di GIOVANNI BRASSO (Presidente della Sestrieres Spa)
Sta per iniziare il nostro tredicesimo inverno. Le stagioni si susseguono e si archiviano con grande velocità. Che dire? E’ il segno del tempo che passa.
Il nostro viaggio nel mondo dello sci continua faticosamente dal punto di vista lavorativo, ma serenamente da quello aziendale. La nostra dodicesima stagione, infatti, si è conclusa in modo soddisfacente, nonostante le moltissime giornate di cattivo tempo, di vento forte e, tanto per non farci mancare nulla, di pioggia battente.
La tabella n. 1 che confronta le giornate di bel tempo nel corso delle stagioni 2016-2017 e 2017-2018, nella quale appare evidente la penalizzazione subita quest’anno nei periodi per noi più significativi.
Inizio la mia relazione con alcune brevi considerazioni di carattere generale per passare poi ad illustrarvi, se pur brevemente, le novità per la stagione 2018/2019.
Come prima considerazione permettetemi di dire che finalmente, dopo numerosi anni di esperimenti, tutti rigorosamente falliti, siamo riusciti ad iniziare e terminare la stagione nei tempi programmati. Abbiamo aperto i primi impianti l’8 dicembre e li abbiamo chiusi l’8 aprile, contestualmente alla fine della programmazione delle settimane da parte dei tour operator ed alla chiusura degli alberghi e di quasi tutte le attività commerciali.
Sicuramente il fatto che sulle piste ci fosse ancora molta neve al momento della chiusura ha creato qualche aspettativa che non è stato possibile soddisfare, non solo per questioni prettamente commerciali legate, come ho già detto, alla pianificazione dei tour operator ed alle abitudini della maggior parte dei clienti del giornaliero, ma anche per questioni pratiche correlate all’impossibilità del rinnovo dei contratti dei lavoratori stagionali ed alla necessità di procedere al disallestimento di impianti e piste entro la fine di aprile, per poter usufruire di tutto il mese di maggio per le ferie del personale che deve tassativamente rientrare al lavoro per l’inizio del mese di giugno.
Come seconda considerazione desidero farvi notare che, nonostante la penalizzazione causata dalle condizioni del tempo già evidenziate nella tabella n. 1, si può osservare nel diagramma n. 2 che i primi ingressi si sono mantenuti quasi in linea con quelli della stagione precedente, mentre dal diagramma n. 3 si evince che sugli impianti i passaggi sono leggermente diminuiti; questo sta a dimostrare che le cattive condizioni del tempo hanno inciso poco sul numero delle presenze ma in maniera più evidente sul numero delle discese effettuate.
La terza considerazione riguarda l’analisi delle tabelle n. 4 che riportano i primi ingressi ed i passaggi nelle aree ma soprattutto il rapporto fra primi ingressi e passaggi. Questo è un dato per noi molto importante perché ci permette di monitorare costantemente le potenzialità e le peculiarità delle aree che compongono il nostro comprensorio.
Un esame semplificato di quanto riportato nelle tabelle n. 4 permette di dire: che Sestriere, se pur con un minimo calo, è sempre l’area che attrae più sciatori, ma parte di questi sciatori migrano dopo l’acquisto del biglietto verso le aree limitrofe, che Sauze d’Oulx mantiene gli sciatori che accedono dalla propria area, probabilmente cedendone una parte a Sansicario ed acquisendone una parte da Sestriere, che l’area di Sansicario pur contando su pochi sciatori che partono dall’area medesima è una grande attrattrice di clienti che provengono da Sauze d’Oulx, ma soprattutto da Sestriere e che l’area di Montiluna Claviere, essendo un po’ più decentrata, mantiene i propri sciatori, perdendone taluni a favore della Francia e acquisendone altri dalla Francia stessa.
Evidentemente questi dati, unitamente ad altri molto più sofisticati sui quali noi lavoriamo, ci hanno permesso e ci permetteranno di individuare e di pianificare quelli che sono stati e che saranno gli interventi per migliorare ulteriormente il collegamento fra le aree del comprensorio.
