LETTERA DEL COMUNE DI AVIGLIANA
AVIGLIANA – La petizione sul Circolo Nautico non sembra considerare un elemento fondamentale: il Circolo Nautico di Avigliana si trova in un terreno privato e la controversia segnalata intercorre appunto tra due soggetti privati: il proprietario del terreno e l’affittuario (il Circolo Nautico di Avigliana). Il Comune di Avigliana è venuto a conoscenza di tale situazione circa un anno e e mezzo fa e da allora, nei limiti delle proprie competenze, non ha mai smesso di favorire una composizione della controversia che potesse riportare alla piena attività il circolo. Nonostante la sua natura privata, infatti, il Circolo è stato da sempre un interlocutore importante per l’Amministrazione comunale sia per l’offerta di attività sportive e ricreative erogate, sia per essere stato teatro di numerose manifestazioni organizzate direttamente o patrocinate dal Comune. In questa logica va quindi anche contestualizzato l’incontro convocato tra le parti proprio dall’Amministrazione in data 19 luglio 2023, per favorire una conciliazione e definire una strada per regolarizzare la situazione. Purtroppo l’incontro non ha dato l’esito sperato anche per assenza di una delle due parti. Occorre, tuttavia, precisare che nulla è cambiato rispetto alla possibilità di fruire del luogo, tranne l’ordinanza di demolizione di alcune strutture che non erano regolarmente autorizzate e che nel frattempo sono state diligentemente rimosse. Al momento quindi non è stata interdetta la fruizione dello spazio. Il Comune infatti non è intervenuto per limitare l’accesso all’area (men che meno ai disabili) e tutte le difese spondali risultano legittime. Per quanto riguarda i pontili, il Comune ne ha interdetto l’utilizzo fino a quando non sarà presentata la relazione a firma di un tecnico abilitato che ne certifichi la stabilità. Qualora sia dimostrata la stabilità dei pontili, questi potranno dunque essere nuovamente utilizzati. Fatti salvi i rapporti tra affittuario e proprietario, il Comune si rende disponibile a verificare la possibilità che l’area possa essere attrezzata, nel rispetto dei vincoli, delle autorizzazioni e delle procedure. Finora non è arrivata al Comune alcuna proposta di sistemazione, anche perché come si apprende dalla replica, pubblicata su ValsusaOggi, la proprietà ha intentato formale procedimento di sfratto.