di SANDRO PLANO (ex sindaco di Susa, consigliere di minoranza)
Al Direttore dell’Asl To3
Dott.ssa Franca Dall’Occo
Nel darle il benvenuto alla guida della nostra azienda sanitaria ci permetta un’osservazione. Leggiamo sul settimanale La Valsusa questa sua dichiarazione: “….lo sviluppo dei cantieri legati alla realizzazione del Tav sarà un’opportunità da cogliere anche per il nosocomio segusino. L’ospedale potrebbe infatti vedere importanti investimenti che dureranno anche oltre la fine dei lavori. Aggiungo che i posti di lavoro devono diventare più appetibili di quanto non siano ora”.
Ci spiace di non poter condividere questa tesi che stride con gli argomenti che la maggioranza degli Amministratori della Valle di Susa ha sostenuto e sostiene in questi ultimi anni e cioè: gli investimenti sulla sanità, sull’assetto idrogeologico, sulle scuole, sulle rotonde e sui trasporti non devono essere una compensazione dei disagi indotti dalla costruzione di una nuova linea ferroviaria, ma devono essere assegnati al territorio sulla base dei bisogni, qui come in qualsiasi altra parte d’Italia.
Stride anche l’equazione sottintesa: più cantieri, più incidenti, più danni alla salute-soluzione: più ospedali. I rapporti con chi destina le risorse per offrire un servizio sanitario decente non devono essere condizionati dalla realizzazione di una ferrovia. Le norme e le attenzioni in tema di sicurezza sul lavoro, poi, dovrebbero impedire incidenti nei cantieri e questi non dovrebbero causare malattie agli abitanti della Valle.
Concorderà certamente con noi sul fatto che prevenire sia meglio che curare. Ma, oltre a questo assioma, vale anche quello secondo cui le compensazioni debbano riguardare i disagi e non i diritti delle popolazioni. L’ospedale di Susa negli anni ha subito una dolorosa riduzione di ruolo, con la chiusura del punto nascite, ed è stato classificato come struttura semplice di area disagiata. Sono rimasti attivi un pronto soccorso h24 e i reparti di chirurgia, medicina, anestesia, radiologia, ortopedia e traumatologia, sulla base di un accordo tra Asl To3 e i Sindaci della Valle di Susa sottoscritto il 12 marzo 2015, documento aggiornato il 21 marzo 2019 con il Patto per la Salute e con una successiva integrazione alla luce dell’emergenza Covid-19.
Riconosciamo che i dirigenti sanitari hanno fatto quanto possibile per mantenere fede agli impegni assunti, male oggettive difficoltà finanziarie della Regione Piemonte, in stato di commissariamento, hanno di fatto ritardato la piena attuazione dell’accordo. Non sono previsti ruoli di Primario nella gestione dei servizi e questo stato di fatto, a detta di molti operatori del settore, è uno dei fattori di scarsa attrattività della nostra struttura.
Il tema della sanità è senza dubbio tra quelli che coinvolgono maggiormente i cittadini e le prospettive di fondi europei fanno ben sperare in un potenziamento della medicina territoriale e anche delle strutture ospedaliere come la nostra. Anche per questa ragione è bene non creare sovrapposizioni e interferenze tra due ambiti ben distinti: salute e infrastrutture di trasporto.
La Valle di Susa presenta una realtà politica molto complessa e la storia di questi anni turbolenti può essere di difficile comprensione per chi non l’ha vissuta da vicino. Ringraziamo i dottori Davide Minniti, Flavio Boraso, Mauro Occhi e tutti coloro che hanno lavorato con competenza e passione e, augurandole buon lavoro, porgiamo i nostri più cordiali saluti.
I consiglieri
Alessandra Brezzo
Antonita Fonzo
Massimo Chianello
Sandro Plano
Quindi secondo il pensiero della signora benvenuto al covid e qualunque altra occasione per ammalarsi, perchè rifiutare una terza ondata, auguriamoci anzi una quarta; senza disegnare qualche alluvione e se siamo fortunati la vogliamo mettere in conto una qualche scossa tellurica?
