Due genitori di Sant’Ambrogio vogliono parlarci del loro grave problema, con l’istituzione fondamentale per la crescita e l’educazione dei bambini: la scuola.
Non avendo ricevuto aiuto da parte del dirigente scolastico, sperano che, rendendo pubblica questa notizia, qualcosa si smuova.
Ma partiamo dall’inizio, con le parole del papà, abile artigiano conosciuto in valle per la sua pluriennale attività: “Ho un figlio di 8 anni ed una figlia di 6, entrambi molto integrati nell’ambiente scolastico. La mia bambina ha iniziato a frequentare l’asilo di Sant’Ambrogio anche prima del previsto, all’età di 2 anni e mezzo, dal momento che sia io che mia moglie lavoriamo tutto il giorno, quindi questa è stata una grande comodità”.
Il papà ci spiega che sua figlia ha trascorso serenamente i primi tre anni dell’asilo, rimanendo sempre fino alle 16, tranne quest’ultimo quarto anno: “Abbiamo vissuto un incubo, Rebecca (nome di fantasia) piangeva ogni mattina e non dormiva la notte, perchè non voleva rimanere in classe anche il pomeriggio”.
Precisiamo che la preside dell’istituto, scegliendo di smistare gli alunni tra l’edificio che affaccia su via Torino, sede della scuola d’infanzia “Disney”, e la struttura che affaccia sulla piazza di Sant’Ambrogio, sede della scuola elementare “Rodari”, distanti alcuni metri una dall’altra, ha introdotto una sezione distaccata, formando la classe “F” di asilo alla Rodari.
Il problema è nato perchè nei pomeriggi, alcuni bambini della classe F, tra i quali anche Rebecca, venivano accompagnati dai loro compagni di scuola materna, per fare insieme del laboratori ed altre attività educative, ma la bambina ha da subito avuto un rifiuto per questo spostamento, non conoscendo le maestre e gli altri compagni.
La preside, respingendo la richiesta dei due genitori (che hanno già il figlio maggiore ben inserito e contento di stare alla Rodari) di lasciare la piccola nella sezione F anche dopo pranzo fino alle 16, li ha così costretti a dei grossi sacrifici, tenendola sul loro posto di lavoro tutti i pomeriggi.
L’anno è terminato ed ora i genitori devono iscrivere la bimba alle elementari, ma non possono farlo a Sant’Ambrogio poichè, secondo un verbale del consiglio d’istituto, la loro famiglia è esclusa dall’inserimento nella classe prima a tempo pieno, avendo perso dei punti nella graduatoria per l’accettazione alla Rodari, a causa dell’assenza della bambina, durante l’anno scolastico 2014/2015, nelle ore dopo pranzo.
Ciò significherebbe che la piccola dovrebbe continuare a trascorrere i dopo-scuola insieme ai genitori sul loro posto di lavoro, invece di studiare e giocare con i suoi coetanei.
“Oltre al danno pure la beffa” continua il padre:”Nello stesso verbale, la preside aggiunge che per i criteri di scelta delle famiglie che potranno usufruire del tempo pieno, vengono assegnati dei punti in più a chi ha già dei figli frequentanti, ed è proprio il nostro caso, ma questo non è servito ad evitare un obbligato ballottaggio tra noi ed un’altra famiglia, che purtroppo ci ha visti esclusi”.
La risposta della preside ai due ricorsi presentati dai genitori, parrebbe a detta loro poco accettabile, soprattutto nel punto in cui precisa che “per motivi legati alla sicurezza ed alla capienza delle aule, non è possibile l’ammissione di un ventisettesimo alunno nella classe prima”.