di GIOVANNI BRASSO (Presidente Vialattea)
Possiamo dire che il nostro decimo anno è stato “tosto”, anzi “tostissimo”: poca o niente neve, poche o pochissime finestre fredde, caldo anomalo; il 28 dicembre alle ore 11.00 abbiamo registrato al Fraiteve (2.700 metri) la temperatura quasi estiva di 17 gradi; tuttavia, come potete constatare, siamo ancora vivi e mi permetto di affermare che godiamo anche di ottima salute. Ho sempre sostenuto che non tutto il male viene per nuocere, che le cose si possono vedere anche in modo diverso ma soprattutto che da ogni esperienza si possono trarre utili insegnamenti.
Sicuramente quanto è accaduto non ci ha giovato e in qualche modo ha condizionato il nostro lavoro, almeno per il futuro più prossimo, ma ci ha permesso di fare considerazioni, constatazioni e verifiche che avranno un peso fondamentale nelle future strategie della nostra azienda.
ABBIAMO TENUTO GRAZIE AL NOSTRO MODELLO GESTIONALE
Intanto quanto è successo ha permesso di testare la validità del nostro modello gestionale; fino alla stagione 2014/15 avevamo sempre pubblicizzato ed elogiato questo progetto ma, fortunatamente, non avevamo avuto la necessità di doverlo applicare sul campo. Oggi possiamo affermare che funziona, perché ha funzionato, e possiamo affermare inoltre, senza paura di essere smentiti, che in questa stagione questo progetto ha fatto la differenza.
Nel diagramma 1 sono riportati i passaggi registrati nelle ultime 6 stagioni in Vialattea. Come potete notare nella stagione 2015/16 abbiamo avuto una diminuzione di passaggi pari al 22% rispetto alla media delle cinque stagioni precedenti, abbiamo altresì avuto una diminuzione di primi ingressi, sempre rispetto alla media dello stesso periodo, del 19%, come potete vedere nel diagramma 2. Come avremmo potuto sopportare un calo così significativo di presenze se non fosse stato accompagnato dall’applicazione di un modello gestionale che in progress si è via via adattato alle varie situazioni in essere?
LA STAGIONE INVERNALE RIDOTTA A 17 SETTIMANE CONVIENE DI PIU’
La stagione 2015/16 ha inoltre confermato in modo chiaro lo spostamento in avanti dell’arrivo dell’inverno.
Il terzo diagramma riporta le spezzate relative ai passaggi settimanali delle ultime 6 stagioni, considerando una durata della stagione stessa di 19 settimane; sul diagramma medesimo è altresì riportata ed evidenziata con linea verde la media dei passaggi settimanali.
Il quarto diagramma rappresenta lo stesso andamento riferito ad una stagione di 17 settimane; se confrontiamo la media del quarto diagramma con quella del terzo constatiamo che accorciando la durata della stagione aumentiamo la media dei passaggi settimanali dell’8%, cosa che incide moltissimo sul business plan della Sestrieres. Infatti, riducendo la stagione, si perde una parte insignificante di passaggi ma si recupera una parte determinante di costi.
Abbiamo altresì verificato, ed è riportato nel quinto diagramma, come si sono modificati per “peso specifico” i prodotti commercializzati dalla Sestrieres. Abbiamo rilevato che il prodotto stagionale ha mantenuto all’incirca il suo peso, che il prodotto settimanale, con il suo 47%, ha funzionato piuttosto bene ed ha rappresentato lo zoccolo duro che ci ha permesso di concludere dignitosamente la stagione, mentre il prodotto giornaliero e dei 2/3 giorni, come era largamente prevedibile, ha pesantemente sofferto le anomale condizioni dell’inverno.
A questo proposito va però anche detto che nei 45 giorni di stagione vera sulla quale abbiamo potuto contare (15 febbraio – 30 marzo) la media dei passaggi è stata superiore alla media dei passaggi negli stessi 45 giorni delle ultime 5 stagioni precedenti. Questo dato, se pur condizionato dall’ipotizzabile perdurare della voglia di sci, non ancora esaurita a causa del tardivo avvio della stagione, è comunque significativo e ci permette di affermare che quando ci sono le condizioni gli sciatori in Vialattea vengono sempre numerosi.
