La sesta edizione della “Battaglia delle Chiuse” ha davvero lasciato tutti senza parole: circa 7 mila persone sabato scorso hanno partecipato all’evento che per Sant’Ambrogio si è rivelato un vero e proprio trionfo.
I visitatori sono stati condotti in una realtà fantastica: immersi nella vita borghigiana del Medioevo, non hanno avuto tempo di annoiarsi grazie alle numerose iniziative proposte dall’organizzazione, con gli spettacoli, le curiosità, i punti di interesse culturale, le attrazioni per i più piccoli e le degustazioni di piatti caratteristici.
Dietro ad un tale successo però, ci sono loro: i volontari, i santambrogesi che, per valorizzare la comunità, spendono ogni anno il loro tempo libero e donano tanto impegno per la buona riuscita di questa manifestazione.
Ecco perchè “Borgo di sopra”, “Borgo di sotto”, “Borgo Falconero” e “Borgo Bertassi”, i quattro “Borghi” del piccolo paese alle porte della Valsusa, con un’organizzazione impeccabile, non hanno lasciato nulla al caso: chi si è occupato della cucina, chi ha provveduto alla distribuzione del cibo, chi al montaggio delle strutture, ai servizi di sicurezza e gestione, e chi ancora ha ideato i vari giochi ed intrattenimenti.
Oltre ai 40 torceri, ai 30 attori ed ai 6 alpinisti-attori, la serata ha coinvolto 400 cittadini in totale: un successo quindi anche per la partecipazione delle persone alla vita del proprio paese.
“Gli spettacoli principali al Castello e soprattutto la rappresentazione della Battaglia delle Chiuse, hanno raggiunto in questa edizione un alto livello tecnico, scenografico ed interpretativo, da renderli una grande produzione artistica, capace di suscitare interesse, emozioni e consenso unanime” ci spiegano soddisfatti dal Comune, e continuano: “Sant’Ambrogio trae molti benefici da questa manifestazione, a partire dall’ immagine di una popolazione attiva, con capacità organizzative e realizzative notevoli, alla valorizzazione di un centro storico medioevale denso di particolarità di rilievo e, non ultimo, anche un indubbio beneficio economico da parte degli operatori commerciali locali”.