di CARLO PALLARD (capogruppo minoranza a Coazze)
Colleghi consiglieri,
come sapete sono qui in rappresentanza della minoranza di Coazze, che è il comune interessato dal progetto su cui ci troviamo a votare. Il gruppo consiliare Coazze Bene Comune, di cui sono capogruppo in consiglio comunale, si caratterizza per una sensibilità particolare sui temi ambientali e quindi per un’attenzione speciale su tutto ciò che comporta un impatto ambientale potenzialmente rilevante sulla realtà del nostro comune. Questo non implica tuttavia un rifiuto ideologico di qualsiasi proposta che riguardi le motociclette e più in generale i motori. Siamo consapevoli del fatto che il trial e il motocross sono uno sport con una tradizione degna di rispetto, un modo di vivere la montagna di pari dignità rispetto ad altri e più in generale una passione pienamente legittima e che non va di certo ostacolata o criminalizzata. Tuttavia si deve pretendere che questo sport sia praticato nel rispetto della sicurezza e riducendone al minimo l’impatto ambientale. Per quanto riguarda il percorso oggetto della proposta all’ODG, dall’analisi della documentazione che ho potuto visionare emergono dati sostanzialmente positivi e tranquillizzanti per quanto concerne le preoccupazioni di cui ho fatto cenno poc’anzi. Da quanto ho potuto osservare, mi pare
che il tracciato non sconfini nei territori del Parco Orsiera-Rocciavré, non comporti l’attraversamento di corsi d’acqua e non interessi proprietà private. Inoltre la sua lunghezza
complessiva risulta piuttosto modesta. Stando così le cose, direi che non ci sono motivi per opporsi all’individuazione di questo percorso, e quindi dichiaro che il mio voto sarà FAVOREVOLE. Tuttavia vi sono alcune condizioni. Innanzitutto vorrei chiedere alle istituzioni locali di impegnarsi formalmente per far rispettare in modo più rigoroso il divieto che interessa altri percorsi del nostro comune e della nostra valle. Benissimo che gli appassionati di trial abbiano un percorso specifico per praticare in sicurezza il loro sport, ma si auspica di non dover più incontrare motociclette dove invece non dovrebbero esserci. E devo dire che purtroppo questa cosa attualmente accade con fastidiosa regolarità.
Sarebbe altresì opportuno invitare coloro che frequenteranno questa “scuola di trial” a portare sul luogo le proprie motociclette caricandole su mezzi appropriati (per es. carrelli porta-moto), soprattutto quando sono in comitiva, evitando così di formare un viavai di moto sulla strada del forno. Le associazioni di trialisti dovrebbero anch’esse fare la propria parte nel promuovere un approccio rispettoso alla montagna. In ogni caso il gruppo consigliare Coazze Bene Comune si impegna a monitorare con attenzione lo
sviluppo del progetto nei prossimi mesi, e dare il suo contributo costruttivo alla sua realizzazione.
La moto nella foto non è da trial.
Il trial è l’unico sport motoristico che non si basa sulla velocità e già per questo è da apprezzare. Occorre destrezza per superare gli ostacoli. Le moto da trial non sono rumorose . Sembra trattarsi di una buona idea. Da valutare anche un percorso per una “mulatrial”.