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di CARLO ANTONIELLI D’OULX
CLAVIERE – Gentilissimo Direttore, dopo tre anni dalla bella pubblicazione su ValsusaOggi della gita sul Monte Chaberton con mio padre (Emanuele Antonielli d’Oulx senior) e mio figlio (Emanuele Antonielli d’Oulx junior), mi permetto di ricontattarla sperando di poter condividere con voi un’altra bellissima ascesa sul Monte Chaberton con protagonisti i miei due bambini. In ricordo della prima bellissima ascesa di tre anni fa questa mattina mio figlio Emanuele, dieci anni, ha voluto far scoprire la splendida vetta a suo fratellino Alessandro di sette anni.
In tre ore e mezza da Claviere questi due giovani alpinisti hanno conquistato il Monte Chaberton portando nei loro cuori il nonno Emanuele, che sta bene, ma questa volta purtroppo non ha potuto accompagnarli. La passione per le nostre bellissime montagne viene trasmessa di padre in figlio per intere generazioni, creando nuovi legami, nuove sfide, ma soprattutto generando ricordi indelebili. Ecco una fotografia dei due fratellini emozionati in vetta con Emanuele a sinistra ed Alessandro a destra.
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Ok bello, ma a noi?
Insensibile, si vede che non hai figli o nipotini !!!
Perdoni ma non è questione di figli o nipoti (che peraltro ho ed ai quali voglio bene), la questione è l’ostentazione mediatica di qualsiasi cosa, dalla pietanza postata sui social all’esposizione dei minori in qualsivoglia situazione con tutti i rischi connessi. Amo moltissimo la montagna e mi fa piacere vedere le famiglie lungo i sentieri, la montagna è un compagno maestoso e silenzioso non un chiacchierone da piazza.
Complimenti ai due giovanissimi alpinisti!!!
Caro sig. il gallo, a me fa piacere poter leggere queste poche righe che a differenza delle solite spesso “brutte notizie” vengono riportate da Valsusaoggi; un po’ di leggerezza e voglia di sognare e sperare in una generazione sana non fa maie.
Cordiali saluti
Non bastavano i social per pavoneggiarsi di cose irrilevanti, ora si usano anche i giornali… Mi sfugge perché chi critica dovrebbe non avere figli o nipotini. Se tutti scrivessimo al giornale per pubblicare ogni presunta impresa di un figlio o nipote, non leggeremmo più altro. P.S.: In 3h30′ da Claviere, due bambini di quell’età, non ci credo nemmeno se lo vedo.
La montagna fa bene ai ragazzi ,oltre
all’ aria pulita e la fatica perché rarefatta ,
l’ insegnamento , il sacrificio degli alpini per costruire un’inespugnabile fortificazione che poi non si è rivelata tale con pochi colpi di obice Francesi , non vi sono armi o fortificazioni che ci rendano sicuri , solo cultura di pace e pazienti trattative , la non violenza ha sconfitto l’ esercito più potente al mondo , Gandhi purtroppo non ha sconfitto la miseria …..
Capito, ma la prima volta che siamo stati sullo Chaberton partendo da Claviere mio fratello aveva 8 anni e io 5, e a nessuno è venuto in mente di scriverci un articolo di giornale. Era normale e basta, io portavo l’acqua, papà e mamma le vettovaglie, mio fratello credo le macchine fotografiche e cose di questo tipo. Ora ho 52 anni, sullo Chaberton ci sono stato almeno 15 volte per ogni via possibile e immaginabile compresa la vecchia ferrata alpina, e non ci vedo nulla di sconvolgente.
Gilberto.