SANT’ANTONINO – Giro di vite sulle slot machine a Sant’Antonino: il sindaco Preacco ha scelto di contrastare la patologia derivante dai giochi d’azzardo – ovvero l’incapacità di resistere all’impulso a praticarli – tramite un’ordinanza, che determina gli orari di esercizio delle sale giochi autorizzate e gli orari di funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro. Dalle 14,00 alle 18,00 e dalle 20,00 alle 24,00 di tutti i giorni, compresi i festivi: ecco le fasce orarie stabilite per poter giocare alle macchinette. Questo vale per gli esercizi autorizzati ex art. 86 del T.U.L.P.S. (bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, esercizi commerciali, circoli privati, ricevitorie lotto, ecc…) e per le agenzie di scommesse, sale bingo o sale VLT.
Il “disturbo da gioco d’azzardo” è ormai inquadrato come una malattia sociale nell’ambito delle dipendenze patologiche, al pari delle dipendenze da droghe e da alcol ed è caratterizzato da sintomi clinicamente rilevabili, quali la perdita del controllo sul proprio comportamento e la coazione a ripetere (la cosiddetta rincorsa delle perdite).
Una facoltà del sindaco nata dalla necessità di reprime questo fenomeno, sempre più capillare, come attestano le più prudenti stime nazionali: 200.000 giocatori patologici e 800.000 comunque problematici. “Proporzionando i dati al territorio comunale, si può ipotizzare una prevalenza di non meno di 14 giocatori patologici e 57 giocatori problematici, dei quali circa l’80% con dipendenza da slot-machine e da videolottery” precisano dal Comune.
I problemi però sono venuti a galla col tempo: basti pensare che presso l’ASL TO3 sono attivi da 10 anni tre servizi ambulatoriali per il trattamento del gioco d’azzardo patologico nell’ambito del Dipartimento “Patologia delle dipendenze”, che nel 2015 hanno trattato 198 soggetti, oltre l’80% dei quali dipendenti dall’uso di apparecchi automatici di gioco.
Con questa ordinanza, efficace dal 9 agosto, Preacco vuole tutelare la comunità locale, senza impedire del tutto l’utilizzo delle macchinette, per non menomare la libertà d’impresa. Come è già accaduto in 20 Comuni Capoluoghi di Provincia ed oltre 100 Comuni (dei quali 21 in Piemonte), in 11 Regioni italiane, anche a Sant’Antonino, in tutti gli esercizi in cui siano installati apparecchi da gioco in denaro, il titolare della relativa autorizzazione di esercizio (o titolo equivalente) è tenuto ad osservare, oltre agli orari di funzionamento, anche le seguenti disposizioni:
– obbligo di esposizione di un apposito cartello in luogo ben visibile al pubblico, contenente in caratteri evidenti formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro, nonché le altre prescrizioni previste dalla Legge;
– obbligo di esposizione all’esterno del locale di un cartello indicante l’orario di apertura delle sale giochi e/o di funzionamento degli apparecchi.
A fronte di uno Stato che invece di disincentivare il gioco ma che si limita a dire velocemente di non diventarne dipendenti (come se servisse a qualcosa), questa iniziativa non può che meritare il plauso e la speranza che altri seguano con regole ancor più restrittive