Vale la pena che mi soffermi sulla questione della neve che, come sapete, nel corso della passata stagione è stata abbondante; ritengo però sia utile andare un po’ più a fondo sulla questione per prendere coscienza di quanto sia importante, anche in una stagione come quella archiviata, essere dotati di un impianto di innevamento molto ben sviluppato e performante.
Dal diagramma n. 5 che vedete si può rilevare l’andamento delle nevicate registrate nel corso del 2017/2018.
Come si evidenzia dal diagramma stesso le importanti nevicate si sono verificate da gennaio in poi. Si nota inoltre che la quantità di neve caduta dal 4 novembre al 7 gennaio è sempre stata al di sotto dei limiti necessari per garantire la sciabilità e che è ormai acclarato lo spostamento in avanti dell’arrivo dell’inverno vero e proprio con le sue temperature e le sue precipitazioni.
A proposito del nostro impianto di innevamento va detto che la stagione scorsa abbiamo iniziato la produzione della neve su tutte le aree in una data compresa tra il 5 ed il 12 novembre ed abbiamo potuto rilevare che la sostituzione delle 167 aste, avvenuta attraverso l’accordo del “Tesoretto”, ha dato ottimi risultati in termini di performance dell’impianto stesso. Va inoltre detto che la miscela fra la neve programmata, più consistente, e la neve naturale, meno consistente, è quella che permette di preparare le piste in modo ottimale e duraturo.
Credevo che non valesse la pena soffermarsi sui passaggi registrati ai vari impianti del comprensorio in quanto, dopo tanti anni di ottimizzazioni, pensavo che il sistema fosse equilibrato e conforme e non necessitasse di ulteriori interventi.
L’AUMENTO DEL PREZZO DEI GIORNALIERI E BIGIORNALIERI
Evidentemente mi sbagliavo; le problematiche che sono emerse nei mesi scorsi a proposito della commercializzazione di un numero significativo di posti letto alberghieri ci hanno costretto per la stagione 2018/2019 a ritoccare i prezzi dei giornalieri e bigiornalieri (sui quali siamo più competitivi) e per il futuro, qualora la questione non venisse risolta o nel caso in cui le strutture ricettive venissero trasformate o restassero chiuse per qualsivoglia motivo si dovrà rivedere la capacità di trasporto degli impianti, specialmente durante la settimana.
LE NOVITÀ DELLA STAGIONE IN VIALATTEA
Dopo queste considerazioni di carattere generale desidero sottoporre alla vostra attenzione, se pur brevemente, quelle che saranno le novità principali per la stagione 2018/2019.
La novità sicuramente più importante, e credo anche la più attesa da tutti, è quella della riapertura delle piste 100 alta e 100 bassa, più comunemente chiamate del Colletto Verde. Sono sicuro che il ripristino del collegamento in quota con la Francia attraverso la Seggiovia Rocher de l’Aigle sarà particolarmente gradito a tutti i nostri clienti italiani e francesi.
Siamo intervenuti anche nell’area di Sestriere sulla storica pista 32, rendendola percorribile nei giorni festivi, ovviamente in caso di idoneo innevamento naturale, fino a Borgata da un apposito sbarco intermedio che stiamo realizzando sulla sciovia Motta.
Nel corso dell’estate appena trascorsa abbiamo altresì migliorato il nodo Fraiteve, aumentando per quanto possibile lo spazio destinato allo sbarco degli sciatori provenienti dalla telecabina, dalla seggiovia Colò e dalle sciovie Fraiteve 1 e 2. Lavori questi ultimi che rientrano nel famoso accordo chiamato del “Tesoretto”.
Come avrete certamente notato gli interventi che ho poc’anzi elencato rientrano nel progetto, iniziato ben più di 10 anni fa, volto ad ottimizzare l’integrazione fra le aree del comprensorio della Vialattea per favorire lo sci itinerante ed in quota del quale andiamo particolarmente orgogliosi.
