SCI, LA VIALATTEA APRE IL 15: “TUTTO DIPENDE DA QUANTI SKIPASS POSSIAMO VENDERE”

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Giovanni Brasso

SESTRIERE – La buona notizia è che dal 15 febbraio le piste di sci riapriranno anche in Valsusa, “ma prima di capire come aprire e in quali paesi, aspettiamo i numeri e le regole precise dal Cts”.

Dalla Vialattea lo rivela il presidente della Sestrieres Spa Giovanni Brasso: “A Sestriere apriremo sicuramente, e se ci saranno le condizioni apriremmo qualcosa anche a Sauze d’Oulx e Sansicario” spiega a ValsusaOggi “ma ad oggi non sappiamo ancora dal governo quanti biglietti possiamo vendere ogni giorno e quindi quante persone possiamo ospitare sulle piste”.

Proprio per questo, fino ad oggi, la Vialattea non si sbilancia sul numero di piste e di impianti che saranno aperti dal 15 febbraio: “Già i tesserati Fisi e degli Sci Club sono un buon numero – aggiunge Brasso – i biglietti li venderemo solo online, ma è prevedibile che con la riapertura ci sarà un grosso afflusso di persone. Sicuramente ci sarà bisogno del supporto delle forze dell’ordine per gestire gli arrivi e le regole, in quanto gli impiantisti non hanno questo potere e ruolo, né sarebbero in grado di gestire tale afflusso da soli”.

 

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6 COMMENTI

  1. …. Certo , mettiamo le forze dell’ordine a gestire l’afflusso di persone che rimpinguano le tasche di una societa’ privata.
    Siamo tutti capaci a fare azienda con l’aiuto di risorse pubbliche.
    La societa’ deve programmarsi in tempo con percorsi dedicati, a garantire il corretto distanziamento tra i vari sciatori alle varie partenze con il proprio personale, come hanno fatto altre stazione europee e non togliere risorse destinate ad altre funzioni.
    Ma il personale costa……

  2. ELISKI – REGIONE – LEGA – MARIN
    Ripropongo senza commenti personali un articolo di Repubblica:

    Via libera all’eliski anche la domenica e anche nei comuni dove non ci sono impianti di risalita. Il Piemonte cambia la legge sul volo di montagna, quello che consente agli appassionati di sci alpinismo di raggiungere le vette più alte in elicottero e poi scendere con gli sci sui versanti incontaminati.

    Una pratica molto apprezzata dagli appassionati, anche in questo periodo di serrata degli impianti di risalita, come accade a Cervinia, in Valle d’Aosta, dove con l’eliski, ripartito dalla scorsa settimana, si può andare a sciare in Svizzera, dove non sono in vigore le limitazioni anti-Covid che in Italia valgono ancora fino al 15 febbraio, quando potranno riaprire gli impianti per chi è zona gialla.

    Finora in Piemonte la pratica dell’eliski era possibile solo nei comuni che già ospitano impianti di risalita e solo in settimana e il sabato, lasciando la domenica e i festivi a disposizione di chi vuole vivere la montagna senza rumore e senza il via vai dell’elicottero in quota. La Lega, però, vuol cambiare e liberalizzare l’attività con una nuova norma, firmata dal consigliere, ed ex sindaco di Sestriere, Valter Marin, che considera l’attuale legislazione “sfavorevole per le attività economiche”, quando invece “lo sci fuori pista con elitrasporto potrebbe incrementare in modo qualitativo l’offerta turistica invernale del Piemonte”.

    Gli ambientalisti protestano, ma Marin e colleghi tirano dritti: .”Soprattutto in questo momento storico, il mio primo impegno è tutelare i posti di lavori in montagna e qui parliamo di professionalità molto qualificate, per le quali sono richieste autorizzazioni e standard di sicurezza altissimi” chiarisce l’esponente del Carroccio.
    Favorire l’economia è anche l’obiettivo del via libera al volo in quota la domenica e i festivi il cui divieto, sostiene Marin “impediva a guide alpine e maestri di sci di svolgere la lavorare nelle giornate di maggior richiesta turistica”.

    I numeri del centrodestra a Palazzo Lascaris spianano la strada alla modifica delle norme, ma le minoranze protestano. “L’equilibrio tra tutela e sviluppo in montagna è particolarmente delicato e il compromesso su cui si fondava la legge aveva richiesto molto lavoro, che rischia di venir vanificato” avverte il consigliere Pd Daniele Valle, che aveva lavorato al precedente testo insieme all’allora consigliere regionale del centrodestra Gianluca Vignale, ora capo di gabinetto del presidente Alberto Cirio.

    Pronti a dare battaglia i consiglieri del Movimento 5 stelle che hanno presentato un centinaio di emendamenti: “La Lega insiste nel portare avanti la liberalizzazione in modo indiscriminato dell’attività dell’eliski – spiega Sarah Di Sabato – Tutelare la montagna e chi decide di praticare un tipo di turismo “dolce” e sostenibile è la nostra priorità”. Emendamenti anche dall’ex grillino Giorgio Bertola, ora Movimento 4 ottobre: “L’eliski andrebbe vietato: è pericoloso per chi lo pratica e dannoso per l’ecosistema alpino. La montagna in questo momento ha altre priorità”.

  3. Spiegate al Dott. Brasso che per regolare gli afflussi, non serve avere L’esercito… pagato dallo Stato.
    BASTA GESTIRE LE VENDITE ON LINE!. Possono sciare 1000 persone? Vendo 1000 giornalieri.
    E’ semplice, se vuole le preparo una presentazione in power point

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