di FABIO TANZILLI
Dopo la grande nevicata di inizio settimana, tanti sciatori non vedranno l’ora di “provare” le piste dell’alta Val Susa, ma in questo weekend bisogna fare attenzione al pericolo valanghe. L’avviso è stato diramato dal bollettino ufficiale dell’Aneiva (Associazione Interregionale Neve e Valanghe), che ha assegnato per le Alpi Cozie il pericolo 3 “Marcato” alle zone di confine e pericolo 2 “Moderato” nell’area restante.
Per la giornata di sabato 16 dicembre il bollettino è chiaro: “Sulle zone di confine la presenza di diffusi lastroni sui pendii a tutte le esposizioni, in prossimità di creste, dossi e cambi di pendenza, alle quote superiori al limite del bosco, determina un grado di pericolo 3 Marcato (…). Rumori di assestamento e la formazione di crepe nel manto sono segnali di pericolo da non sottovalutare in quanto il distacco di una valanga può essere provocato anche a distanza. Sono attese valanghe spontanee di piccole e medie dimensioni perlopiù a lastroni di superficie. Sui restanti settori prealpini l’attività eolica è stata meno intensa e la possibilità di provocare il distacco di valanghe a lastroni è legata principalmente al forte sovraccarico, anche se non si esclude la possibilità di innescare piccoli distacchi anche con debole sovraccarico perlopiù oltre i 2200-2400 metri”.
Il pericolo valanghe viene segnalato anche per domenica 17 dicembre: “Le condizioni di pericolo rimangono sostanzialmente invariate. Il vento e le temperature rigide non favoriscono i processi di consolidamento. Permangono situazioni critiche legate alla presenza di diffusi lastroni soprattutto sui settori di confine dove questi accumuli possono facilmente essere distaccati al passaggio del singolo sciatore. In queste aree, ed in particolare su quelle settentrionali e nord-occidentali, è necessario prestare molta attenzione nella scelta dell’itinerario escursionistico e nelle discese fuori pista. E’ richiesta un’ottima capacità di valutazione locale del pericolo valanghe. Gli accumuli e i pendii pericolosi devono essere valutati con attenzione e se possibile evitati. Attività valanghiva spontanea in progressiva riduzione”.