Stiamo installando presso le biglietterie più importanti del comprensorio sistemi che consentano l’acquisto del biglietto con lo smartphone o alle casse automatiche. E’ evidente che abbiamo grandi aspettative sullo sviluppo di queste nuove forme di acquisto tecnologico che, unitamente a quella online già in essere da qualche anno e che sta iniziando a dare buoni risultati, ci consentiranno di ridurre il numero delle biglietterie tradizionali. Il mondo e le grandi aziende vanno nella direzione di ridurre i servizi manuali non essenziali con sistemi automatizzati e noi non possiamo esimerci dallo stare al passo con i tempi.
IL SUCCESSO DELLA DOPPIA SCELTA SUGLI STAGIONALI
Per quanto riguarda gli aspetti commerciali va detto che l’introduzione del doppio tipo di skipass stagionale ha dato dei risultati sorprendenti e soddisfacenti; dal diagramma n. 6 potete constatare quanti sono stati gli skipass Standard ed Open venduti nonché la media delle giornate sci effettuate dai possessori dei due tipi di skipass. Evidentemente, dati i risultati ottenuti, riproporremo questa possibilità di scelta, così come, riproporremo per la stagione prossima ventura per gli skipass stagionali e settimanali le stesse condizioni economiche di vendita della scorsa stagione mentre, come già detto e per i motivi già anticipati, ci sarà un lieve adeguamento per giornalieri e bigiornalieri.
Continuiamo comunque ad impegnarci per offrire un buon prodotto sciistico a prezzi concorrenziali, non solo per il mercato italiano ma soprattutto per quello europeo.
“ACCETTIAMO LE CRITICHE, MA I NUMERI CI DANNO RAGIONE”
Come ho già avuto modo di dirvi lo scorso anno questi risultati non si ottengono facendo miracoli o perseguendo sogni e fantasie ma si raggiungono non lasciando nulla al caso, riducendo sempre di più gli ormai pochissimi privilegi e soprattutto evitando ogni spreco. Certamente questo ci sottopone a qualche critica perché non tutti i nostri clienti vogliono capire che ogni scelta ha una sua logica e soprattutto che tutte le scelte, in particolare quelle sbagliate, si riverberano sul prezzo del biglietto; accettiamo serenamente queste critiche perché siamo convinti che questa sia la politica giusta per la nostra azienda e per il territorio e soprattutto perché i numeri ci danno ragione.
IL PROLUNGAMENTO DELLA STAGIONE DA APRILE
Prima di concludere ritengo che sia molto importante soffermarsi sull’ormai acclarata e consolidata abitudine della maggior parte dei nostri clienti di non frequentare più le piste da sci dopo la prima domenica di aprile; questo è un dato di fatto che va metabolizzato e, al momento, accettato serenamente. Le aziende che gestiscono impianti di risalita, almeno quelle private perché per quelle pubbliche il discorso è ben diverso, dovranno massimizzare le attività gestionali nell’arco dei 4 mesi della stagione invernale.
E’ del tutto evidente che il prolungamento della stagione debba considerarsi più una necessità territoriale volta a protrarre le attività nei paesi e nelle valli che una necessità dell’impresa funiscioviaria. Solo in questa logica e nell’interesse superiore del Territorio e soprattutto dei lavoratori impegnati nel settore si potrebbe cercare a livello di sistema di cambiare questa situazione, tentando di modificare, per quanto possibile, le abitudini della clientela.
Certamente non è facile realizzare quanto detto, non è facile realizzarlo a medio termine e soprattutto non si ha alcuna garanzia di riuscire nell’intento; in ogni caso per farlo è necessario disporre nel tempo di importanti risorse oppure, senza investire risorse, occorre mettersi nella condizione di sfruttare tutte le sinergie disponibili.
