DAL COMUNE DI SANT’ANTONINO DI SUSA
SANT’ANTONINO DI SUSA – Alla mensa scolastica di Sant’Antonino il cibo avanzato si può portare a casa. Dalla fine dello scorso anno la Camst, che gestisce il servizio di refezione, consegna ai ragazzi le “Doggy bag”, il contenitore di alimenti che può essere riempito di pane, frutta e budini non consumati durante il pasto.
La Camst, alla quale nel 2016 è stata confermata dall’amministrazione santantoninese la gestione del servizio di mensa fresca con la novità dei prodotti a chilometri zero, e che lavora con altri Comuni valsusini, ha scelto solo Sant’Antonino per attuare questo progetto pilota, inaugurato durante il pranzo di Natale.
La “Doggy bag” è un contenitore termico per alimenti che può essere riempita con avanzi del pasto che è stata adottata da numerose mense scolastiche italiane. Il progetto muove dalla constatazione che in Italia i pasti serviti nelle scuole sono circa 49 milioni al mese e che, a causa di porzioni standard per alcuni troppo grandi o, nel caso ci si serva da soli, dalla tendenza a esagerare, vengono lasciate nei piatti tonnellate di cibo destinate a diventare spazzatura, con ulteriori costi di smaltimento a carico della comunità. Una constatazione che la Camst ha fatto propria proponendo al Comune di Sant’Antonino questa iniziativa, non prevista dal capitolato.
La sua realizzazione è stata accolta con soddisfazione dall’amministrazione comunale, spiega il sindaco Susanna Preacco. «Il capitolato era già innovativo, perché all’impronta biologica è stata aggiunta la logica dei chilometri zero. Ora, con l’adozione della “Doggy bag” compiamo un altro passo avanti nel percorso di educazione alimentare dei nostri ragazzi, che ci sta molto a cuore e che si aggiunge al progetto di educazione alimentare che la Camst è tenuta a promuovere. La scelta di Sant’Antonino quale Comune pilota per sperimentare la “Doggy bag” ci rende ulteriormente orgogliosi del nostro servizio mensa e conferma la bontà della scelta di averlo nuovamente affidato alla Camst».