SCI, CHIUSO PIAN DEL FRAIS, APPELLO AL PRESIDENTE CIRIO: “CI AIUTI A RISOLVERE IL PROBLEMA”

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LETTERA di RENZO PINARD (Ex sindaco, Albergo Belvedere Frais)
CHIOMONTE – Signor presidente Alberto Cirio, mi scusi se la disturbo con la presente, gestisco con i miei figli un albergo al Pian del Frais in alta valle di Susa, edificio costruito 100 anni fa dai miei nonni e oggi siamo orgogliosamente alla quarta generazione. Siamo una piccola è bellissima località, tempi indietro con la doppia stagionalità estate e inverno con i primi impianti di risalita costruiti negli anni 50. Oggi la stazione ha due seggiovie di proprietà comunali, costruite con fondi olimpici (la stazione era centro ufficiale per gli allenamenti delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006),e due sciovie di proprietà private. Oramai da quattro anni, e probabilmente anche nella prossima stagione invernale, gli impianti rimarranno fermi, causando gravi danni all’economia locale e ai proprietari di case e alloggi e semplici turisti. Pare che le cause siano dovute a dissidi tra il Comune e la proprietà privata. Mi sono permesso di disturbarla perché credo che un Suo interessamento potrebbe essere utile, specialmente una sua mediazione tra le parti anche tramite i suoi uffici (il dottor Vignale conosce la situazione) Scusandomi per il disturbo, rendendomi conto del Suoi impegni, mi auguro che possa interessarsi del nostro problema, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.

LETTERA DI ERNESTO FRAISSINO (ex consigliere comunale)
Sono un ex consigliere del Comune di Chiomonte, vorrei fare lei esimio presidente Cirio la situazione che versa ormai da quattro anni la stazione sciistica del Frais, le scrivo a nome dei 146 proprietari di alloggi, tenga presente che vi sono circa 650 alloggi tra condomini e case singole, per chiedere a lei e ai suoi collaboratori un interessamento per risolvere questa dolorosa situazione, che rischia di fare chiudere le attività definitivamente allontanando i giovani maestri di sci dalla loro montagna. Resto fiducioso di un suo interessamento, per fare in modo che la stazioni ritorni a fiorire come merita, tenendo presente che in passato si organizzavano nella settimana corsi di sci da parte delle scuole, con un’affluenza media di circa 200 ragazzi a settimana. Le auguro una buona serata.

LETTERA di LAURA BURIN
Buongiorno Presidente Cirio, vorrei rubarle pochi minuti, per portarla a conoscenza della situazione in cui verte una parte importante del nostro territorio, io abito a Chiomonte, gli ultimi anni sono stati estremamente difficili per una serie infinita di ragioni…legate al TAV, ma non solo… Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio estremamente bello, con una risorsa che è il Pian del Frais che rischia di andare persa, irrimediabilmente. È una cosa che io, come tanti altri mi rifiuto di accettare passivamente…le chiedo di prendere a cuore questa situazione. L’unico locale che eroicamente tiene aperto, chiuderà se non si riapriranno gli impianti sciistici, senza contare che questo avrà delle ripercussioni su tutto il territorio di Chiomonte che è già estremamente compromesso. Sono consapevole che la mia è solo una voce, ma confido che diventi un coro sempre più numeroso. Grazie per avermi dedicato un po’ del suo tempo. Distinti saluti.

LETTERA DI RENATO ANDREATTA
Buongiorno Presidente Cirio, vorrei chiederLe due minuti del suo tempo, per portarla a conoscenza della situazione Pian del Frais, frazione di Chiomonte in Valle di Susa. Sarebbe bello e soprattutto utile se Lei potesse aprire uno spiraglio di luce per far si che questo luogo torni a sorridere, per i cittadini per gli allevatori per i produttori di prodotti locali, per i negozianti per gli albergatori, i villeggianti i proprietari di appartamenti e villette non ultimi i turisti e villeggianti. È il luogo più vicino per poter sciare al nostro capoluogo, gli inverni vissuti degli anni 70/80/90/00 erano pieni di gente come l’alta valle, era davvero un luogo piacevole. Le estati sono vivibili per le passeggiate, la visita dei luoghi storici e con le attuali bici elettriche si arriva percorrendo le strade bianche ovunque su qualsiasi vetta della zona. I prezzi di oggi sono modici direi alla portata di tutti, grazie ai sacrifici di coloro che hanno i locali commerciali. E con la situazione economica che abbiamo sarebbe quel qualcosa che farebbe muovere e sorridere anche famiglie con possibilità minori ma comunque con il diritto di svago e divertimento. La prego Presidente Cirio, dia uno sguardo, in queste situazioni contano l’amore per il territorio, i suoi prodotti e noi tutti uomini amanti della montagna. Infinite grazie se potrà interessarsi. Distinti saluti.

