In 1500 per salvare l’ospedale di Susa. Questa mattina cittadini, famiglie e amministratori locali con le fasce tricolori si sono date appuntamento di fronte all’ospedale valsusino per lanciare un messaggio chiaro alla Regione e all’assessore regionale Saitta: “L’ospedale di Susa va salvato, il punto nascite non si tocca”.
La giunta Chiamparino intende sopprimere il punto nascite e nei prossimi anni ridurre i servizi all’interno dell’ormai unico ospedale attivo in Val Susa: negli anni passati ci aveva pensato Cota a trasformare gli ospedali di Avigliana e Giaveno in poliambulatori, e adesso il colpo di grazia sarà attuato dal centrosinistra.
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Vari sindaci di alta e bassa Valle, da Oulx fino ad Avigliana, hanno marciato lungo le vie di Susa insieme a mamme, bambini con gli striscioni, famiglie con le carrozzine, cartelli e palloncini rossi: tutti uniti per salvare l’ospedale.
Come consiglieri regionali, gli unici della Valle di Susa presenti alla marcia erano Stefania Batzella e Francesca Frediani, del Movimento 5 Stelle.
“La chiusura del punto nascite di Susa è un danno nei confronti delle mamme e delle donne, che si vedono private di un servizio essenziale per la salute – spiegano dal comitato “Noi abbiamo partorito a Susa”, organizzatore dell’evento – i sindaci presenti alla marcia hanno promesso che si impegneranno per ribadire alla Regione che l’ospedale valsusino va salvato”.
Gli ospedali sono speranza di vita e non possono essere chiusi come esercizi pubblici. Domanda: Vorrei capire perché quando uno sotto alle chiappe ha un sedile un poco più alto di quello degli altri perde automaticamente il buonsenso.Per qual motivo?…..