medici, infermieri, amministrativi…) dei due ospedali: sono stati infatti organizzati specifici momenti di confronto prima a Briançon (il 16 giugno) e poi a Susa (il 28 giugno), in cui non solo sono state al centro del confronto le varie metodologie di lavoro, gli obiettivi sanitari di area e le procedure/protocolli e percorsi sanitari, ma anche la condivisione di un approccio comune ai bisogni di salute transfrontalieri attraverso il riconoscimento di una medicina di montagna e la raccolta di tematiche di scambio, di convergenza e di complementarietà tra i servizi coinvolti.
In tali occasioni sono emersi peraltro numerosi elementi di solidità del progetto transfrontaliero: la necessità di sinergie per colmare le carenze, l’identità di due contesti ospedalieri, l’opportunità di complementarietà e “complicità”, la possibilità di cooperare, per migliorare insieme, secondo una logica “io vinco tu vinci”.
Il percorso formativo e di scambio professionale avviato con le due giornate seminariali di giugno, proseguirà con ulteriori iniziative di stage formativi che saranno organizzati nelle due sedi del progetto e che consentiranno da un lato di approfondire il livello di conoscenza tra i professionisti e dall’altro di sperimentare sul campo possibili forme di collaborazione e sinergia professionale.
Saranno inoltre previste azioni di formazione linguistica, orientate al rapporto tra professionisti, ma anche per favorire il rapporto e la presa in carico di pazienti di entrambe le nazionalità.
Sarà infine predisposto un sito internet del progetto e verranno allestite infrastrutture comunicative (postazioni di teleconferenza su diverse sedi della nostra azienda) per consentire il dialogo e il confronto a distanza tra gli operatori italiani e francesi, riducendo pertanto i costi di spostamento per riunioni e incontri.
Ulteriore elemento cardine del progetto transfrontaliero, questo, ieri sancito dal comitato di pilotaggio, in cui erano rappresentate la delegazione francese, guidata dal direttore Yann Le Bras, l’ASL TO3, guidata dal direttore generale Flavio Boraso e la Regione Piemonte con la presenza della dr.ssa Barbara Manzotti.
In questa occasione è stato definito un apposito gruppo di lavoro ad hoc con il compito di analizzare i vincoli burocratico-amministrativi e le criticità in ordine alla privacy, rischio clinico, gestione e logistica delle attività sanitarie (ad esempio possibilità di transito tra l’Italia e la Francia di mezzi di soccorso).
Sempre in questa prima fase progettuale l’ASL TO3 ha avuto il compito di:
– progettare uno specifico sito internet (in più lingue) che possa garantire la condivisione delle competenze e conoscenze dei due sistemi sanitari e assicurare i differenti livelli di comunicazione (alla popolazione, ai Comitati tecnici, ai professionisti, ..)
– di effettuare uno studio di ricerca epidemiologico mirato al contesto di montagna rispetto ai bisogni di salute della popolazione ed al livello dei temi attuali.
“Il progetto transfrontaliero che ci vede coinvolti nell’area montana, è un segno che l’attenzione della Regione Piemonte e della nostra Azienda è molto alta su questo fronte. – sottolinea il direttore generale dell’ASLTO3 Flavio Boraso – Da febbraio, infatti, operatori sanitari di Susa e di Briancon hanno iniziato un lodevole scambio professionale e di reciproco confronto sui bisogni dei territori montani, accompagnato a specifici momenti formativi e di implementazione di tecnologie atte al sistema salute in area vasta. Da ieri, inoltre, un apposito team di esperti lavorerà per smussare e risolvere le problematiche e i vincoli di tipo burocratico-amministrativo relativamente alle procedure operative sanitarie di cooperazione nei due paesi. Un punto importante da sviluppare è poi quello di fornire alla popolazione locale l’immagine ed il ritorno dell’esistenza di scambi concreti e fattivi tra operatori: la miglior ricaduta, infatti, è poter mettere insieme competenze per migliorare la salute dei cittadini di questo territorio”