LETTERA DI MARIA GRAZIA CECCHIN
Il.mo Presidente della Regione Piemonte, sono un frequentatore della frazione Pian del Frais in Alta Valle di Susa. La località ha due seggiovie di proprietà comunale e due impianti di proprietà private. Tutti gli impianti sono fermi da anni sembra per dissidi fra le parti. Ovviamente non conosco quali sono le ragioni della fermata degli impianti che sta causando gravi problemi a tutta la comunità turistica del pian del Frais, sia a noi frequentatori (e magari proprietari di seconde case in gran parte chiuse da tempo che hanno perso gran parte del loro valore ma che  comunque per le quali si pagano IMU e TARI al comune di Chiomonte) che alle attività commerciali che stanno chiudendo, incrementando il disagio. Noi tutti crediamo che un Suo intervento, anche di mediazione tra le parti potrebbe essere molto utile. Sperando in un Suo intervento personale o di un Suo collaboratore (il dott. Vignale conosce bene la situazione) colgo l’occasione per porgerLe cordiali saluti.

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37 COMMENTI

  1. Forse sarebbe più utile invocare Padre Pio.
    Pretendere anche questo miracolo da Cirio è veramente eccessivo, già dovrà farne uno per riconfermarsi alle prossime Regionali.

    • L’unico che può permettersi di risolvere il problema del frais è lui , l’uomo non del monte ma del ponte, capitan fracchiassa. Salvini.

      • Sembrerebbe che ora volesse sventolare una nuova proposta di quota 104 senza penalità (che sarebbe anche ragionevole visto che il drago dell’economia che ha abolito quota 100, è andato in pensione senza penalità con quota 99): basta avere 40 anni di età e 64 di contributi!

  2. Non son riusciti a fare nulla per la pista di bob a San sicario e pensate che possa interessargli del Frasi? Provate a chiedere ai vostri amici di TELT

  3. Attendevo con trepidazione la solita storia che si ripete ogni anno “il Frais apre, anzi no, ora apre..”. Speriamo smontino una buona volta questi impianti vecchi e la montagna si riappropri dei suoi spazi. Ci sarà comunque gente che verrà a fare passeggiate sia in inverno che estate. Ma almeno senza vedere della ferraglia sui prati.

  4. Al ritmo attuale di avanzamento del riscaldamento globale, al Frais in meno di 10 anni d’inverno non ci saranno nemmeno più le temperature sufficienti a spararla la neve, altro che neve naturale. Ma di cosa stiamo parlando?

  5. Imbarazzante e scabroso leggere queste lettere di ex funzionari pubblici!
    Nemmeno l’umiltà di dire “ho sbagliato negli anni” e “ho seguito un imprenditore sbagliando”
    La cura è rimandarvi indietro.
    Arriverà il giorno in cui vi verrà tutto restituito e con gli interessi.

    • Caro chiomontino sono disponibile a confrontarmi con Lei in qualsiasi momento sull’argomento Frais.
      Come vede io mi firmo con nome e cognome

  6. Quando le cinquecento famiglie di non residenti che hanno casa al Frais decideranno di non pagare più l’IMU, la TARI, ecc. forse qualcuno si sveglierà anche se sarà troppo tardi.

    • Quando lo faranno gli staccheranno luce e acqua, smetteranno di raccogliere la spazzatura e poi le pignoreranno. Pagare tasse e tributi è un dovere di tutti e non è soggetto al fatto che piovano soldi pubblici dall’alto per infrastrutture inutili a vantaggio di privati. Se le 500 famiglie credono nel Frais possono sempre autotassarsi e pagare a spese loro la gestione degli impianti. È pieno di borgate e case sparse per le montagne della Valsusa, ma non hanno le pretese che hanno i proprietari al Frais.

  7. Sarebbe bene che ognuno si prendesse le proprie responsabilità e che l’ ente pubblico agisse nell’ interesse della comunità, residenti e non. Quanto ai modi di promuovere un territorio come il Frais, non è detto che lo sci di fondo sia l’unica prospettiva e nemneno la più adatta al siito. Esiste un valido percorso per sci di fondo, già sperimentato in passato, perché non attrezzato e promuoverlo? Meno costoso, meno impattante e sicuramente più adatto al luogo

    • Pienamente d’accordo con Nico, anche lo scialoinismo porta tanta gente. In Francia ad esempio ci sono persorsi tenuti alla perfezione dove pagando pochi euro si possono fare ciaspolate o sci da fondo e attirano tanta gente. Almeno non c’è la necessità di spendere milioni per rifare gli impianti, visto che oltretutto non ci sono queste grandi nevicate negli ultimi anni.

