SANT’AMBROGIO, L’ASL CAMBIA SEMPRE IL MEDICO DI BASE: “I PAZIENTI NON SONO PACCHI POSTALI”

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di MAURO GALLIANO

SANT’AMBROGIO DI TORINO –  È notizia di pochi giorni fa a firma del dottor Gianluca Massobrio, Direttore del Distretto Valsusa e Valsangone Asl To3, dell’ennesimo cambio del medico di Base dottor Pietro Frizzi. Gli ex pazienti del dottor Bonardi in pochi mesi sono stati sballottati alle cure di tre dottori diversi e ora al quarto. Ovviamente vengono avvisati pochissimi giorni prima, in modo da non aver tempo di lamentarsi in modo efficace con azioni concrete, visibili e scomode. È ora che chi è pagato per gestire e assumersi la propria responsabilità venga allo scoperto. I pazienti non sono né pacchi postali, né sudditi scodinzolanti, così come non lo sono i medici. Tra loro si costruisce poco per volta un rapporto di riconoscenza, stima, fiducia e rispetto reciproco, tutte cose necessarie per guarire prima e meglio. Si chiama “empatia”, cosa che i vertici del sistema sanitario sembrano non conoscere. Cambiare continuamente medico di base per chi sta seguendo una terapia importante o per chi sta facendo un percorso diagnostico complesso e difficile è, a volte, devastante. Si rallentano notevolmente i tempi per diagnosi e cure efficaci e questo causa un maggiore costo per il sistema sanitario nazionale. Rispiegare dall’inizio ogni volta un percorso clinico/terapie/esami/sintomatologia magari che durano da anni, richiede tempo e capacità che non tutti hanno. È disumano e immorale vessare in questo modo diverse centinaia di santambrogesi (e non solo) ex pazienti del dottor Bornardi, poi ex pazienti della sostituta, poi ex pazienti del sostituto della sostituta, poi del dottor Frizzi che ora verrà sostituito dal dottor Paolo Smorgon. Nulla abbiamo contro quest’ultimo non conoscendolo, ma è da ritenersi anche lui, come tutti, vittima di un sistema incancrenito. Non volendo subire passivamente e in silenzio questa situazione vergognosa, ritengo doveroso ritrovarci al più presto in modo da intraprendere un’azione comune visibile e concreta. I tempi sono molto stretti ed è impossibile seguire l’iter per fare richiesta di una sala comunale al coperto. Quindi tutti i pazienti del dottor Frizzi (oppure sostenitori e amici) che vogliono unirsi, ci autoconvochiamo mercoledì 29 maggio alle ore 20.45 a Sant’Ambrogio di Torino in piazza della Repubblica (mercato) sotto la tettoia grande (così siamo al riparo). I fari a batteria per la luce li porto io. Ognuno si porti una sedia. Arrabbiati, stanchi e delusi magari si, ma rassegnati mai. Esserci è più importante che delegare. Vi aspettiamo.

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5 COMMENTI

  1. Sotto la tettoia risorta dal crollo del 23 dicembre ci sono tavoli e panche, non per duecento persone ma ci sono.
    In caso di tregua dai piovaschi di questi giorni, a fine maggio di solito c’è luce solare sino alle 22.00.

  2. Lo scrivente è a conoscenza del fatto che il Dottor FRIZZI ha vinto un regolare concorso in altra regione dove sarà medico di base stabile? Il suo stanziamento qui sarebbe stato in ogni caso temporaneo. Quindi a poco servirà questo simposio…..

  3. gentilissimo Sig. Bertu.
    Nessuno dei pazienti è al corrente di questa informazione. Ci tengo a precisare che la nostra raccolta firma riguarderà motivazioni ben più articolate . In ogni caso il nostro “simposio” così come lo definisce lei è utile a farci sentiri vivi, protagonisti e non sottomessi e scodinzolanti.
    Distinti saluti. Mauro Galliano

  4. A prescindere dal medico il sig Mauro ha ragione non si può cambiare ogni tre secondi un medico .
    Non è un bar ma uno studio di medicina dove le persone confidano i propri problemi e i propri disagi quindi bisogna instaurare un minimo di fiducia se il medico cambia ogni due per tre allora la fiducia viene a mancare.

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