È stato scarcerato Vincenzo Pellicanò, uno dei No Tav arrestati martedi 21 giugno per gli scontri al cantiere di Chiomonte del giugno 2015. Il gip del tribunale di Torino ha deciso di rimetterlo in libertà, ritenendo che non erano necessarie ulteriori misure cautelari. Intanto, questa mattina il Movimento No Tav ha diffuso un comunicato stampa: “La mattina di martedì 21 giugno la Procura di Torino ha messo in atto l’ennesima operazione giudiziaria contro il movimento No Tav, infliggendo 23 misure cautelari di vario grado ed entità ad altrettanti attivisti, valligiani e non. Com’è nella natura del movimento No Tav le persone colpite appartengono a generazioni e provenienze differenti, accomunate da un fine comune.
Alcuni attivisti hanno deciso di rifiutare o infrangere le misure cautelari comminate, che si tratti di firme quotidiane o di arresti domiciliari, aprendo uno scenario nuovo e rilanciando la lotta sia sul piano giudiziario sia su quello politico.
Il movimento No Tav ribadisce il suo pieno appoggio a tutte le persone colpite, sostenendo i percorsi che si aprono e che si apriranno, qualunque essi siano. È un’occasione per ribaltare il modus operandi di una Procura politicizzata esplicitamente contro i No Tav.
L’assemblea popolare di martedì sera e la fiaccolata di giovedì 23 giugno dimostrano che il movimento è unito e non lascia isolati i perseguitati, forte della consapevolezza di poter rilanciare una nuova fase di lotta”.
SCARCERATO UNO DEI NO TAV ARRESTATI MARTEDÌ / IL MOVIMENTO: “IL RIFIUTO DEI DOMICILIARI E DELLE FIRME APRE SCENARI NUOVI”
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