Gentili consglieri
Che ci piaccia o meno la rete ad alta velocità fa parte di quelle opere per cui arriveranno i ristori dall’Europa, al fine di far ripartire un’economia moribonda. È innegabile che i moderni e ribadisco moderni trasporti su rotaia rientrano in appieno nella politica di green economy che toglierà dalle strade gli innumerevoli mezzi pesanti che ogni giorno attraversano l’Italia,, con buona pace dei grandi poteri che ruotano attorno al business del trasporto su gomma.
E poi, riprendendo ed adattando al tema l’espressione di Vespasiano “pecunia non olet” non ci domandiamo da dove è perché arriva quanto ci serve, prendiamo e facciamone buon uso, evitando gli errori del passato.
Cordialità
E coloro che guidano i mezzi di trasporto? Vengono ricollocati dov’ e’? Prevenire e meglio che curare vero.Pero’ cosa fa girare più soldi la prevenzione o le cure? Ascoltando in tv le intercettazioni post terremoto dell’ Aquila , il terremoto per gli interlocutori sarebbe stato un grosso affare. Qui di deduco che si guadagni meglio curando le persone!
Vengono ricollocati dove?
RAMIO, visto che sei cosi’ ferrato sul tav potresti spiegarmi cosa è che devono trasportare su questi treni? perchè un giorno le tv ed i giornali dicono merci, il giorno dopo a seconda delle convenienze dicono persone, premesso che sulla stessa linea NON possono esserci promiscui, ( o uno o l’altro) mi vuoi illuminare, grazie.
Piano sempre più rosicone!
Certo pecunia non olet ma la sanità non può e non deve essere una compensazione. Se una infrastruttura reca danni ad una popolazione le famose compensazioni non dovrebbero riguardare la sanità pubblica o quelle opere necessarie per una Città ma dovrebbero essere un sovrappiù per realizzare progetti straordinari. La salute non si baratta con 4 soldi. Cordialmente. PS volevo precisare che io mi firmo con nome e cognome tanto per dire…..
Al Sig. Attaccati alla poltrona! Chi partecipa ad una elezione può vincere o perdere. Certamente è meglio vincere, ma nella nostra Costituzione è previsto un ruolo anche per le opposizioni. Queste devono essere di controllo e stimolo della Maggioranza. Quindi sto semplicemente facendo il mio lavoro, senza nessun “rosicamento” come pensa lei. Mi permetta però una considerazione: io firmo, con nome e cognome, tutto quello che scrivo, lei si nasconde dietro a una sigla.
Nota per il Direttore. Considero questa sua tolleranza all’anonimato dei commentatori. Cordiali saluti. Sandro Plano
Ed aggiungo che a lei i commentatori no tav non danno fastidio anche se utilizzano i nickname più disparati.Io per aver espresso pubblicamente le mie opinioni ho subito minacce e danneggiamenti alla mia vettura da parte di quei campioni di tolleranza e democrazia
La “‘Nota per il Direttore” del Sig. Plano ha un nonsochè di “avvertimento” sulla gestione del giornale…P.S. ecco accontentati tutti coloro che si lamentano della mancanza di Nome e Cognome.
“Nota per il Direttore. Considero questa sua tolleranza all’anonimato dei commentatori”.Suona come un avvertimento o una velata minaccia…
Adesso basta dai.Ha detto che considera niente di più! Tanto casino per una considerazione che definite velata minaccia.E quello che ha risposto al commento di Jack asserendo che la Tav puo’ piacere come puo’ piacere lo stupro , per quello non avete detto niente veroooooo! Tranquilli che tanto l’ ho segnalato.Perche’ uno che parla cosi’ facilmente del secondo reato penale più grave , almeno la segnalazione la meritava. E fate una para perche’ un sindaco CONSIDERA, andiamo bene!
Magari potrebbe chiedere delucidazioni al ex sindaco (ma non per tutti i segusini) a proposito di cosa intendeva esprimere con il suo post.
