SUSA – Eligio Alasonatti, cittadino segusino di adozione da 41 anni, di professione Segretario Comunale, aveva iniziato la sua carriera nel lontano anno 1972 nel basso canavese diventando titolare dei Comuni di Barbania e Front per proseguire nella professione diventando Segretario Generale di Susa, Rivoli e Aosta. A quel territorio, in particolare a Barbania, è sempre stato affezionato perché lì appena sposato, aveva trovato casa in un bel villino in un parco nobiliare e creato la famiglia con tre figli con la moglie Maria Stella, insegnante di tanti ragazzi barbaniesi e dove ancora oggi hanno tanti amici. Il Prefetto di Torino nel 1983 lo trasferisce prima a Cafasse torinese e poi, su richiesta dell’allora Sindaco Montabone con il Segretario Olivero, viene nominato Segretario nel 1983 a Susa. Già pensionato, ha continuato a svolgere funzione di Revisore dei Conti e di Organismo di valutazione, con la figlia Valeria, presso i Comuni canavesani, seguendo le varie vicissitudini e problematiche degli stessi.
Nel frattempo, pionieri della nuova legge che sollecitava l’unione prima e la fusione dei Comuni piccoli, l’Unione Collinare Canavesana, nata originariamente come Comunità Collinare nel 2005 con quattro Comuni, aveva subito una trasformazione significativa nel 2014, diventando una vera e propria Unione. Questo cambiamento segnava un passo importante, con il trasferimento di tutte le funzioni comunali e del personale nella sede dell’Unione, un centro nevralgico con l’ambizione di facilitare la futura fusione tra i Comuni membri, attraverso l’uso di fondi regionali. L’uscita del Comune di Vauda, le difficoltà dovute alla diminuzione dei fondi pubblici, ha gettato l’Unione in una situazione di difficoltà economica. A peggiorare il quadro, la mancanza di un Segretario unico per coordinare i lavori dell’Unione e dei singoli Comuni, ha aggravato la disorganizzazione ed ogni municipio è stato costretto a cercare autonomamente idei segretari, una frammentazione che ha incrementato i costi e ha minato ulteriormente l’efficienza amministrativa.
In questo contesto di crisi, la non concretizzazione dei progetti territoriali di rilievo, il disordine amministrativo, ha portato a uno stallo operativo, pervenendo unanimamente alla decisione finale di sciogliere l’Unione stessa. A questo punto l’Unione ha dovuto nominare un Commissario liquidatore, il cui compito sarà quello di definire i rapporti patrimoniali, amministrativi e finanziari dell’ente, redigendo un piano di liquidazione che dovrà essere approvato dai tre Comuni membri. La scelta unanime e convinta è stata quella di individuare il dott. Eligio Alasonatti come Commissario liquidatore, che suo malgrado ha dovuto accettare per riconoscenza verso quelle amministrazioni. Nel messaggio di accettazione, inviato ai Sindaco di Front, quale Presidente di turno, Alasonatti scrive: “effettivamente anche a me dispiace che l’Unione stia chiudendo e sia tramontato il disegno iniziale di creare un Comune di una certa dimensione che avrebbe potuto influenzare il territorio ed essere di esempio. Alla vostra terra sono sempre stato affezionato. A me rimane ora il triste compito di chiudere la casa e consegnarvi le chiavi. Grazie mille per la fiducia dimostratami anche se ne avrei fatto volentieri a meno”.