di GIULIA FRANCHI
TORINO – “Scuola, Sport, Salute” sono stati il tema centrale del convegno organizzato dal distretto 108 dei Lions di Torino. Un pool di relatori per affrontare un argomento che presenta dati sempre più allarmanti. Gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) non lasciano dubbi: l’81% di adolescenti e bambini in età scolare non si muove a sufficienza, fa una vita sedentaria e poco sport, con il risultato di mettere in serio pericolo la propria salute. A scuola non si fa pratica abbastanza attività sportiva (a partire dalla scuola primaria) e serve un sistema scolastico che promuova e sostenga il movimento e l’educazione allo sport.
Parte da questo presupposto la mattinata con relatori di altissimo livello che hanno saputo condensare in interventi, brevi ed efficaci, l’obiettivo primario: creare un sistema di comunicazione efficace tra scuola e apparato sportivo che possa portare impatti positivi sulla salute dei nostri figli.
Complessivamente, nei paesi dell’Unione Europea, il 40,5% delle persone che hanno studiato di più dedicano almeno due ore e mezzo alla settimana all’attività motoria, contro il 19,2% dei soggetti con un basso livello d’istruzione. Ecco perché occorre trovare il giusto equilibrio tra Scuola, Salute e Sport: un adolescente supportato nel percorso sportivo e scolastico è un adolescente sano, consapevole e con un grado di istruzione elevato.
La parte dedicata allo sport e alla scuola è stata approfondita da Gianni Valentini dell’Istituto Frejus di Bardonecchia che ha concluso il suo intervento con le testimonianze dirette raccolte in un video dei propri studenti atleti; Riccardo D’Elicio del CUS, Roberto Borgis della Federazione Arti Marziali e Fabrizio Manca, direttore generale dell’ufficio scolastico del Piemonte che parla di “abilità trasversali” e competenze. Servono scuole e strutture che possano conciliare allenamenti e formazione, occorre portare i ragazzi nella condizione di “imparare ad imparare”.
Gianni Oliva, preside del Majorana ha proposto di diminuire le “ore di compiti a casa” e di ripristinare le gare studentesche ma ci deve essere uno “sforzo culturale”, Fiorenzo Alfieri ha parlato di “identità corporea” e di “mettere al centro la persona” che trova il suo apice nella pratica sportiva (allontanando dalla depressione che è in pericoloso aumento tra i giovani, e acquisendo maggiore coscienza di sé).
Giovanni Maria Ferraris, assessore regionale e Giuliano Patetta della Federazione Sport Invernali hanno suggerito di progetti di inclusione dalle settimane dello sport ai licei della neve. Toccante ed emozionante la testimonianza di Livio Berruti, medaglia d’oro alle olimpiadi, che ha stregato il pubblico con i suoi racconti, dall’esordio quasi “casuale” alla voglia di vittoria e successo che lo hanno portato sulle piste di atletica a raggiungere record mondiali. Infine si è toccato un tema attualissimo come il cyberbullismo con Piero Fontana e Massimo Giordani con la conclusione che è necessario un monitoraggio e una formazione che possano portare gli adolescenti (e genitori) ad una maggiore consapevolezza.
L’intervento si è chiuso con il governatore dei Lions Francesco Preti per stimolare con entusiasmo e partecipazione iniziative che possano coinvolgere sempre di più le giovani generazioni, non solo perché rappresentano il nostro futuro, ma perché con loro è possibile davvero costruire un sistema sano, gioioso e ricco di passione, come solo lo sport e la cultura ci sanno regalare.