SANT’AMBROGIO – Sabato 14 novembre, nella sala consiliare del comune di Sant’Ambrogio (via Caduti per la Patria 27), a partire dalle 9.30, avrà luogo la “Giornata di Studi” dedicata ai “700 anni del Breviario della Sacra di San Michele”.
PROGRAMMA:
9.30 – 10 Registrazione dei partecipanti
10 – 10.20 Saluti delle autorità
Relazioni (coordinatore Andrea Zonato – Centro Culturale Diocesano di Susa)
10.20 – 10.40 I contenuti liturgici del Breviario-Messale votivo della Sacra di San Michele: il formulario del Corpus Domini (don Giorgio Nervo – Direttore dell’Ufficio liturgico diocesano di Susa)
10.40 – 11 La Vita di san Giovanni confessore e la sua tradizione manoscritta (Antonio Placanica, consigliere della Camera dei Deputati di Roma)
11 – 11.20 I repertori bibliografici/multimediali del Breviario clusino (Emerenziana Bugnone)
11.20 – 11.40 Coffee break
11.40 – 12 Contenuti musicali e grafia testuale: caratteristiche e peculiarità del manoscritto (Elena Vadori – presidente della Sezione italiana dell’AISCGre e docente al DAS [Diploma of Advanced Studies] di Lugano)
12 – 12.20 La notazione musicale utilizzata dai monaci della Sacra di San Michele nel ‘300 (Enrico Demaria – presidente “Amici della Musica” di Meana e direttore del coro “Abbazia della Novalesa”)
12.20 – 12.40 Analisi multidisciplinare dei materiali di costruzione e decorazione del Breviario (Valerio Capra – Centro di restauro dell’Abbazia di Novalesa – con Maurizio Aceto – Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica, Università del Piemonte Orientale)
12.40 – 13 Tavola rotonda
13 – 14.30 Pranzo a buffet
14.30 – 14.50 Il Breviario clusino: aspetti storicoartistici (Costanza Segre Montel – docente emerito di Storia della Miniatura all’Università degli Studi di Torino)
14.50 – 15.10 Il confronto con il Breviario sacrense conservato nella Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino (Patrizia Cancian – docente emerito di Paleografia Latina all’Università degli Studi di Torino)
15.10 – 15.30 Coffee break
15.30 – 15.50 O beata infantia. “… Voglio vedere con gli occhi del corpo…” [1 Celano, 84 FF 468] (padre Maurizio Verde – gregorianista, vicario del convento della Porziuncola)
15.50 – 16.10 Il libretto di preghiere della Parrocchia di Sant’Ambrogio coevo al Breviario (Vera Favro – Centro Culturale Diocesano di Susa)
16.10 – 17 Tavola rotonda e breve concerto del coro “Abbazia della Novalesa” interprete di un CD interamente dedicato ai canti del Breviario – Messale votivo della Sacra di San Michele
A seguire visita alla mostra dedicata al Breviario (Chiesa di San Rocco – Sant’Ambrogio)
GUARDA LA LOCANDINA DELL’EVENTO:
Il 700° anniversario del Breviario Messale votivo della Sacra di San Michele è un’occasione che non deve consumarsi esclusivamente nella celebrazione di un reperto storico, ma che deve anche spingere l’indagine sulle ragioni che lo hanno motivato e sul contesto nel quale è stato concepito.
I due volumi che costituiscono quest’opera, rappresentano una grande testimonianza artistica e culturale, grazie alla presenza di caratteristiche che li rendono unici. I contenuti liturgici, fulcro dell’essenza di questo documento, esprimono la risposta alle esigenze della comunità monastica clusina, impegnata a recepire le nuove festività e sensibile alla commemorazione sia dei santi più diffusamente venerati, sia di quelli, come San Giovanni Vincenzo, che hanno corroborato la chiesa locale. Questo ha stimolato una creatività che manifesta la raffinatezza culturale dei monaci che lo hanno redatto e che rende questo Breviario degno di grande attenzione.
Durante la “Giornata di Studio” di sabato 14 novembre presso la sala consiliare del Comune (via Caduti per la Patria 27), saranno dunque evidenziate le caratteristiche che emergono dall’analisi dei testi utilizzati durante i riti religiosi, praticati nel ‘300 alla Sacra e delle musiche che lì si cantavano.
L’approfondimento permetterà anche di ragionare sulle prassi adottate dallo scriptorium sacrense, considerando gli aspetti formali che risultano dalla stesura di questo codice liturgico-musicale: dalla grafia testuale alla notazione musicale, dalla miniatura all’utilizzo dei pigmenti più opportuni per la sua decorazione.
Gli esiti auspicati per questo incontro di studi travalicano però l’interesse dedicato alle sue peculiarità, per aprire una riflessione sulle dinamiche culturali e devozionali che proiettano in una dimensione più ampia il significato di questo libro. Il contributo che relaziona il canto dedicato al Presepe con lo stesso canto testimoniato da altri codici, come lo studio sul quasi coevo opuscolo devozionale, sempre di proprietà della parrocchia di Sant’Ambrogio, incoraggia infatti un approccio di più ampio respiro che consideri le relazioni che legano i centri culturali medievali e testimoniano i germi dello sviluppo culturale europeo.