SANT’AMBROGIO – Se ne è parlato mercoledì sera nella sala consiliare di Sant’Ambrogio, e presto verrà condiviso in giunta: è il progetto per il Maglificio Bosio.
L’ex maglificio Bosio è un edificio a carattere produttivo caratterizzato da fabbricati industriali di grande interesse storico e pregio architettonico. Il piano particolareggiato è pronto, come ci assicura il sindaco Fracchia: “È tanto che studiamo per questo progetto, per ora abbiamo parlato della bozza, ma il progetto preliminare sarà presentato il 27 giugno. Da qui dovranno trascorrere i canonici 60 giorni per dare il tempo a chi lo ritenga opportuno, di segnalare osservazioni o proposte di modifiche”.
Il Maglificio Fratelli Bosio è stato un opificio tessile attivo tra il 1871 e il 1953: istituito come “Manifattura Fratelli Bosio Società anonima”, venne fondato nel 1871 dai fratelli Pietro ed Augusto Bosio, a Sant’Ambrogio in prossimità del canale Cantarana, le cui acque costituivano la principale forza motrice per i macchinari produttivi. Lo stabilimento arrivò ad impiegare circa 700 operai nel 1889 e 1000 nel 1910.
Dal 1920 si verificarono alcuni passaggi di proprietà, fino alla chiusura nel 1953.
Negli ultimi tempi, l’ex maglifico Bosio è stato ed è oggetto di interesse da parte dell’amministrazione comunale, dal momento che esso rappresenta a tutti gli effetti un gigantesco isolato urbano sito nel cuore del paese. L’amministrazione Fracchia ha così portato a termine il piano particolareggiato di iniziativa pubblica per l’area che era occupata dello stabilimento tessile dei Fratelli Bosio: gli obiettivi principali di tale piano sono rivolti alla riconsiderazine dell’intera area, al fine di riorganizzarla in un realtà urbanistica differenziata, dotata di servizi e standard urbanistici ed edilizi di qualità senza impatti e costi ambientali e senza consumo di territorio.
“Il recupero degli spazi non intaccherebbe il valore storico e architettonico del fabbricato, ma andrebbe ad integrare quest’area con quella circostante – precisano dal Comune – La nostra volontà è di recuperare questo grande complesso, per restituire al paese uno spazio multi-funzionale fruibile e di attrazione sociale per la comunità”.
Conclude Fracchia: “Noi speriamo che il progetto preliminare venga approvato e diventi definitivo così com’è, perché a mio avviso è completo e ben studiato. Recepiremo eventuali modifiche solo nel caso in cui venga proposto qualche aspetto particolare, del quale noi non ne abbiamo tenuto conto”.
Trascorsa dunque la fase di recepimento, si passerà alla fase operativa con il progetto definitivo, che è prevista a fine agosto.