SUSA, ECCO COME GLI STUDENTI DEL FERRARI SI PREPARANO PER I MONDIALI DI ROBOTICA IN MALESIA / FOTO

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di STEFANO GURRIERI (Studente Itis Ferrari)

SUSA – Nell’istituto Enzo Ferrari non mancano mai discipline legate alla robotica. Frequentiamo la classe quarta elettronica e sono quattro anni che partecipiamo e collaboriamo alle varie attività che ci incuriosiscono maggiormente. Innanzitutto nell’ultimo periodo scolastico ci siamo dedicati a NXP Cup. Questa gara è principalmente divisa in due settori: le gare per le High School (scuole superiori) e le gare universitarie. La gara consiste nel percorrere un giro di pista, totalmente ignoto fino al momento della gara, con una linea centrale nel minor tempo possibile. Per svolgere questa gara si utilizzano delle macchinine pilotate da una scheda programmabile Freescale; essa si programma tramite il software Matlab-Simulink dove vi è un’intera libreria Freescale.

Questa macchinina, inoltre, è dotata di un sensore cioè una telecamera, grazie alla quale è in grado di seguire la linea nera al centro della pista. Riguardo a NXP Cup (ex Freescale Cup) abbiamo vinto le gare europee al Politecnico di Torino e le gare mondiali ad Erlangen (Germania) del 2015 e la settimana scorsa le gare europee a Monaco di Baviera (Germania). È stata una grandissima soddisfazione per noi ed ora attendiamo fino a settembre per i mondiali in Malaysia. Per preparare le gare e i vari progetti, spesso, ci fermiamo a scuola più pomeriggi e adoperiamo diverse cose come ad esempio la scheda a microcontrollore Arduino programmabile tramite il software Arduino, le macchinine NXP, i robot Lego comandati dal mattoncino intelligente NXT e stiamo anche cercando di sviluppare robot pilotati con gli smartphone tramite Bluetooth. Abbiamo collaborato anche con una scuola superiore di Torino che possiede una cella robotica Comau.

Sono robot industriali utilizzati in molti campi lavorativi e in diverse parti del mondo. Si possono utilizzare manualmente per mezzo di un terminale di progettazione (TDP) utilizzando così il robot sul momento, facendogli fare dei movimenti voluti dall’operatore. Si può utilizzare anche in modalità automatica programmandolo con un software preciso (C5G) direttamente dal TDP o da PC oppure caricando il programma su chiavetta inserendolo successivamente nel TDP. È un robot molto preciso, veloce e grazie ai motori presenti su di esso è capace di muoversi negli assi X, Y, Z rispettivamente movimento laterale, verticale e di profondità. Si utilizza all’interno di una cella robotica soprattutto in modalità automatica per evitare incidenti agli utenti. Vi è anche un’interessantissima attività: ZeroRobotics. È un “gioco” virtuale nel senso che si scrive un programma che si vedrà funzionare sui robot “Spheres” che sono utilizzati a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (dove è stata per 6 mesi l’austronauta italiana Samantha Cristoforetti nel 2015) che orbita intorno alla Terra. Ogni anno la nostra scuola partecipa alle gare di robotica nel gemellaggio Susa-Briançon e Robocup Junior under 19.

In entrambe vengono utilizzati dei robot Lego pilotati da un mattoncino intelligente programmabile e addobbati con diversi sensori. Nelle gare Susa VS Briançon, si hanno dei percorsi uguali e le gare avvengono contemporaneamente; si fanno diverse competizioni che possono essere, ad esempio, il completamento del percorso con linea centrale da seguire, prova a tempo nel terminare il percorso, terminare il percorso spostando gli ostacoli e ancora terminare il percorso evitando gli ostacoli. Le gare di Robocup Junior quest’anno sono avvenute a Vercelli (regionali) e a Bari (nazionali) e si dividono in tre categorie: rescue dove bisogna seguire un percorso con una linea nera centrale fino ad arrivare da una lattina che simula una persona da portare in salvo e dopo che viene afferrata verrà portata in un luogo sicuro; dance che è una gara di ballo e teatro e infine soccer dove si svolge una partita di calcio tra robot e il pallone emette raggi infrarossi in modo tale da essere individuato dai robot stessi.

La robotica non è una materia di studio, ma è un momento per ritrovarsi, scambiare idee, imparare un qualcosa di utile e innovativo per il nostro futuro e bisogna essere disposti a spendere un po’ del proprio tempo e mettendoci passione in quello che si vuole realizzare. Abbiamo molte persone nella nostra vita che ci incoraggiano ad andare avanti e tra queste vi sono familiari ed insegnanti. Ci hanno sempre insegnato ad inseguire i nostri sogni e noi cerchiamo di perseguirli per ottenere delle soddisfazioni personali, rendere fiere, di noi stessi, le persone che abbiamo accanto e per aprire le nostre menti in modo tale da ampliare ed arricchire il nostro bagaglio di informazioni perché il sapere è la fonte primaria della nostra libertà.

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