COMUNICAZIONE DI RAFFAELE GALLO (Consigliere regionale del PD)
“In merito all’indagine Echidna della DDA di Torino sottolineo con forza la mia totale estraneità a comportamenti e fatti anche solo lontanamente assimilabili a vicinanza all’Ndrangheta. In merito al secondo filone di indagine non legato a rapporti con l’Ndrangheta che coinvolge su alcuni fatti mio padre Salvatore Gallo, sono fiducioso che lui potrà’ chiarire tutti gli aspetti contestati dagli inquirenti in tempi rapidi. “Riguardo al dibattito sulla mia candidatura e sulla mia figura, a cui ho assistito in questi giorni, ribadisco di aver sempre cercato di svolgere la mia attività al meglio e per il bene del Piemonte, lavorando sui temi con proposte e idee, studiando e approfondendo, con la massima onestà e trasparenza. Oggi però a tutela dei miei figli e di mia moglie e con senso di responsabilità e rispetto verso il Partito democratico, ritiro la mia candidatura per le elezioni di giugno. Prima di essere un uomo pubblico con responsabilità politica sono un padre e un marito. Mi dimetto da Presidente del Gruppo consiliare a Palazzo Lascaris lasciando il mandato nelle mani del segretario Mimmo Rossi e del gruppo stesso per identificare il nuovo capogruppo in queste ultime settimane dì legislatura, connesse con gli adempimenti formali per le liste da presentare. Alla candidata Presidente Gianna Pentenero e alle candidate e ai candidati che correranno in lista l’8 e il 9 giugno va il mio personale in bocca al lupo”.
C’è chi si dimette, c’è chi truffa l’INPS e si fa una grossa risata, chi ferma i treni Frecciarossa con autorità ministeriale, chi bacia il collega di partito pluri inquisito e condannato. Poi mio figlio , per accedere a concorso pubblico deve essere immacolato penalmente. A Montecitorio tra dx sx centro , abbiamo personaggi di dubbia provenienza e condotta che ti dicono come devi comportarti.
Le colpe dei padri, ricadono sui figli. E voilà la frittata è cotta.
Ne abbiamo le galle piene….
In un paese in cui i nomei di chiunque, anche se innocente, finisce sui giornali per inchieste cui è del tutto estraneo con nomi e cognomi non conosciamo i nome dei giornalsiti che viaggiavano gratis in autostrada per parlare bene di questa e male del Tav.
Strano, no?
Il PD ha da anni le mani in pasta in SITAF e TELT. Lo sa chiunque abiti in Valsusa o conosca un minimo gli ambienti SITAF e TELT. Continuare a difendere l’indifendibile, lanciando il fango su altri, ha francamente del ridicolo.