di SANDRO PLANO (Sindaco di Suaa)
In una lettera del M5S inviata ai giornali leggo alcune critiche alla mia Amministrazione. In sintesi, sono rimproverato di non fare ricorso per il punto nascite, di scarsa trasparenza, di non essere lineare sul tema compensazioni.
Mi permetto di rispondere alle questioni sollevate.
Sanità: lavoriamo per mantenere quasi tutti i servizi
Sul tema della Sanità, I Sindaci della Valle di Susa stanno lavorando per stipulare un Protocollo d’intesa con ASLTO e Regione sulla riorganizzazione delle Strutture sanitarie in Valle di, che prevede il mantenimento dei servizi esistenti, con chirurgia 7/7gg, 24/24h, ad eccezione del punto nascite, a Susa, i 10 posti di continuità assistenziale e l’attivazione di un servizio chemioterapico ad Avigliana. I Sindaci dell’Alta Valle richiedono livelli di eccellenza per ortopedia e traumatologia dato l’elevato afflusso di sciatori nella stagione invernale.
Ricorso al Tar? Non potremo ottenere nulla di più
M5S sostiene che non ci dobbiamo fidare delle promesse e che dobbiamo proseguire sulla strada del ricorso. Potremmo anche vincerlo sulle questioni formali, con i costi e i tempi della nostra Giustizia, ma sull’aspetto sostanziale non potremo ragionevolmente ottenere nulla di più di quanto ci è stato dichiarato nel recente incontro.
Punto nascite: con la Regione non ci sono margini di trattativa
Per quanto riguarda il punto nascite, la Regione prevede parti solo in strutture DEA. Non condividiamo questa impostazione, ma non ci sono margini di trattativa. Ho richiesto all’Assessore Saitta notizie sul “Parto naturale” ma su questo punto non ci sono orientamenti definiti.
Trasparenza: accuse non fondate
Per quanto riguarda la Trasparenza ricordo che i Consigli comunali sono aperti al pubblico, le sedute sono audio registrate, i verbali sono a disposizione di chi li richiede e dall’inizio del mandato, ho permesso, con il voto contrario della minoranza, la ripresa video. Sono state avviate le procedure per la modifica del regolamento che introduca la videoregistrazione a cura dell’Amministrazione e l’introduzione della “question time” prima del Consiglio. Non pare quindi fondata l’eccezione di scarsa trasparenza.
Sulle Compensazioni? Esser No Tav non ci obbliga a essere masochisti
Ribadisco ancora che il progetto di ristrutturazione del Teatro Civico risale ai tempi del mio secondo mandato e che circa il 75% del finanziamento deriva dai Fondi Europei e il restante 25% dai fondi CIPE che non sono stati erogati dallo Stato per problemi di cassa. Questo impedisce l’appalto dei lavori e pregiudica l’intero progetto dato che si dovrebbe rendicontare tutto entro il 2015. Stiamo cercando soluzioni alternative, ma non possiamo certo rimanere con questa struttura ricoperta da teli di plastica.
Il Ponte degli alpini e gli interventi sulle scuole non sono compensazioni, sono interventi dovuti dalla ex Provincia, ora Città Metropolitana.
L’essere No Tav non ci obbliga ad essere masochisti nel rifiutare ciò che ci spetta di diritto. Preciso inoltre che lo sforamento del patto di stabilità nel 2009, non è stata una scelta, è stato un obbligo dovuto alla necessità di pagare l’intervento del Castello. Ora non è più tecnicamente fattibile dato che ne rispondono i Funzionari.
Conti: situazione drammatica
Accetto naturalmente tutte le critiche, ma faccio presente che la situazione dei conti delle Amministrazioni comunali è veramente drammatica. Dovremo recuperare sulle spese correnti i mancati trasferimenti da parte dello Stato per 190.000 € e sugli investimenti esiste il patto di stabilità estremamente vincolante.