Intanto I penalizzati saranno sempre i pazienti, in quanto, anche per semplici esami di routine, devono rivolgersi ai centri privati, in quanto i FAMOSI CENTRI Convenzionati, disdegnano molto allegramente la famosa impegnativa del medico, quindi a voi, politici, governanti, direttori, formulate l ardua sentenza. Se poi consideriamo che tutta la Val di Susa si appoggia all ospedale di Susa, chi di dovere avrebbe dovuto potenziare il suddetto ospedale, ma la Sanità ormai è veramente penosa in tutti i sensi, e non solo la Sanità, scusateci lo sfogo. Siamo ormai in molti ad essere veramente rassegnati, e in molti, vuoi x il lavoro, vuoi per i servizi sempre più carenti, stanno abbandonando la Valle
Ed aggiungo che a lei i commentatori no tav non danno fastidio anche se utilizzano i nickname più disparati.Io per aver espresso pubblicamente le mie opinioni ho subito minacce e danneggiamenti alla mia vettura da parte di quei campioni di tolleranza e democrazia.
Eterna guerra tra no e si. Non c’e’ né la volontà e non ci sono i soldi .. Quindi state tutti sereni e scannatevi per questioni più importanti. Buonanno.
Bravo hai ragione.
Ho scritto ieri la mia opinione e non la vedo ,sono passati 800.000 Tir nel 2020 e secondo gli ambientalisti Cavargna politici Consigliera Frediani l’inquinamento è dovuto al Tav non alle tonnellate di inquinanti dei Tir con motori diesel ,siete rimasti ai treni a vapore, da oltre 50 anni i Locomotori sono elettrici o i vostri amici della lobby dei Tir e della Sitaf sono molto generosi.Che poi la linea attuale da Bussoleno a St.Jean vada bene vuol dire che l’incompetenza è la vostra virtu.Un treno merci da Torino a Bussoleno con un Locomotore 633 tira 1600 tonnellate per proseguire occorre ridurre a 1300 Tonnellate x i ganci di trazione e aggiungere 2 Locomotori idem da St.Jean con la galleria Susa 505 m.St.Jean si elimina il dislivello come hanno fatto in Svizzera. Linea del Gottardo in funzione dal 1881 dieci anni dopo il Frejus 1871 due gallerie di 60 km per eliminare il dislivello con un aumento del 30 x cento sul trasporto merci,invece di tre Locomotori ne basta Uno invece di 60 km possono andare a 120 km massima velocità attuale dei treni merci in Italia e in Europaj
Non lo dice Cavargna o qualche altro esperto ambientalista ma il Ceo di Toyota che di mobilità elettrica qualcosa dovrà pur saperne.
Parlando di crescita della diffusione delle autovetture a trazione elettrica, come lo sono i treni, ha detto la cosa più ovvia del mondo:
Nei paesi in cui la produzione di energia elettrica è ancora in quote elevate (come in Cina e in Italia) derivante da combustibili fossili e dove le prospettive di sviluppo delle rinnovabili non saranno in grado di soddisfare gli incrementi di domanda, le emissioni di CO2 saranno destinate a crescere e non a diminuire.
Quindi i TIR, denigrati strumentalmente come inquinanti, hanno ben più prospettive di contenere il riscaldamento planetario rispetto a questi supertreni ed ai tunnel rasoterra che dovrebbero incanalarli.
Ognuno è incompetente a modo suo ed ognuno è libero di coltivare la propria incompetenza, come l’infelicità dell’incipit di Anna Karenina.
Ma dove ha letto tutto ciò?Lei mi vuol far credere che un treno con locomotrice elettrica inquina più dei (molti) tir necessari a trasportare lo stesso carico?
Io credo che i tir inquinano l’ aria di più, pero’ credo che in valle di Susa come nel mondo ne la locomotrice elettrica ne i Tir inquinano tanto il suolo come gli uomini. E se sostituiamo i Tir con la locomotrice elettrica come dobbiamo sostituire l’ uomo scusi??? I pesci non muoiono mica causa Tir. In valle ci sono discariche a cielo aperto, cicche, carte , bottiglie anche di vetro scaricate in giro.Nessuno pro o contro Tav se ne interessa e allora perche’ occuparsi dei tir? E parlando di incremento del lavoro Merovingio dove andranno a lavorare i camionisti? C’ e’ un piano per non fare perdere il lavoro agli operai dei trasporti che non si chiami ‘ operaio attaccati al tram?’