IL SISTEMA NEVE SI E’ DISUNITO NEI MOMENTI DIFFICILI: NE TERREMO CONTO IN FUTURO
E’ stato anche molto importante rilevare come il sistema neve nel suo complesso ha reagito a questa stranissima stagione. Non appena la situazione si è fatta critica il sistema neve locale si è disunito e ha mostrato tutti i suoi limiti; in particolare ha manifestato la propria predilezione per l’interesse individuale, se pur di categoria, cosa quest’ultima della quale per il futuro dovremo tener conto.
Anche con l’aiuto dei diagrammi spero di aver portato a vostra conoscenza quelli che sono stati, tra gli altri, i principali segnali che abbiamo potuto estrapolare dall’andamento dell’inverno scorso, sui quali abbiamo meditato, lavorato e lavoreremo ancora; per il momento, grazie a queste riflessioni, abbiamo intanto avuto una serie di conferme e poi abbiamo potuto fare le considerazioni che vi espongo, seppur sinteticamente.
90MILA PERSONE ALL’ORA SUGLI IMPIANTI ED IL COSTO
Il ragionamento sulle presenze e sui primi ingressi è fondamentale, perché, a pieno regime, nei periodi topici, entriamo in esercizio con una capacità di trasporto di circa 90.000 persone/ora e, che ci piaccia o no, dovremo sempre di più adeguare la capacità di trasporto alla presenza di sciatori sul territorio, sia nei periodi di alta stagione che in quelli di pre e post stagione. A questo proposito si riapre l’annoso problema: piace vedere gli impianti in esercizio, poco importa che siano pieni o vuoti, ma non ci si rende conto che far girare impianti vuoti è un costo che non può che scaricarsi sul prezzo del biglietto.
Aziendalmente continuiamo a ritenere che la nostra mission sia quella di fornire il miglior prodotto possibile al minor prezzo praticabile e se per far questo dobbiamo fermare in taluni giorni un impianto poco usato che porta su piste già servite da altri impianti, lo facciamo serenamente perché sappiamo che questo è uno dei mezzi per perseguire l’obiettivo che vi ho poc’anzi esposto e che, vi ripeto, è quello di fornire il miglior prodotto possibile al minor prezzo praticabile.
GLI SKIPASS GIORNALIERI E SETTIMANALI MENO CARI RISPETTO AI COMPETITOR
A questo proposito vi propongo il diagramma n. 6 che evidenzia che la Vialattea pratica un prezzo del giornaliero e del settimanale di gran lunga inferiore rispetto a quello dei suoi 10 competitor più importanti dell’arco alpino. I dati che vedete riportati non sono frutto di un miracolo o di alchimie particolari ma, ovviamente, sono il risultato di scelte aziendali ben precise che sono state fatte e che continueremo a fare; fra queste scelte, in un futuro più o meno prossimo, se non dovesse funzionare il progetto della “settimana dello sport” nel periodo di carnevale e se le strutture ricettive non verranno maggiormente utilizzate nel periodo di pre e post stagione, sarà ricompreso un intervento sulla durata della stagione stessa.
NIENTE ADDIO ALLO STAGIONALE
Per quanto riguarda la nostra politica commerciale, come sapete abbiamo cercato di mandare in pensione il vecchio stagionale e di sostituirlo con una tessera basata più sul consumo che sulla stagionalità. Non abbiamo potuto perfezionare ed attuare il progetto in quanto la se pur minima percentuale di transazioni che statisticamente per i motivi più disparati avrebbe potuto non andare a buon fine (circa il 2/3%) avrebbe creato ai nostri clienti, dati gli elevatissimi numeri di tessere in circolazione, gravi disservizi, soprattutto nelle giornate di grande afflusso. Siamo quindi rimasti fedeli allo stagionale classico che commercializzeremo allo stesso prezzo della scorsa stagione che, ricordo a tutti, è invariato dall’inverno 2007/2008.
