dal COMUNE DI SANT’ANTONINO DI SUSA
SANT’ANTONINO DI SUSA – Pietro Lombardo è il primo “cittadino attivo” di Sant’Antonino di Susa a prendersi cura, volontariamente e senza alcun compenso, di un bene pubblico, in questo caso un’aiuola di proprietà comunale in via XXV Aprile. Ciò in applicazione del regolamento sulla “Collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale per la cura e la valorizzazione dei beni comuni urbani” in vigore dallo scorso anno. Massimiliano Buttà (responsabile del settore lavori pubblici del Comune) e Pietro Lombardo hanno firmato il patto di collaborazione “Adotta un’aiuola” il 15 ottobre in sala consiliare, alla presenza del sindaco Susanna Preacco.
Il patto prevede la manutenzione continua, il taglio dell’erba, la pulizia, la semina e la coltura di varie tipologie di fiori e piante di piccolo fusto, con l’obiettivo principale di abbellire e rendere non solo esteticamente gradevole l’area verde, ma anche evitare l’eventuale proliferazione di animali indesiderati. L’intervento è realizzato in autonomia dal “cittadino attivo”, nel rispetto delle prescrizioni e precisazioni dell’ufficio tecnico. I costi sono integralmente a carico di Pietro Lombardo, compresi l’acquisto di eventuali materiali, macchinari ed attrezzature necessarie, anche se non è esclusa la possibilità, nel rispetto della compatibilità di bilancio, che il comune fornisca eventuali materiali e il sostegno nell’eventuale attività di progettazione. Il patto ha la durata di dodici mesi rinnovabile qualora sussistano ancora le condizioni e non venga data disdetta prima della scadenza da una delle parti interessate.
Pietro Lombardo, 71 anni, pensionato, ha spiegato così la decisione di prendersi cura della piccola area verde. “L’aiuola si trova davanti alla mia casa e mi piace l’idea di occuparmene. Ci tengo che il luogo in cui vivo sia pulito e in ordine. Poi mi rendo conto che per il comune è complicato occuparsene, mentre io lo faccio volentieri“.
A questo patto ne seguiranno altri. Prima della fine di ottobre verrà firmato quello con la cooperativa sociale “Il Sogno di una Cosa”, a nome di un gruppo di disabili che frequentano il Centro socio terapico di via Abegg. Il loro impegno riguarderà interventi di tutela e valorizzazione del giardino pubblico tra via Maisonetta e via Rocciamelone. Successivamente sarà la volta di due signore, che si occuperanno rispettivamente di un albero e di un’aiuola.
Il sindaco Susanna Preacco è particolarmente soddisfatto del numero di adesioni e delle motivazioni che le sostengono. “Pietro Lombardo e coloro che sottoscriveranno gli altri patti di collaborazione sono dei cittadini modello, guidati dal senso di appartenenza alla nostra comunità. È un ottimo segnale, che si aggiunge al lavoro che svolgono le nostre associazioni, che ci racconta un paese vivo in cui i cittadini partecipano attivamente alla tutela dei beni comuni e del patrimonio pubblico, cioè di tutti noi. Un’iniziativa che non vuole sopperire alle eventuali difficoltà dell’amministrazione comunale, ma rendere più gradevole il paese in cui viviamo“.
Il regolamento sulla “Collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale per la cura e la valorizzazione dei beni comuni urbani” prevede che i santantoninesi possano mettersi a disposizione della comunità, in maniera gratuita, per svolgere attività materiali o immateriali: prendersi cura dell’aiuola pubblica davanti alla propria casa, pulire dai rovi il ciglio di una strada per renderla maggiormente agibile; oppure, se non si amano i lavori manuali, fare il Nonno Vigile o dare una mano nella biblioteca civica. Un esempio virtuoso dell’applicazione di questo approccio alla gestione dei beni comuni è rappresentato dal recupero del rifugio antiaereo nel giardino dei Medagli, di proprietà comunale ma sistemato dalla Pro Loco e dall’associazione dei Vigili del Fuoco.
A collaborare con il comune possono essere singoli cittadini o associazioni e il rapporto si può concretizzare in due direzioni: o su proposta dei santantoninesi o su quella dell’amministrazione comunale. I soggetti stringono così un patto di collaborazione che ha l’obiettivo fondamentale di proteggere, conservare e manutenere i beni comuni urbani per garantire e migliorare la loro fruibilità e qualità; si possono creare anche nuovi servizi, oppure arricchire la qualità di quelli esistenti.
Con questo regolamento il comune promuove anche la creatività, le arti, la formazione e la sperimentazione artistica come uno degli strumenti per la riqualificazione delle aree urbane oppure dei singoli beni, per la produzione di valore per il territorio, per la coesione sociale e per lo sviluppo delle capacità. Per realizzare questo obiettivo l’amministrazione comunale può riservare una quota degli spazi pubblici allo svolgimento di attività volte alla promozione della creatività urbana e in particolare di quella giovanile. Sono previsti inoltre patti di collaborazione con le scuole, che possono prevedere l’impegno degli studenti in azioni di cura e valorizzazione dei beni comuni valutato ai fini della maturazione di crediti curriculari.
Il regolamento, scaricabile dal sito Internet comunale, prevede anche il mecenatismo, come sostegno economico alle attività culturali oppure materiali che può tradursi in un contributo per la conservazione di un bene o per l’organizzazione di un evento.
Da cittadino e da amministratore pubblico dico che di queste iniziative ne andrebbero fatte sul tutto il territorio nazionale.
Bravi