di ANDREA MUSACCHIO
GIAVENO – La corte d’Appello di Torino ha condannato ad 11 anni di reclusione Manuel Morisciano per concorso anomalo nell’omicidio del biker Alessandro Gino, ucciso da un colpo di pistola (di rimbalzo), e per il tentato omicidio di un altro biker. L’episodio risale al 12 gennaio 2017 sul piazzale dell’Aquila, a Giaveno.
La corte d’Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado, dove i giudici avevano assolto dalla prima imputazione e derubricato la seconda in quella di lesioni. In Appello, Manuel Morisciano, 25enne, è stato ritenuto colpevole di concorso anomalo e di tentato omicidio: alla lettura della sentenza, la mamma del ragazzo è stata colta da un malore.
Il pubblico ministero Valerio Longi aveva chiesto 16 anni di reclusione. Molto probabilmente, gli avvocati Andrea Cianci e Giampaolo Zancan, legali di Morisciano, presenteranno ricorso in Cassazione.
Chi sbaglia paga e i cocci sono i suoi.
Secondo me, avrebbero dovuto buttare via la chiave sia per lui che suo padre!!!!! Hanno ucciso un bravo ragazzo e un buon padre di famiglia per una stupidagine!!!!!!
La corte d’Appello di Torino ha condannato ad 11 anni di reclusione Manuel Morisciano per concorso anomalo nell’omicidio del biker Alessandro Gino, ucciso da un colpo di pistola (di rimbalzo), e per il tentato omicidio
Dana Lauriola 2 anni per aver parlato con un megafono!!
QUESTA è LA GIUSTIZIA ITALIANA||
Pare fosse assodato che il Morisciano non abbia mai nemmeno impugnato le armi,di proprietà dei parenti e da loro usate.
Ma è stata inflitta una pesante condanna per “concorso morale”.
Usando lo stesso ragionamento qualsiasi affiliato ad una banda criminale,a qualsiasi titolo,dovrebbe essere condannato per “concorso morale” in tutti i reati : anche chi li aiuta a sistemare\parcheggiare un auto o chi gli cucina una pentola di spaghetti…
Ma non è così,per lo meno con la criminalità organizzata.
Poverino…chissà il dolore che sta provando.
Il cervello di Gabriele 2 è scemo.
Fanno letteralmente schifo tutti quelli coinvolti nell`omicidio.
Ergastolo e pignoramento dei beni a tutte le famiglie dei diretti interessati… … vadano a viveresotto un ponte! Nel frattempo invece, questi continuano le loro attivita` commerciali, lavori, vita sociale mentre una persona e` morta. Che schifo.
A me fanno più schifo un gruppo di uomini che,forti del numero e della evidente inclinazione alla violenza (che caratterizza tutti i sodalizi analoghi al loro) manifestano una reazione sproporzionata nei confronti di due ragazzi,i quali poi reagiscono in modo altrettanto sproprozionato.
Se i motociclisti si fossero limitati a telefonare alle forze dell’ordine i ragazzi ben presto si sarebbero dileguati e la storia sarebbe finita esattamente come finisce con qualsiasi gruppo di ragazzetti fracassoni in qualsiasi piazza cittadina.
E qui non parliamo di anziani che volevano dormire,ma di un sodalizio di motociclisti noto per essere contiguo alla criminalità (anche se non direttamente quel gruppo).
A me fa schifo che questo tipo di persone possa spadroneggiare indisturbato :
basta vederli ai raduni quando percorrono in massa le strada e fanno i loro comodi a discapito degli automobilisti.
Proviamo a ricordare i fatti :
due ragazzi poco più che diciottenni fanno sgommate in un luogo deserto e meta abituale per questo tipo di divertimenti.
Poco distante,un gruppo di adulti facenti parte di un sodalizio non certo noto per essere intellettuali,si sentono “disturbati”…
Sono motociclisti,abituati a fare rombare i motori,
il sodalizio a cui appartengono è noto per essere ai limiti del criminale (anche se non loro direttamente,altri loro pari)
Però sono “disturbati” dalle sgommate dei ragazzi…
Ed hanno una reazione che evidentemente non solo è tale da far scappare immediatamente i ragazzi,
ma abbastanza cruenta da farli tornare armati :
ed ovviamente,pallottole vaganti e ci scappa il morto.
Non giustifico chi ha usato incautamente un’arma,ma sicuramente è diverso sparare a terra oppure uccidere volontariamente.
E vi invito a pensare :
se al posto del sodalizio di motociclisti ci fosse stata una coppia di anziani come sarebbe andata ?
I ragazzi avrebbero continuato a fare un pò di casino con una risata,dileguandosi più o meno in fretta per timore dell’arrivo delle forze dell’ordine :
gli anziani avrebbero ritrovato la loro tranquillità,i ragazzi pure,e le forze dell’ordine anche.
Riflettiamo sul rischio di avere in giro sodalizi (ufficilai o non ) di persone che troppo facilmente sono dedite alla violenza ed a reazione sproporzionate :
come ben noto,ciò provoca altra violenza e reazioni altrettanto sproporzionate.
Non è la prima volta che il risultato è il disastro da ambo le parti.