Sempre a proposito della politica commerciale, non abbiamo voluto ritoccare il prezzo dei plurigiornalieri in quanto, come già ho avuto modo di dirvi, sono stati lo zoccolo duro che ci ha permesso di salvare la stagione. Mentre per quanto riguarda i giornalieri abbiamo mantenuto inalterato il prezzo dello scorso anno, ma abbiamo tolto dai servizi resi con il biglietto l’assicurazione sulla responsabilità civile ed il servizio di soccorso sulle piste.
Abbiamo scelto di non aumentare il costo del biglietto e di eliminare i servizi sopraccitati per due motivi fondamentali: in primo luogo perché non ci faceva piacere avere un ruolo attivo fra l’assicurazione e l’assicurato relativamente alla responsabilità civile ed in secondo luogo perché abbiamo ritenuto inutile gravare il biglietto di questi costi, avendo verificato che la maggior parte dei nostri clienti dispone già di un’assicurazione propria, che magari necessita solo di una minima integrazione e che i restanti potranno sempre acquistarla alle biglietterie alle medesime tariffe della scorsa stagione.
Permettetemi ora di addentrarmi in ragionamenti un po’ più politici e progettuali. Finalmente si è sbloccata, se pur in via sperimentale, la questione della “settimana dello sport” nel periodo di carnevale. Credo sia stato fatto un ottimo lavoro che, oltre al resto, apre la porta ad un grande progetto di divulgazione delle attività sportive, nel nostro caso ovviamente dello sport della neve, che potrà essere gestito dalla nostra associazione di categoria, dalle Istituzioni Scolastiche e dagli Assessorati Scuola, Turismo e Sport.
Anche sulla questione del cosiddetto “tesoretto” derivante dai risparmi olimpici mi sembra sia stato fatto un buon lavoro. L’accordo sancito all’inizio del 2015 fra la Sestrieres e la Fondazione 20 marzo 2006, con il patrocinio della Regione Piemonte, in base al quale sarebbero confluiti sul territorio circa 20 milioni di euro, metà pubblici e metà privati, ha già cominciato a dare i suoi frutti.
La Sestrieres ha già effettuato investimenti per circa 2 milioni di euro, mentre la Fondazione ad oggi ha investito circa 250.000 euro e sta faticando un po’ per realizzare ulteriori investimenti per altri 1.700.000 euro, da impiegarsi per la sostituzione di 167 aste per la produzione della neve di nuova generazione. Mi sembra che sull’argomento non ci sia nulla da dire se non prendere atto che si è avviato un processo virtuoso relativamente alla collaborazione pubblico / privato e sperare che la burocrazia non vanifichi quanto intelligentemente pensato e progettato.
Si è inoltre avviato l’iter amministrativo per la rivisitazione della Legge 2/2009 relativa alla sicurezza sulle piste che, come ricorderete, avevo auspicato nel corso della conferenza della scorsa stagione; sembra che tutti coloro che si devono occupare della questione stiano lavorando concretamente per ridurre al minimo i tempi necessari per addivenire all’approvazione del nuovo testo. A questo punto non ci resta che sperare che il documento che verrà approvato rappresenti un vero passo in avanti in termini di semplificazione delle procedure e non un altro provvedimento che renda più difficili le cose, peraltro già non facili.
Anche sulla questione dell’IMU sugli impianti di risalita mi sembra che, a livello governativo, si sia giunti ad una definizione della questione abbastanza logica, verranno assoggettate all’IMU le stazioni di arrivo e partenza, dove presenti, e non le linee degli impianti. Non vi nascondo che questo argomento negli anni scorsi ha destato forti preoccupazioni.
