Il Ministero dell’Istruzione e dell’Usr Piemonte hanno risposto alla Regione, a seguito della richiesta di chiarimento su chi potesse frequentare le lezioni in aula.
Per la Valsusa e Valsangone il problema riguardava solo le superiori, visto che le altre sono ancora aperte (tranne che a Sestriere e Rosta).
Cirio aveva sollecitato il ministro dell’Istruzione Bianchi, in merito alla possibilità di frequenza scolastica in presenza per i figli dei lavoratori dei servizi essenziali nelle aree dove, in attuazione dell’ultimo DPCM, è stata prevista la dad al 100%.
Il DPCM del 2 marzo, comunica il Ministero, prevede la possibilità di frequenza in presenza solo per gli studenti disabili e per le attività di laboratorio. Non è contemplata tale possibilità per i figli dei lavoratori di servizi essenziali, richiamati nella Circolare ministeriale del 4 marzo.
Qui sotto potete leggere la lettera di sollecito inviata nelle scorse ore dal presidente Cirio e le note di chiarimento in merito del Ministero e dell’Usr Piemonte.
LA LETTERA DI CHIARIMENTO DEL MINISTERO
nota risposta pres. cirio
Ormai è chiaro: anche la gestione della scuola viene organizzata in un gabinetto.