Sul caso del piano regolatore di Sestriere, con la seduta di giovedì rinviata in prima convocazione, e dopo le affermazioni del consigliere comunale di minoranza Colarelli, che accusavano il sindaco di essersi chiuso in ufficio per non far avere il numero legale alla seduta di prima convocazione, interviene su ValsusaOggi il diretto interessato: il primo cittadino Valter Marin.
“Io ero in Comune solo alla mattina, ma da mezzogiorno non ero più in municipio, chi lo afferma dice delle balle – dichiara il sindaco – avevo anche avvisato lo stesso Colarelli che la seduta in prima convocazione di giovedì alle 12 sarebbe stata inutile, una perdita di tempo, perché avremmo sicuramente rinviato il dibattito al giorno successivo, in seconda convocazione. Lui lo sapeva, ma sono venuti lo stesso con tutta la minoranza: evidentemente volevano far saltare il piano regolatore, non trovo altre spiegazioni”.
Ma Colarelli afferma che giovedì alle 12, mentre l’aspettavano con il segretario comunale per iniziare il consiglio (cosa che sarebbe stata possibile con la presenza del sindaco), ha pure mandato la vigilessa a bussare nel suo ufficio per chiedergli di venire, e che lei si è chiuso dentro… “La mia porta é sempre aperta, a quell’ora ero già via dal Comune, proprio perché sapevamo tutti che la discussione sarebbe stata rinviata a venerdì, in seconda convocazione” risponde Marin “non mi nascondo, e amo prendermi le mie responsabilità”.
Ma allora perché rinviare tutto alla seconda convocazione?
“Perché tra i punti da approvare nel piano regolatore di Sestriere, ce n’è uno che riguarda l’ampliamento dell’edificio che ospita la Scuola di Sci, e che ne prevede anche la destinazione ad uso ricettivo – dice Marin – un unico progetto che però interessa due diversi proprietari. Ma questo progetto ha dei problemi nell’approvazione in consiglio, perché ci sono cinque consiglieri comunali che non possono votarlo per incompatibilità, sia per questioni legate alle parentele che all’attività lavorativa che svolgono, da maestri di sci. Cose che capitano nei piccoli paesi”.
Chi sono questi consiglieri? “Tre della maggioranza, Poncet, Cantele e Rustichelli, e due della minoranza, Sibille e Colarelli, il cui fratello é comproprietario della scuola – risponde Marin – quindi questi cinque consiglieri non possono mai partecipare al voto su questo progetto, creando dei problemi sul numero legale. Per questo che la seconda convocazione avrebbe potuto risolvere il problema, visto che sarebbe stata valida anche senza la maggioranza dei consiglieri presenti”.
Ma anche lo stratagemma della seconda convocazione non ha funzionato: per l’approvazione degli altri punti della variante al piano regolatore non ci sono stati problemi, ma al momento di votare il punto riguardante l’ampliamento della scuola di sci, è saltato il banco. “La minoranza non ha partecipato al voto – dice Marin – già per gli altri punti avevano deciso di non partecipare”. D’altro canto, la minoranza da tempo chiede al sindaco la nascita di una apposita commissione edilizia, per discutere in trasparenza del piano regolatore, visto che ci sono vari progetti immobiliari e urbanistici dal valore di centinaia di migliaia di euro.
“Mancando in 7, ossia tre consiglieri di maggioranza e i 4 della minoranza, non abbiamo più potuto approvare questo progetto per la scuola di sci, essendo scesi sotto il numero minimo previsto dal regolamento comunale, di quattro consiglieri più il sindaco – aggiunge Marin – così è saltato tutto”. Quindi addio al progetto di ampliamento? “Non lo so – risponde il sindaco – potremmo anche ipotizzare di adottare una variante generale al piano regolatore, magari a questo progetto ci penserà la nuova amministrazione, dopo le prossime elezioni comunali. Certo che se almeno due della minoranza fossero rimasti durante l’approvazione, questo problema non ci sarebbe stato. Ognuno di prende le sue responsabilità”.