SANT’ANTONINO DI SUSA – “Tante famiglie come la nostra stanno vivendo una situazione assurda, una beffa da parte della Regione Piemonte in un settore importante come il diritto allo studio”. La signora Giovanna (nome di fantasia) vive a Sant’Antonino di Susa e i suoi bambini sono pronti a tornare a scuola. Ha richiesto come altre migliaia di famiglie piemontesi il voucher scuola della Regione Piemonte. “Faccio parte dei tanti genitori a cui è stata ammessa la domanda per il voucher scuola della Regione, ma non abbiamo mai ricevuto i soldi” spiega la donna a ValsusaOggi.
Il 5 agosto la Regione aveva garantito i voucher scuola per tutti, inviando un’apposita comunicazione a 45.000 persone che ne hanno fatto richiesta. Ma subito dopo li ha revocati, spiegando che si è trattato di un errore: “La comunicazione inviata erroneamente a circa 45.000 persone risultate idonee a percepire il voucher scuola, ma non finanziabili, è stata causata dall’errore materiale di un funzionario nella trasmissione dei nominativi dei beneficiari alla società che gestisce gli stessi. L’assessore all’Istruzione, scusandosi con le famiglie, ha definito tale errore inaccettabile, sia per l’estrema gravità dello stesso, sia per il delicato momento che, causa l’emergenza Covid-19, stanno vivendo le famiglie che, pur avendone diritto, non hanno potuto entrare nella graduatoria di quelle finanziabili. La Regione ha avviato una procedura di verifica per accertare le responsabilità di quanto accaduto e assumere i conseguenti provvedimenti”.
Ora sono passati più di 20 giorni da quella gaffe della Regione, l’inizio dell’anno scolastico si avvicina, ma il problema rimane. Nessuna famiglia ha ancora ricevuto un euro: “Abbiamo chiamato più volte in Regione e all’Urp per avere notizie e ci è stato risposto che dobbiamo attendere che trovino i soldi per per finanziare le domande ammesse – aggiunge la mamma – tante famiglie come la nostra ha già prenotato i libri di scuole per essere pronti per la riapertura del 14 settembre. Il voucher non corrisponde ad una cifra uguale per tutte le famiglie, differisce in base all’Isee del nucleo familiare e anche alla classe scolastica di frequenza”.
In Piemonte le richieste di voucher scuola ammesse in graduatoria sono aumentate del 54,4% e la Regione ha chiesto aiuto al governo per sostenere tale spesa di sostegno alle famiglie bisognose.
Alla mamma valsusina non resta che un’amara riflessione: “Con tutti i bonus che hanno dato in questo periodo, anche per cose davvero futili come le bici e i monopattini, sembra davvero che la scuola sia diventata l’ultima spiaggia”.
I “nostri” consiglieri regionali, eletti in Valsusa, si attiveranno per tentare di risolvere il problema?
Se non ho capito male la mail non sarebbe arrivata perché non ci sono soldi per i finanziamenti. Impossibile! Ho 42 anni e fin da piccola le tasse( per altro sempre aumentate) servivano per migliorare il paese e compensare le perdite e ora non hanno i soldi nonostante il.paese e’ in crisi e le cose non sono migliorate???? AH,AH,AH! Ecco perche’ vanno in palestra mangiano troppo.
Mai che tu riesca a inserire correttamente un commento nel contesto…
ancor una volta la regione fa i conti senza l’oste.
e facile fare promesse per farsi vedere belli in caso di particolari criticità ma poi alla luce della realtà i nodi, (in questo caso le bugie) vengono al pettine.
La regione ha garantito aiuti a tutti senza averne le coperture finanziarie, pur sapendo di non averle. SOLO PROPAGANDA (SCHIFOSA) SULLE SPALLE DEI BISOGNOSI, adesso da la colpa al governo(della stessa forza)