di ANDREA MUSACCHIO
SAN DIDERO – Aggiornamento ore 13: I sindaci hanno raggiunto il presidio a San Didero, ma non è stato concesso loro di raggiungere i manifestanti rimasti sul tetto. Proseguono, intanto, le tensioni tra le forze dell’ordine e i manifestanti.
Dopo gli scontri avvenuti nella notte tra lunedì 12 e martedì 13 aprile, questa mattina i sindaci dei comuni di Bussoleno, San Giorio, San Didero, Bruzolo e Mattie, accompagnati dai No Tav, stanno raggiungendo a piedi il presidio presente all’ex autoporto di San Didero.
Come scrive la pagina NoTav.info, gli amministratori stanno marciando “per accertarsi che i resistenti che da questa notte sono ancora sul tetto, stiano bene e per dare subito un’immediata risposta di presenza, interesse e amore per il proprio territorio“.
Al momento la situazione è tranquilla. Nelle scorse ore, gli agenti sono arrivati con la ruspa per lo sgombero e per pulire l’ingresso, inoltre hanno scaricato le torri faro per posizionarle lungo tutto il percorso fino agli edifici diroccati dove c’era il presidio ed è stato messo in sicurezza l’accesso al ponte.
(Ha collaborato Andrea Pia)
Manca all’appello il sindaco di Chianocco, no TAV della prima ora.
Impegni istituzionali………
Poverini…chissà il dolore che stanno provando.
Un chiaro esempio di come l’ala “pacifica” del movimento sappia prendere le distanze dalle frange più estreme…
Come volevasi dimostrare.
Chissà cosa hanno scritto sull’autocertificazione…
E poi: chissà quanto saranno stati contenti i sandideresi per essersi trovati gli pseudo guerriglieri coccolati dal loro sindaco a fare casino praticamente sotto casa loro.