LETTERA FIRMATA
SUSA – In questi giorni di commemorazione dei defunti, non è passato inosservato il degrado ed anche il cattivo stato di conservazione che colpisce l’area interessata ai loculi nel cimitero di Susa. Da un lato il vanto di una nuova ala del cimitero, costata milioni di euro a seguito della realizzazione di 65 tombe e 450 cellette per le ceneri e dall’altra, l’incuria e il relativo cattivo stato di conservazione della “precedente” area adibita ai loculi.
Le condizioni attuali che rispecchiano un mai avvenuto inizio dei lavori di ristrutturazione, rappresentano la negligenza e la mancanza di rispetto per i propri cari, che a carico di un dispendioso importo e contributo comunale per la sepoltura, vengono ricordati e raffigurati per mezzo una triste incisione del “nome” impressa nel cemento. La critica situazione richiede necessari interventi di manutenzione, “concreti ed urgenti”, che un luogo di culto così importante richiede e soprattutto merita.
Senza nulla togliere al cimitero, ma, del degrado generale di tutta la cittadina “in vita” non se ne parla? Immondizia ovunque, isole “ecologiche” che a chiamarle così vien da ridere, erbacce, strade dissestate, centro storico che talmente è storico è praticamente morto. Ma va tutto bene. Fior di tasse e di aumenti senza senso. Rivotata ampiamente la passata amministrazione quindi tutti zitti e contenti. Ma nessun problema tra un decennio, un ventennio, chi sarà ancora vivo potrà FORSE prendere il treno ad alta velocità e ritenersi ampiamente soddisfatto di tutto lo spreco di denaro pubblico.
mi sembra di capire che manchi la lapide, probabilmente sono sepolture recenti e la lapide non è ancora pronta, tra l’ altro credo che la lapide sia di competenza degli eredi e non del comune
Con buona pace di educazione civica, le lapidi non sono ancora state messe perchè in quelle condizioni è impossibile posarle in sicurezza. Al fine di evitare “arlecchinate”, normalmente i marmi tutti, di grandezza e colore uguali, vengono forniti dal Comune e ai concessionari spetta provvere ad inscriverli e posarli. È incomprensibile che pur in presenza di centinaia di cellette ossario vuote nel nuovo cimitero, non tenendo in alcun conto il dettato del comma 2 dell’ art 92 del DPR 285/90, siano state revocate decine di sepolture perpetue e non si provveda a ristabilire il decoro e la sicurezza in quella parte del camposanto.