Il lavoro in somministrazione è una tipologia di impiego introdotta in Italia nel 2003 dalla legge Biagi. Sostituisce la vecchia legge del 1997 relativa al lavoro interinale e consiste in un rapporto tra 3 soggetti differenti: agenzia per il lavoro, lavoratore e azienda.
L’agenzia per il lavoro, detta anche somministratore, si occupa di selezionare il profilo professionale più idoneo a prestare la sua attività lavorativa presso l’azienda cliente, nota anche come utilizzatore. L’agenzia assume, quindi, il candidato più adatto e stipula un contratto con l’azienda dove poi il lavoratore verrà impiegato.
Le aziende interessate a questa tipologia di lavoro possono trovare un valido alleato in Jobtech, agenzia di somministrazione lavoro che opera con un orientamento 100% digitale. Questa agenzia di ricerca personale si pone come punto di riferimento italiano in merito al lavoro in somministrazione.
Per questa tipologia di impiego, i contratti veri e propri stipulati tra i 3 soggetti protagonisti sono due: il primo firmato tra l’azienda e l’agenzia per il lavoro e il secondo stipulato tra l’agenzia e il lavoratore. È in questo contratto che vengono inseriti tutti gli elementi che regolano il rapporto di lavoro vero e proprio.
La somministrazione si articola in diverse tipologie differenti. Le più diffuse, al pari dei contratti di lavoro tradizionali subordinati, sono il contratto a tempo determinato e quello a tempo indeterminato.
Per il contratto a tempo indeterminato è presente un vincolo che fissa il massimo di lavoratori somministrati che un’azienda può assumere nel limite numerico del 20% rispetto alla forza lavoro totale aziendale. Per il tempo determinato, invece, i limiti sono stabiliti dai vari contratti collettivi nazionali applicati dalle aziende.
La possibilità di utilizzare il lavoro in somministrazione per le aziende si traduce in numerosi vantaggi. Senza farsi carico del costo relativo alla ricerca del personale e alla sua formazione, l’azienda può introdurre personale già selezionato e pronto al lavoro. Allo stesso modo, gli oneri burocratici vengono alleggeriti, in quanto tutte le questioni di gestione amministrativa vengono gestite dall’agenzia per il lavoro.
Anche i lavoratori somministrati possono usufruire di molteplici vantaggi. Al momento dell’assunzione, infatti, si ha diritto a ricevere lo stesso trattamento riservato ai lavoratori assunti direttamente dall’azienda, ovviamente con la medesima mansione. Le condizioni economiche, così come eventuali premi di produzione e benefits, non possono quindi essere inferiori a quelle del resto dei lavoratori subordinati assunti.
Inoltre, se si possiede un contratto a tempo indeterminato in somministrazione ma momentaneamente non si è occupati presso nessuna azienda, si ha diritto a ricevere un’indennità di disponibilità.
La somministrazione di lavoro offre, quindi, delle valide opportunità e delle soluzioni flessibili ed efficaci per un mondo lavorativo in perenne evoluzione.
Dall’articolo sembra una bella legge, nella realtà, per me è una porcata.buon natale.
Anche secondo me, il classico mangia mangia non era meglio l ufficio di collocamento? Le solite trovate all italiana, che desolazione, se questo è il sociale, per migliorare, auguri a tutti quelli che ci capiteranno