    • E vero ma qui si sta parlando della seggiovia Chiomonte – Frais che sta andando in malora. Chi visita o e in villeggiatura a Chiomonte non vuole prendere la macchina e fare mezz ora di tornanti soprattutto se ha conosciuto la bellezza e la comodità di andarci in seggiovia in 12 minuti, seduti e guardando dall’alto il bosco di faggi e Lerici. E non c’è solo l’inverno ma anche l’estate quando finalmente Chiomonte si riempie di un po’ di turisti. Per non parlare della vergogna di buttar via un impianto per stupidi battibecchi

  8. Prego correggere: la frase ” non è detto che lo sci di fondo” è da correggere come segue : ” non è detto che lo sci di discesa”

  9. Quanta cattiveria nei commenti! Intanto ha già nevicato.. è una bellissima zona di montagna e ci fosse un occhio di riguardo e un alimentare come anni fa’ sarebbe un bel posto per ragazzi e famiglie! Io spero che si riprenda e che Cirio possa fare qualcosa in merito. Valorizziamolo come merita e non facciamolo diventare un paese fantasma come molte piccole frazioni!

    • Neve che dura dalla sera alla mattina. Ci vogliono temperature adatte per diversi mesi per far durare la poca neve naturale e quella artificiale, cosa che non è più. Anche a Novalesa ogni tanto nevica, ma non si fanno impianti di risalita. Gli impianti a 1500m di quota sono roba di un’altra epoca. Tra non molto inizieranno ad avere seri problemi gli impianti a 2000m. È una bellissima zona, certo, da decementificare. Lo schifo di Pian Gelassa lo hanno già dimenticato tutti?

  10. Sicuramente Cirio non potrà gestire le temperature sopra la media, le scarse precipitazioni nevose che ormai ai 1300 mt slm del Frais scarseggiano inesorabilmente…se invece riuscisse in tutto questo potrebbe sforzarsi ancora un po’ per deviare le forti raffiche di fohn che tartassano la valla per lunghi periodi subito dopo copiose nevicate! Poi verrebbe tutto il resto…

  11. Aspettiamo le centinaia di operai che garantiranno a Chiomonte un futuro luminoso … E poi comunque potrebbero imparare a sciare …

  12. Mentre l’allegro equipaggio del bob a due Cirio-Lo Russo continua nel suo percorso fallimentare, i problemi veri restano al palo…

  13. Per quelli che a causa de “il cambiamento climatico” vorrebbero questo impianto inattivo: allora chiudiamo via lattea perché usa neve artificiale. Comodo ragionare con gli slogan, cervelli in pappa proprio.

    • Gli impianti della Via lattea si trovano a quote ben superiori, e hanno temperature invernali che consentono di sparare la neve e mantenerla. Il Frais queste condizioni non le ha già più ora.

  14. Sicuramente un bel posto, tranquillo, un poco fuori mano, probabilmente ha potenzialità al di fuori dello sci da discesa. Probabilmente la riapertura degli impianti rivitalizzerebbe il mercato immobiliare. Non è giusto, però, impiegate i soldi pubblici per risollevare attività private . Occorre individuare attività sportive invernali diverse o trovare privati che investano negli impianti.

  15. Vorrei precisare che non si chiedono soldi ma di schiacciare dei bottoni e far ripartire il tutto .
    Chi conosce il Frais sa che è uno dei posti più nevosi della valle.
    Per le altezze non mi ricordo a che altezza si trovano le partenze di Bardonecchia ,Sauze d’Oulx,Cesana.
    Grazie comunque dell’attenzione

  16. Il commento di Polemica sbaglia paradosso e si permette persino di offendere i cervelli altrui.
    Sciisticamente, Frais è senza speranze e le sue condizioni non ha nessun nesso con quelle di altre località che per motivi semplicemente geografici ne hanno ancora.
    Parafrasando il suo acuto paradosso si potrebbe affermare:
    “Al Frais non si può più sciare, sopprimiamo lo sci da discesa”.
    Muore Sansone con tutti i Filistei, bravo Polemica, cervello non in pappa ma di solido granito.

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