SUSA, GIGI CATALDO CRITICA IL SINDACO: “GRAVISSIMO CEDERE LE CASE POPOLARI A TELT, BISOGNA AIUTARE I BISOGNOSI”

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LETTERA DI GIGI CATALDO (Consigliere comunale di Susa)

SUSA – Signor sindaco Piero Genovese, nella sua comunicazione del 5 settembre 2023, che ha letto in pubblico durante il consiglio comunale, non vengono citate le motivazioni che mi hanno indotto a prendere le distanze dagli orientamenti di questa maggioranza che ha governato questa città per quattro anni. Ribadisco punto per punto le ragioni del mio dissenso:
– Gestione del Personale,
– Demansionamento del Comandante dei Vigili,
– La vendita della Centrale idroelettrica,
– L’acquisto della palestra e l’utilizzo di risorse comunali per progetti molto discutibili, come il parcheggio dei camper.
Tuttavia, prima di continuare, voglio chiarire che queste deleghe, nella pratica, non sono mai state veramente operative per me. E ciò non è dovuto a una mia incapacità o negligenza, ma piuttosto a una mancanza di volontà da parte della maggioranza. Nel corso degli anni, ho osservato con grande attenzione il funzionamento di questa amministrazione comunale. Ho notato alcune cose che ritengo fondamentali per il benessere dei nostri cittadini e che, purtroppo, sono state trascurate. La mia principale preoccupazione è rivolta alle condizioni di vita delle persone più svantaggiate della nostra comunità. Condizioni che negli ultimi anni, prima a causa del Covid e poi della guerra in Ucraina, sono ulteriormente peggiorate. Com’è noto, i beni di prima necessità hanno subito un incremento dei prezzi. Lo sanno benissimo le famiglie che fanno sempre più fatica ad arrivare alla fine del mese. Nonostante il periodo economico negativo che ho appena descritto, troppo spesso ho assistito a decisioni prese dalla Giunta, senza una reale comprensione delle difficoltà che le persone meno fortunate affrontano quotidianamente. Troppo spesso, in questi anni, ho visto risorse pubbliche indirizzate verso progetti che sembrano più mirati a farsi pubblicità sui social media piuttosto che a migliorare concretamente la qualità della vita dei nostri cittadini. Recentemente, si è aggiunta una questione che reputo gravissima, l’ipotesi di cedere 13 alloggi di proprietà comunale a TELT, per ospitare il personale che si occuperà della costruzione della linea ad alta velocità. Ma quello che mi ha colpito ancora di più è la giustificazione di questa decisione: “Gli inquilini litigano tra loro e danneggiano gli alloggi”. Le discussioni tra vicini ci sono anche nei quartieri signorili, e poi il Comune o l’ATC hanno il dovere di intervenire quando si verificano situazioni di disagio o problemi sociali. Mi chiedo, come possiamo permettere che i nostri concittadini vivano in tali condizioni? Non è forse nostro dovere prioritario garantire un tetto dignitoso a coloro che ne hanno bisogno? Questo, nonostante grandi dichiarazioni di buone intenzioni, denota insensibilità su questi problemi e la pretesa di riqualificare il centro storico con persone che arrivano da lontano. Non è questo che intendevo fare quando ho accettato di far parte del vostro schieramento. Il mio ruolo in consiglio comunale non cambierà. Continuerò a rappresentare i cittadini che mi hanno eletto con la stessa motivazione iniziale. Non è mia intenzione fare opposizione per il gusto di farla, ma da oggi in poi, voterò le scelte prese della maggioranza in base alla mia coscienza, non per imposizione dei 3 politici esperti. Sindaco, vi invito a riflettere sulle priorità di questa amministrazione. La politica non dovrebbe essere solo una questione di immagine, ma piuttosto una questione di servizio, volto al miglioramento delle condizioni di vita dei nostri cittadini.

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4 COMMENTI

  1. La situazione di quelle case popolari era ben nota anni prima dell’attuale amministrazione.
    Solo adesso è diventato un problema?

    • I problemi si risolvono , a maggior ragione se riguardano fasce deboli della popolazione . Di sicuro non è una soluzione concederle a società private per un’ altra destinazione d’uso.

        • I problemi si risolvono , a maggior ragione se riguardano fasce deboli della popolazione. Di sicuro non è una soluzione concederle a società privata per un’ altra destinazione d’uso. Scritto dopo essermi informato direttamente dal Sig. Foietta..

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