di SANDRO PLANO (Sindaco di Susa)
Ho letto sulla rubrica Specchio dei tempi del 23 marzo una durissima critica alla Città di Susa che rappresento come Sindaco. Mi spiace contraddire la “Signora” che ha scritto, ma ritengo le accuse totalmente infondate e cercherò di contenere la risposta nei limiti della buona educazione.
Nella scorsa estate abbiamo ospitato, per manifestazioni, migliaia di persone e abbiamo ricevuto qualche osservazione, ma moltissime lettere e mail di apprezzamento sia per il decoro urbano che per l’ospitalità. La citazione del Vangelo (Matteo, 7:6), usata dalla “Signora”: “perle ai porci” riferita al nostro patrimonio monumentale e ai nostri cittadini è quanto mai ingenerosa e totalmente falsa.
Susa non è sciatta e non è brutta, è ragionevolmente pulita ed è ben lieta di accogliere turisti e visitatori. A volte lettere come questa sono dettate da discussioni per ragioni anche banali con i Vigili, da multe per divieto di sosta o per i cani che sporcano. Altre volte sono dettate da ragioni puramente politiche e per sostenere una tesi qualsiasi si dà un’immagine distorta della realtà.
Preciso che i finanziamenti europei sono stati richiesti senza alcun “orgoglio e pregiudizio”, ma sono soggetti a infinite pastoie burocratiche. Per quanto riguarda i finanziamenti dallo Stato, la scrivente, anche se mossa da un evidente astio nei confronti dei Sindaci locali, non può ignorare che lo Stato ha drasticamente ridotto i trasferimenti ai Comuni e che sarà costretto a far fronte alla ricostruzione delle zone terremotate e al dissesto idrogeologico. Questo comporta che le Amministrazioni locali hanno avuto e avranno ridottissime possibilità di azioni concrete.
La nostra Stazione, come moltissime in Italia, è soggetta ad atti di vandalismo che non dipendono dai Sindaci e nemmeno dai passeggeri locali. Comunque se la “Signora” vorrà tornare nella nostra bella Città, anche dopo queste dichiarazioni, stia tranquilla, con spirito di tolleranza noi accogliamo tutti, proprio tutti!
Sono una segusina senza cane e senza multe ma le posso assicurare che la città di Susa purtroppo è veramente sporca. Vedasi fronte ospedale, proprio dove parcheggiano gli eventuali turisti. se l anno scorso le manifestazioni (alpini ecc) hanno potuto godere di pulizia e buona accoglienza il merito va senz’altro all impegno dei volontari delle varie associazioni.
Susa è sempre stata un città abbastanza sporca, forse molto dipende da chi ci vive
In altre località , anche i sindaci e i consiglieri organizzano giornate della pulizia” .Ma cosa ti aspetti da gente che sa lavorare solo di lingua?
Un quotidiano nazionale in caduta libera, un tempo house organ della più potente azienda italiana e ora declassato a testata locale del gruppo Espresso Repubblica di notoria organicità ad altrettanto potenti gruppi finanziari, pubblica nella corrispondenza dei lettori un attacco a una città che avuto il torto di scegliere un Sindaco scomodo.
Pubblica con smaccata falsa ipocrisia un attacco personale al Sindaco Sandro Plano.
Personaggio scomodo a molti e al “Sistema Torino” in particolare.
Ci sarebbe stato di che stupirsi del contrario.
Non metto in dubbio la reale esistenza di questa evangelicamente colta signora ma è preciso orientamento e responsabilità redazionale scegliere cosa pubblicare tra la valanga di idiozie e le rare cose sagge inviate dai lettori.
Questo atteggiamento ha, tra molti altri, un tragico precedente storico.
L’introduzione delle leggi razziali fu preceduta da un’intensissima campagna di stampa veicolata attraverso le lettere dei lettori per creare una montante insofferenza nei confronti della comunità ebraica, del tutto inesistente tra gli italiani.
Burattinaio di questa manovra fu un certo Giovanni Preziosi, che non era un giocattolaio patito di calcio ma un pretastro spretato che aveva gettato la tonaca.
Approvo, pur non approvandone sempre l’operato, questa replica del Sindaco.