Ogni anno a Sant’Ambrogio, la domenica più vicina al 21 novembre è dedicata alla celebrazione di San Giovanni Vincenzo, fondatore della Sacra di San Michele, anche noto come “San Giuan d’Le Rave”, il patrono del paese che simpaticamente ha preso questo soprannome dal piatto tipico della festa, le rape appunto, da mangiare, come vuole la tradizione, insieme alla classica “bagna caoda”.
Sant’Ambrogio è nel pieno dei festeggiamenti: oggi pomeriggio, la pro loco del posto propone a tutti i visitatori una bella mostra fotografica, dal titolo “Sant’Ambrogio, il tempo ritrovato” nella Torre Comunale, in piazza San Giovanni Vincenzo. Alle 21, la suggestiva cornice della chiesa dedicata al santo, farà da sfondo al concerto curato dal coro della Novalesa, diretto dal maestro De Maria.
Il clou dell’evento è però domani, con la fiera agricola e commerciale e l’esposizione di prodotti agricoli e dell’artigianato. In concomitanza con la fiera per le vie del paese, avverranno le celebrazioni in onore del Santo Patrono e la caratteristica investitura dell’Abbà: al culto in onore del santo eremita, presiede ancor oggi una particolare confraternita, detta “Società Abbadia di San Giovanni Vincenzo”, costituitasi, secondo la tradizione, poco tempo dopo l’arrivo delle reliquie a Sant’Ambrogio, nel 1150.
Sembra che lo scopo iniziale di tale sodalizio, fosse quello di impedire il trafugamento delle spoglie, di cui gli abitanti di Celle rivendicavano il possesso.
Ancora oggi, i soci presenziano con le alabarde alle cerimonie in onore di San Giovanni Vincenzo, in particolare alla processione con il reliquiario che ne contiene i resti ed in occasione del discorso tenuto dall’Abbà, rigorosamente a cavallo sul sagrato della chiesa.
Quest’anno sarà Riccardo Squarzanti a dover ricoprire questo ruolo, simbolico ma importante per i santambrogesi, che ancora nel 2015, nonostante problemi, crisi economiche e sociali, si uniscono al motto “Viva l’Abbà e viva l’Abbadia!”.
Altri appuntamenti sono previsti per la prossima settimana, fino alla serata conclusiva di sabato 28 novembre, con il concorso letterario “Il Marengo d’Oro – Smeraldo Ottone”, a cura del gruppo teatrale “Isilenzioinsala”, nel teatro parrocchiale di via Antiche Mura.