A proposito di sinergie ritengo che si possa lavorare ancora sulla settimana dello sport nel periodo di Carnevale che peraltro dalla sua istituzione ha già dato ottimi risultati; per sollecitare la riflessione su questo argomento vi sottopongo nuovamente il diagramma n. 7 nel quale si evidenzia come il periodo di Carnevale per i territori di montagna, data la sua collocazione nel calendario invernale “reale”, sia complessivamente più importante del periodo natalizio.
“NON ACCETTIAMO LA COPPA DEL MONDO A FEBBRAIO 2020”
Ritengo sia importante aggiornarvi sulla questione delle gare di Coppa del Mondo a proposito delle quali pensavamo di esserci conquistati sul campo il diritto di essere inseriti ad inizio stagione nei calendari ufficiali internazionali.
Purtroppo al momento non è così. Ad oggi infatti siamo stati spostati nel calendario al 15/16 febbraio 2020, data per noi difficilmente accettabile in quanto in tale periodo saremmo pressoché nell’impossibilità di organizzare un evento così complesso, sia in relazione al reperimento dei posti letto necessari sia per questioni logistiche.
A questo punto non possiamo che sperare nell’aiuto della FISI, che peraltro non ci è mai mancato, perché ci venga assegnata una data per noi più praticabile.
Sono sicuro che avrete notato che non ho fatto alcun accenno alla questione Olimpiadi. La conferenza stampa della Sestrieres è un luogo di divulgazione di notizie, informazioni e novità. Non ho voluto toccare un argomento che in qualche modo avrebbe potuto suscitare qualche polemica, preferisco tenere per me il rammarico per una importante occasione perduta.
Il Dr Brasso è bravissimo a spiegare i suoi numeri e la sue ragioni per una gestione che vista da fuori si fa fatica a capire, ma invece non vedo nessuna analisi e spiegazione delle ragioni del calo di affluenza e della necessità di chiudere alcuni impianti se non complete aree in settimana ed in bassa stagione…
Sembra che attirare i turisti con strutture moderne efficienti e funzionanti non sia una priorità…. uno che viene e trova molto impianti chiusi, anche se non strettamente necessari, sicuramente non tornerà più è mai farà pubblicità positiva….
ad esempio certo che Claviere non ha e non avrà mai grandi numeri ma se già ci sono poche piste ed in più gimont e col saurel non funzionano, piste come la croce mai aperte…perché mai dovrei andare a sciare a Claviere e non continuare 500 mt ed andare a Monginevro dove tutto è aperto????
Claviere lift system should be sold to Montgenevre. They would do a better job at keeping all the lifts open and not closing them to keep costs down. Last Easter was a joke. Closing the one lift that leads to the blue 93 piste when the resort was full of beginners.
It proves that Claviere is an afterthought for the company and that they have no idea who or how many people use the lifts at what time of year. No understanding at all. An absolute embarrassment.
Riassunto in termini popolari della relazione.
Obiettivi e priorità in ordine DECRESCENTE:
.Ritorni economici sicuri per la società
.Contenimento dei costi del personale a prescindere
.Investimenti propri pari a zero
.Modernizzazione con fondi pubblici “tesoretto”
.Neve artificiale a prescindere dal meteo
.Robusto contributo regionale per l’innevamento artificiale
.Auspicio di molte giornate soleggiate, curioso per una
stazione sciistica che dovrebbe aspirare a costante buona neve
.Aspirazione a restare un comprensorio di medio profilo
.Accettabili relazioni con il territorio
.Rinnovate ingerenze nel settori alberghiero e immobiliare
.Rilancio dignitoso per gli accessi da Sansicario
.Gradimento degli utenti
.Gradimento degli utenti infrasettimanali.
Buona neve a Tutti.
Rileggendomi mi è parso di aver peccato in chiarezza per eccesso di bizantinismo.
Suggerisco di rileggere la lista dal basso sino a circa la metà sotto il titolo: OBIETTIVI DI CUI NON M’IMPORTA PROPRIO NULLA e per la restante metà, sempre salendo dal basso: OBIETTIVI CUI TENGO MOLTO.