Manca esattamente una settimana all’evento che, insieme alla festa della “Meliga”, è diventato per Sant’Ambrogio un vero “fiore all’occhiello”.
Stiamo ovviamente parlando della rappresentazione storica della “Battaglia delle Chiuse”: giunta già alla sua sesta edizione, ha visto, durante questi anni, un’affluenza sempre maggiore, grazie all’impegno dei tanti abitanti del ridente paese ai piedi della Sacra, che con impegno e passione vogliono farci vivere e ricordare questo storico avvenimento, appartenente alla piccola comunità alle porte della Valle di Susa.
Correva l’anno 773, quando Sant’Ambrogio fu teatro dell’epico scontro che contrappose le truppe dei Franchi, comandate da Carlo Magno, all’esercito longobardo del principe Adelchi, figlio dell’ultimo re dei Longobardi, Desiderio.
La “Battaglia delle Chiuse” è una tappa fondamentale per la cultura santambrogese, poichè determinò, oltre alla fine del Regno dei Longobardi nel Nord Italia, dopo due secoli di dominio incontrastato, la penetrazione dei Franchi in Piemonte e l’annessione di Sant’Ambrogio all’Impero Carolingio.
Proprio per questi motivi, è nata un’apposita manifestazione culturale, nell’ambito della rassegna provinciale “Voci Antiche”.
Ci spiegano gli organizzatori dell’evento, che avrà luogo il 27 giugno: “Anche in questa edizione, vi saranno le Taverne dei quattro Borghi del Paese, che prepareranno da mangiare a prezzi contenuti (da 3 a 5 euro), il tutto in un contesto medievale”.
Sarà come tornare indietro nel tempo di circa tredici secoli, infatti continuano dall’organizzazione: “La proloco si occuperà delle “dogane”, dove si dovranno convertire gli euro in “Balengu”, unica moneta valida in questa giornata!”
Potrete dunque cenare in questo particolare contesto, aspettando la raffigurazione dello scontro tra i due eserciti, che avverrà intorno alle 23, sul sagrato della Chiesa di San Giovanni. Inoltre vi saranno dei suggestivi spettacoli al Castello appena sopra la parrocchia, diretti dall’abile regista Elisa Ribichini.
Continuano i coordinatori della manifestazione: “Quest’anno, in occasione dei 700 anni del breviario della Sacra di San Michele, lo spettacolo del Castello riprenderà tale tema e avrà il titolo “Pagine Sacre”; due novità sono inoltre la mostra e il “workshop”di musica gregoriana (gestito dal coro di Novalesa), presso la chiesa di san Rocco”.
E concludono: ” Gli spettacoli sul sagrato della Chiesa prevedono, come ogni anno, l’intervento della scuola di danza “Azzurra”, del “l coro Diventocanto”, e di alcuni giocolieri che col fuoco e con le bolle di sapone vi proporrano una esibizione davvero speciale. Vi saranno, come ogni anno: i rapaci, gli antichi mestieri e gli arcier,i oltre a giocolerie, trampolieri e cori, che si muoveranno per il paese intrattenendo i visitatori”.