di IVO BLANDINO
SUSA – Sabato 29 giugno, la città di Adelaide Susa è stata il cuore dei festeggiamenti delle suore terziarie francescane di Susa , per i loro 150 anni della fondazione, il cui fondatore fu il beato monsignor Edoardo Rosaz, per questa occasione sono giunte suore, dall’Africa, dall’America del Sud e dall’altre parti d’Europa, era più di 80 che hanno saputo rallegrare i molti convenuti con testimonianze, canti e danze interculturali.
“Due cuori con una missione. Unità e comunione per un mondo di pace 1874 – 2024”, questo era il tema conduttore della festa del loro anniversario e tutto è iniziato alle 9 del mattino con la messa e l’Adorazione Eucaristica fino alle 11:30.
Nel pomeriggio, poiché il tempo non lo permetteva, tutti si sono recati nella chiesa di San Francesco, dove suor Milena, Caterina Agus e Massimo Chianello, hanno raccontato alcuni episodio della vita del beato Rosaz e soprattutto della santa suora Giuseppa Rossello che ha dato un grande aiuto monsignor Rosaz per fondare a Susa la casa delle suore terziare francescane ed alcune riflessioni spirituali. Molte esposizioni di oggetti e libri che provenivano dalle missioni francescane nel mondo.
Nel cortile del Palazzo Comunale una rappresentazione teatrale sulla vita di monsignor Rosaz a cura del gruppo Teatro Insieme Susa e danze delle suore , esecuzione di canti del coro Rocciamelone. I vari eventi della giornata sono stati presentati da Massimo Chianello. Sotto i portici di via Palazzo di Città esposizione di bancarelle con libri e opuscoli sulla storia delle suore francescane .
Ad una festa così bella ed importante, non potevo mancare la presenza del sindaco di Susa Piero Genovese che nel suo breve intervento ha sottolineato l’importanza della presenza delle suore francescane nella città di Susa e la ringraziate per tutto quello che loro hanno fatto e continuano a fare. Altro momento di musica e danza con School Dance Academy di Susa e per finire il saluto da parte dei rappresentanti delle confessioni religiose presenti in Susa.
Prima del momento conviviale, gentilmente offerto da associazioni e commercianti segusini, tutti nella via centrale per lanciare come segno di pace verso il cielo i palloncini bianchi. Per garantire la sicurezza della giornata erano presenti l’Associazione Nazionale Carabinieri di Susa, la Croce Rossa, Proiezione Civile e i lupi dell’Orsiera Rocciavrè.
Le parole di Suor Nives Melis: “Sono molto contenta di questa festa che abbiamo organizzato con tutte le associazioni presenti sul territorio di Susa, perché essendo il nostro beato cittadino di Susa viveva Susa noi ci siamo sentiti in dovere di chiamare tutti coloro che abitano in Susa e che fanno parte di un’associazione di un ente o di una chiesa, perché era nostra intenzione sensibilizzare tutti e desidero ancora aggiungere che dopo 150 il nostro padre è fondatore Rosaz vuole darci un messaggio a noi sue figlie, perché lui è stato ed è un anticipatore dei tempi che noi oggi viviamo e ci sprona ad aprire un dialogo con tutti indistintamente come abbiamo voluto fare noi noi oggi, senza avere delle preclusioni e dei preconcetti ma ad essere veramente quel seme di unione e di comunione , perché il mondo ha bisogno di questi esempi”.
Meritatissima festa PER QUESTE BENEMERITE SUORE!
PURTROPPO DEVO FAR NOTARE CHE:
C’è troppo grasso in girovita per un giornale con un poco di buongusto!