Come ultima considerazione permettetemi di parlare di risorse. Credo e crediamo che le performance del settore turistico in Piemonte siano molto importanti e meritino la giusta attenzione da parte della politica. Tutti sappiamo che “il piatto piange” e che non si possono fare miracoli, siamo però altresì sicuri che si possa raschiare il fondo di qualche barile e che in un certo qual modo si possano fare scelte più indirizzate a favorire i settori che garantiscono i servizi essenziali e quelli che garantiscono ritorni importanti in termini di redditività, occupazione e gettito fiscale, così agisce la Sestrieres, così agiscono tutte le imprese private e così auspico possa fare anche la politica regionale. Oltre al ragionamento sulla quantità delle risorse disponibili la Sestrieres, ma più in generale tutte le aziende del comparto facenti capo all’ARPIET, necessitano di una migliore pianificazione e programmazione nell’erogazione delle disponibilità economiche.
Poche o tante che siano è importante che queste risorse vengano erogate con un’idonea pianificazione e con tempistiche il più possibile precise. Non tanto per le aziende più grandi ma soprattutto per quelle di minori dimensioni, sapere di poter contare con certezza anche su poche decine di migliaia di euro può fare la differenza in termini di sopravvivenza; su questo argomento, pertanto, mi permetto di sollecitare i numerosi e importanti esponenti della politica e delle istituzioni ad impegnarsi e a fare impegnare tutti i loro funzionari.
Concludo tornando per un istante sull’argomento Coppa del Mondo, già trattato in modo esaustivo precedentemente. Siamo fiduciosi di fare un buon lavoro dal punto di vista tecnico ma siamo altresì certi che abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi: politici, funzionari, giornalisti, maestri di sci, operatori turistici, commercianti e cittadini, per far crescere questo evento a livello emozionale, di comunicazione e di partecipazione. Questo è ciò che si aspetta la FIS e questo sarà determinante per il mantenimento nel futuro delle gare di Coppa del Mondo sulle nostre montagne piemontesi.
“Mentre per quanto riguarda i giornalieri abbiamo mantenuto inalterato il prezzo dello scorso anno, ma abbiamo tolto dai servizi resi con il biglietto l’assicurazione sulla responsabilità civile ed il servizio di soccorso sulle piste”
ok il discorso assicurazione….ma il soccorso piste? quindi sarà a pagamento?
questo non è in contrasto con la legge regionale 2 del 26/01/09?
Art 18/3f:
(Obblighi del gestore)
f) assicurare il servizio di soccorso e di trasporto degli infortunati in luoghi accessibili dai più vicini centri di assistenza sanitaria o di pronto soccorso secondo le disposizioni di cui all’articolo 22;
Art. 22.
(Finalità e caratteristiche del servizio di soccorso)
1. Il gestore assicura il servizio di soccorso provvedendo al recupero, primo intervento e trasporto degli infortunati con le modalità individuate dalla Giunta regionale, di concerto con il Servizio di emergenza sanitaria territoriale 118, la Commissione tecnico−consultiva per le aree sciabili di cui all’articolo 11, informata la Commissione consiliare competente.
Credo che il soccorso sia sempre stato a pagamento ed è a scelta dell’utente fare un assicurazione in loco alla cassa oppure avere un assicurazione tipo sci club dove è incluso il rimborso del trasporto e primo soccorso ed eventuali spese mediche successive.
Importante argomento sarebbe quello di sapere se è stato applicato uno sconto ai possessori dello Stagionale che avevano firmato la petizione visto il problema neve e impianti aperti lato MontiLuna su
Claviere-Cesana….
Il soccorso non è mai stato a pagamento se ti trovavi nell’area sciabile; era a pagamento se eri in aree chiuse o fuori pista.
L’assicurazione che veniva venduta alle casse era aggiuntiva e comprendeva anche una rc che è diventata obbligatoria per legge.
Non mi risulta nessuno sconto, anche perchè il semplice firmare una petizione online non garantisce che il firmatario abbia dei particolari diritti.
Sarebbe opportuno parlare di fatti e non di seghe mentali