dall’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI SAUZE D’OULX
SAUZE D’OULX – Tra le tante categorie che si trovano a dover fare i conti con l’emergenza Covid, c’è anche quella degli Amministratori di Condominio. La Legge 13 ottobre 2020 n.126 di conversione del D.L. 14 agosto 2020 n.104 recante misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia non ha risolto tutti i problemi.
Ecco allora che Mauro Meneguzzi, Sindaco del Comune di Sauze d’Oulx e da oltre trent’anni Amministratore di Condomini, ha deciso di scrivere direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per sollevare la questione: “Mi duole notare, insieme a moltissimi colleghi Amministratori di Condominio che mi hanno sollecitato in tal senso, come le recentissime norme in materia di Condominio ed assemblea elencate nella legge 126/2020, non risolvano assolutamente le gravissime problematiche che i Condomini, e noi, Amministratori Professionali, viviamo ormai dal mese di Marzo. Nel premettere che circa il 65% della popolazione italiana vive in condominio, e quindi la tematica è di interesse nazionale, mi preme sottolineare come ci si trovi in un’assoluta impossibilità di garantire i servizi minimi, essenziali ed ordinari, per la prosecuzione della “vita” dei Condomini; in primis, nell’impossibilità di convocare assemblee condominiali soprattutto per stabili di grandi dimensioni, ove è pressoché impossibile trovare location sufficientemente ampie per garantire il distanziamento dei partecipanti ed il giusto e doveroso rispetto di tutte le regole di prevenzione alla luce dell’emergenza Covid-19, l’amministratore, non potendo far approvare il bilancio preventivo e la relativa ripartizione, non ha alcun titolo di legge per richiedere ed eventualmente agire legalmente al fine di ottenere il pagamento delle rate di gestione che ci permettano di far fronte, almeno, alle spese ordinarie di gestione (stipendio dipendenti, contributi obbligatori, fatture utenze, pagamento polizza del fabbricato, ecc). A questo si aggiunge la mancanza di titolo, per l’amministratore, qualora l’ultima sua nomina fosse di oltre due anni. Infatti, a norma di legge l’incarico di amministratore ha durata due anni, e dopo detto periodo l’amministratore non ha più alcun titolo di legge per proseguire o essere sostituito nell’amministrazione del condominio. Non potendosi svolgere le assemblee, per i motivi sopra citati, l’amministratore al momento non può essere ne nominato ne sostituito e quindi viene a mancare a noi professionisti alcun titolo per proseguire nella gestione del Condominio con conseguente immobilizzazione di ogni attività gestionale e capacità di pagamento”.
Il sindaco Meneguzzi pone l’attenzione sul tema Superbonus 110%: “Un altro tema, di assoluta importanza è l’impossibilità di poter dar corso, non svolgendosi le assemblee, a valutare e deliberare sulle grandi opportunità per i Condomini, collegate al c.d. SUPERBONUS 110% che andrà a scadere il 31 dicembre 2021”.
Infine il primo cittadino sauzino pone l’accento anche sul tema videoconferenza: “Il comma introdotto dalla legge in oggetto, dell’Art.66 disp.att.cod.civ. a riguardo della modalità di svolgimento delle assemblee anche in videoconferenza, non trova alcuna attuazione pratica, in quanto prevede il “Consenso di tutti i condomini”, ciò significa la necessità di svolgere un’assemblea, con la presenza di tutti i condomini per approvare eventualmente detta importante opportunità che, negli Enti Locali utilizziamo ormai invece normalmente da svariati mesi. Ipotizzare un’assemblea con il consenso e la presenza di tutti i condomini, equivale a non dar attuazione alla previsione legislativa. Mi risulta che nel corso dei mesi trascorsi, ad esempio nel mese di maggio di quest’anno, fossero stati presentati alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica, svariati OdG che proponevano una soluzione di “buon senso” finalizzata all’operatività dei Condomini in attesa del tanto auspicato cessare di questa orribile pandemia. Purtroppo, il testo di legge recentemente approvato, ha moncato alcuni contenuti di detti OdG rendendo la situazione immutata ed ingestibile come sopra detto”.
Poverini…chissà il dolore che stanno provando.
E’ un dolore mistico
Per la riunione del condominio in periodo covid, il sindaco da a disposizione dei suoi colleghi amministratori, la sala giunta o la palestra o altro edificio comunale.
ma mi faccia il piacere…direbbe Totò
I dolori sono soprattutto per i fornitori di servizi ai condomini che non vengono pagati da mesi. Tutto ciò è pietoso…
Si potrebbero affittare le sale dei cinema chiusi per svolgere le riunioni dei grandi condomini
Internet!!!!! Tutte palle le sue pretese, il mondo sta usando le videochiamate, persino aziende multinazionali o che muovono assetti finanziari cospicui usano il voto in differita telematica. Un amministratore di condomino sebbene sia amministratore, sicuramente non smuove migliaglia di euro all anno.
Basta mangiar soldi a spese dei condomini!!! Con poche decine di euro si crean chat rooms private, sicure e funzionanti.