SANT’ANTONINO – Ieri sera a Sant’Antonino, presso la sala consiliare, lo scrittore afghano Farhad Bitani ha presentato il suo libro “L’ultimo lenzuolo bianco”. La serata è iniziata con il saluto di benvenuto da parte del sindaco Susanna Preacco. Il nostro collaboratore Ivo Blandino (amico di Farhad ed organizzatore dell’incontro) ha moderato la serata, spiegando chi era Farhad: “Lo possiamo definire un nuovo nato, con un cambiamento radicale della sua vita…ora proclama al mondo l’atrocità, l’ingiustizia e la persecuzione nella sua terra: è un coraggioso”.
Farhad, classe 1986, è stato capitano dell’esercito afghano. La guerra è stata un’esperienza quotidiana che ha segnato gran parte della sua vita in patria. Figlio di un potente generale mujaheddin, ha conosciuto dall’interno il fondamentalismo islamico e lei sue contraddizioni. Ha compiuto gli studi in Italia, in Accademia e alla Scuola di Applicazione. Cinque anni fa ha deciso di abbandonare la carriera nell’esercito e le armi, avviando il suo impegno per la pace. La storia della sua vita è stata da sempre in contatto con la violenza e la morte…costretto a cambiare casa ogni settimana, si è spostato prima in Iran e poi in Italia, dove è rifugiato politico dal 2012.
“Nel libro e nelle parole di Farhad Bitani il degrado di un paese e la descrizione delle violenze dei Talebani, della corruzione, dei danni irreparabili compiuti dal fanatismo religioso, delle complicità dell’occidente – commentano dal Comune di Sant’Antonino – fino all’avvio di un lento percorso che fa scoprire all’ex militare il rispetto verso il prossimo, il senso vero dell’essere credenti. Un percorso compiuto col cuore e la ragione”.
Dopo questa presentazione Bitani ha preso la parola, parlando per 80 minuti e raccontando la sua vita, partendo dalla fanciullezza in Afghanistan, fino alla sua nuova vita in Italia. Farhad è un credente di fede musulmana, ma dopo i gravi errori fatti in passato e le atroci violenze, oggi lotta per combattere il fondamentalismo islamico. Da anni tiene conferenze in Italia e il prossimo anno uscirà un film sulla sua vita.
“Farhad racconta al mondo i suoi sbagli, ora vive per denunciare l’ingiustizia che lui ha visto e vissuto” continua Blandino. Al termine della serata, il pubblico ha rivolte alcune domande allo scrittore.