SUSA – Venerdì mattina M. C., la maestra arrestata e indagata per il reato di maltrattamenti, è andata in tribunale a Torino per affrontare l’interrogatorio di garanzia. La donna è stata accompagnata dall’avvocato Erika Liuzzo. “Nessun maltrattamento, nessuna violenza. Sono soltanto metodi educativi che, oggi, forse sono interpretati come troppo severi” ha dichiarato il legale all’Ansa. “In classi che in media sono frequentate da diciotto bambini urlare per richiamare l’attenzione è normale, ma non è corretto parlare di violenza verbale”. E ancora: “Abbiamo risposto in modo approfondito e circostanziato – ha aggiunto la Liuzzo – ripercorrendo punto per punto tutti gli episodi contestati”. Secondo l’avvocato ci sarebbero degli errori nelle intercettazioni ambientali effettuate tra novembre e dicembre: “La maestra non dice ‘bestia’, come risulta dagli atti di indagine, ma ‘pepia’, parola gergale che significa ‘petulante’ – ha riferito l’avvocato difensore all’Ansa – non ha mai minacciato di tagliare un bambino in due. Durante una lezione sulla differenza tra ‘metà’ e ‘intero’ ha chiesto ai piccoli: “Si può tagliare a metà un’arancia, o una mela, o un bambino?”. E i bimbi, in coro, hanno detto “no”. Il tono era pacato. Nessuno degli alunni era turbato”.
SUSA E LA MAESTRA ARRESTATA, PARLA L’AVVOCATO: “NON HA MALTRATTATO E MINACCIATO NESSUNO. HA DETTO PEPIA, NON BESTIA”
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